Ai Poderi dei Bricchi astigiani è tutto un gran fermento. La famiglia Gaslini Alberti, che ha acquistato la cantina piemotese negli anni, ’90, ha deciso di rilanciarne l’attività in grande stile. Nella tenuta piemontese sono infatti in atto i grandi lavori di ristrutturazione destinati a potenziale la proprietà piemontese e farne un piccolo gioiello di ospitalità, oltre che di produzione vinicola. I numeri per realizzare il progetto del resto ci sono tutti: la tenuta vanta 20 ettari di vigneto in una delle zone più delle dell’astigiano, nonché patria del Barbera. Il territorio è quindi naturalmente vocato ad una produzione di qualità destinata ad affiancare la consolidata esperienza toscana della Badia di Morrona dove i Gaslini Alberti producono vino sin dal 1939.
Per la famiglia toscana si tratta, insomma, di una nuova sfida dopo gli investimenti effettuati lo scorso anno in toscana per rinnovare la cantina e il fratoio. E dare maggior lusto ad un’attività imprenditoriale che può contare su 110 ettari di vigneti nel cuore del Chianti producendo 250 mila bottiglie l’anno.
La Badia di Morrona, che ha anche uno spazio per l’ospitalità, è del resto una realtà di tutto rispetto con i suoi 600 ettari di terreno, 40 ettari di oliveto, oltre ai boschi e al seminativo. Ma è soprattutto il luogo in cui Egidio e Filippo Gaslini Alberti hanno sperimentato felicemente il loro business sia con la clientela italiana che con quella straniera fortemente attratta dalle magnifiche campagne toscane. I territori, insomma, sono per i Gaslini Alberti, il grande segreto per un’attività imprenditoriale solida con una notevole reputazione internazionale. Un asset senza pari in una fase di congiuntura delicata come quella attuale per il mondo del vino italiano. Lo testimonia il fatto che i vini dell’antica Badia di Morrona siano capaci di trainare l’intero export di qualità delle bottiglie pisane. Un successo che i Gaslini Alberti hanno intenzione di replicare anche nei territori astigiani.