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‘La pre-selezione di migliaia di CV? Farla con la gamification’. Intervista a Gianluca Gioia (MCS Group)

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Intervista a Gianluca Gioia, consulente nelle risorse umane di MCS Group: ‘Chi non si affiderà all’Intelligenza artificiale nel nostro lavoro sarà fuori mercato: vale per le aziende e società di recruiting e per i candidati. L’umano ci sarà sempre, ma con ruoli e competenze diverse. Al posto di Mentana avrei usato la gamification per il pre-filtro di 11mila CV'.

L’articolo scritto ieri Enrico Mentana seleziona di persona 11mila candidature per il suo giornale. Altro che intelligenza artificiale ha suscitato grande interesse nei nostri lettori, così oggi continuiamo ad approfondire l’intelligenza artificiale (IA) applicata alla selezione del personale. “L’IA sta iniziando ad arrivare anche nella selezione del personale e non ho dubbi che nel prossimo futuro possa avere sempre più spazio”, ci dice subito Gianluca Gioia, managing partner di MCS Group specializzato nella consulenza HR in circa 25 Paesi.

Key4biz.  Ha già avuto modo di applicare l’IA nel suo lavoro o comunque la sta sperimentando per non rimanere fuori dal mercato in futuro?”

Gianluca Gioia. Da parte nostra in MCS stiamo facendo sperimentazione con diverse start-up che propongono soluzioni che impiegano l’intelligenza artificiale allo scopo di selezionare persone, staremo a vedere…

Sono abbastanza convinto che il modo tradizionale di fare selezione in pochi anni subirà cambiamenti ancora più radicali di quelli subìti negli ultimi anni. Chi non sarà al passo, sarà fuori mercato, sia lato aziende/società di recruiting che lato candidati. L’essere umano ci sarà sempre, ma con ruoli e competenze decisamente diverse, ma diamo tempo ai sistemi di maturare.

Key4biz. Al posto di Enrico Mentana lei avrebbe utilizzato un sistema di IA o avrebbe letto, una per una, le candidature?

Gianluca Gioia. Se fossi stato al posto di Mentana, dovendo lavorare su numeriche così alte, avrei utilizzato una modalità di pre-filtro diversa dalla lettura del singolo CV: avrei creato una interazione con il candidato, un’esperienza che lasciasse un ricordo a tutti. Come? Con il gioco. Oggi esistono diverse piattaforme di gamification che consentono di far interagire gli individui con una piattaforma di gioco creata ad hoc per l’occasione. Ciò consente di tracciare un primo profilo della persona e di avere comprensione delle sue conoscenze e dei suoi interessi, in base alle risposte che vengono fornite e alle scelte effettuate.

Key4biz. Addirittura dalla prima scrematura del cacciatore di teste al gioco online, perché?

Gianluca Gioia. Oltre a facilitare e velocizzare il compito del selezionatore, questi sistemi regalano una vera e propria esperienza al candidato, che quindi non si limita al semplice invio di CV (che spesso poi resta senza feedback in caso di esito negativo…), ma ad una vera e propria interazione con l’azienda. Ciò consente di creare anche un legame con essa, con i suoi prodotti e i suoi valori, che senz’altro lasceranno in quel candidato (spesso anche consumatore) un buon ricordo del brand, a prescindere dall’esito della selezione.

Key4biz. Chi utilizza piattaforme di gamification?

Gianluca Gioia. In formazione li si sta usando già da tempo FCA, tanto per fare un esempio: utilizza un game creato ad hoc per fare formazione su temi che richiedano un aggiornamento e per i quali sarebbe difficile riuscire ad essere tempestivi e pervasivi su tutta la struttura, oltre che a costi accettabili.

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