La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Meloni a Parigi per il vertice ristretto sull’Ucraina
La comunicazione ufficiale sulla partecipazione di Giorgia Meloni al vertice informale sull’Ucraina, convocato con urgenza dal presidente francese Emmanuel Macron dopo l’accelerazione impressa da Donald Trump alle trattative di pace con Vladimir Putin che di fatto taglia fuori l’Europa, arriva poco le 9.00 del mattino da Palazzo Chigi. L’aggiornamento dell’agenda a poche ore dalla riunione dell’Eliseo testimonia la freddezza con cui la premier ha accolto l’iniziativa di Parigi, il cui formato ha destato qualche perplessità vista la presenza di paesi interessati da vicino alla guerra perché confinanti con la Russia o con l’Ucraina, come ad esempio Finlandia e i paesi baltici.
Perplessità di cui Giorgia Meloni non avrebbe fatto mistero nel corso del vertice: “Ho voluto essere presente per non rinunciare a portare il punto di vista dell’Italia ma ho espresso le mie perplessità riguardo a un formato che esclude molte Nazioni, a partire da quelle più esposte al rischio di estensione del conflitto, anziché includere, come sarebbe opportuno fare in una fase storica come questa. Anche perché la guerra in Ucraina l’abbiamo pagata tutti”. Per Meloni, comunque, “le questioni centrali rimangono le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, perché senza queste ogni negoziato rischia di fallire”. L’incontro di Parigi è utile per fare il punto sulle ipotesi in campo: “Quella che prevede il dispiegamento di soldati europei in Ucraina mi sembra la più complessa e forse la meno efficace”, avrebbe evidenziato la Premier, ricordando di aver espresso sul tema “la perplessità dell’Italia”. Secondo la presidente del Consiglio vanno infatti “esplorate altre strade che prevedano il coinvolgimento anche degli Stati Uniti, perché è nel contesto euro-atlantico che si fonda la sicurezza europea e americana”.
L’attuale amministrazione americana, avrebbe ricordato quindi la Meloni, ha lanciato “una sferzata” sul ruolo dell’Europa, “ma dobbiamo dirci che analoghe considerazioni sono state già state fatte da importanti personalità europee. È una sfida per essere più concreti e concentrarsi sulle cose davvero importanti, come la necessità di difendere la nostra sicurezza a 360 gradi, i nostri confini, i nostri cittadini, il nostro sistema produttivo”. “Non dobbiamo chiederci cosa gli americani possono fare per noi, ma cosa noi dobbiamo fare per noi stessi”. Inoltre, spiega, quello di Parigi “non è un formato anti-Trump, tutt’altro. Gli Stati Uniti lavorano a giungere ad una pace in Ucraina e noi dobbiamo fare la nostra parte”.
La Russia attacca Mattarella. Roma sceglie linea silenzio
La Russia torna ad attaccare Sergio Mattarella: è ancora una volta la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova a prendere di mira il Presidente della Repubblica italiana dopo la lectio magistralis pronunciata dal Capo dello Stato il 5 febbraio scorso a Marsiglia. Mattarella, dice la diplomatica russa senza citarlo, “ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze”, l’affondo di Zakharova che ricorda come l’Italia sia “il Paese dove è nato il fascismo” e che “storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese”. “Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda guerra mondiale sotto bandiere e slogan nazisti. Su quali basi si dice questo?”. L’inquilino del Colle sceglie ancora una volta di non replicare. La linea del silenzio è concordata anche con Palazzo Chigi e con la Farnesina che mantengono la stessa linea. Mattarella, intanto, è in missione in Montenegro dove oggi incontrerà il presidente Jakov Milatovic, in un lavoro di tessitura della nuova Europa che punta sull’allargamento ai Balcani occidentali e sulla riforma e la velocizzazione dei meccanismi decisionali dell’Ue. La solidarietà al Capo dello Stato, intanto, è, ancora una volta, bipartisan anche se non è sfuggito il silenzio di Matteo Salvini e l’assetto estremamente tiepido della Lega.
Conte chiama la piazza contro Governo, Schlein apre
Giuseppe Conte chiama la piazza, Elly Schlein risponde. Non ci sono date, né dettagli, ma si apre il tavolo che potrebbe portare, nei prossimi mesi, a una grande manifestazione contro il governo Meloni. L’idea la lancia il leader M5S: “Ventitré mesi di calo della produzione industriale scesa ai numeri dell’era Covid, zero virgola di crescita, sofferenza delle imprese sul caro-bollette. È ora di chiamare i cittadini a una grande mobilitazione”, annuncia, invocando la piazza “contro il racconto menzognero, a reti unificate, secondo cui l’economia sta andando bene”, e “contro un Governo e una Commissione Ue che mettono il cappio al collo a famiglie e imprese, mentre offrono champagne a banche e industrie delle armi”. La segretaria del Pd raccoglie l’invito: “Per manifestare sulla questione sociale, sui salari bassi, le pensioni, le bollette noi ci siamo, ci saremo sempre e siamo disponibili anche organizzarla insieme contro la propaganda di questo Governo”. Schlein pesa bene le parole: non cita la questione armi o le posizioni sull’Ucraina e sull’Europa, temi dirimenti per i Cinque stelle, e soprattutto propone di lavorare insieme al progetto: un’ipotesi su cui ambienti M5S frenano, rivendicando la primogenitura di un’iniziativa rivolta anzitutto ai cittadini e poi aperta all’adesione delle altre forze politiche e sociali.
L’obiettivo non è fare una “photo opportunity” coi leader su un palco ma costruire una piattaforma chiara e condivisa con chi è pronto a scendere nelle piazze, è il ragionamento dalle parti di Campo Marzio. Insomma, il percorso per un eventuale mobilitazione comune è ancora in embrione. “Ogni volta che c’è una proposta di manifestazione per noi è una buona occasione. Siamo prontissimi a farlo insieme, costruirla insieme, a discutere di come farla, di come costruirla e in generale a mettere insieme le forze”, è la posizione di Avs espressa da Nicola Fratoianni. Ma c’è anche chi mette subito dei paletti precisi: “+Europa è convinta del percorso unitario con le altre opposizioni, ma sulla piazza invocata da Conte serve chiarezza: se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanità, diritti noi ci siamo. Se è invece una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi sì alla politica imperialista di Putin, noi non ci saremo”, dice il segretario Riccardo Magi.
Alla Camera
Dopo che ieri è stata votata la fiducia, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’approvazione, in prima lettura, del decreto per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A seguire dibatterà sulla mozione per contrastare il rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese e sul decreto proroga termini approvato dal Senato.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Bilancio, esaminerà il decreto proroga termini. La Giustizia dibatterà sulle proposte di legge per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari. La Affari Esteri delibererà un’indagine conoscitiva sulle dinamiche geopolitiche nella regione dell’Artico, dibatterà sul documento conclusivo sulla politica estera per l’Indo-pacifico, sullo schema di documento triennale di programmazione e d’indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo riferito agli anni 2024-2026 e sulla ratifica dell’Accordo tra Italia ed Egitto sul trasporto internazionale di merci per mezzo di veicoli trainati (rimorchi e semirimorchi) con l’uso di servizi di traghettamento marittimo.
La Ambiente esaminerà lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il conferimento dell’incarico di Commissario straordinario per la riorganizzazione dei presìdi di sicurezza nelle città di Bologna e Milano e per i lavori di ristrutturazione del Palazzo di giustizia di Milano, la pdl in materia di destinazione di veicoli fuori uso alle scuole d’indirizzo tecnico e agli Istituti tecnici superiori per l’utilizzazione a fini didattici, svolgerà delle audizioni sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile e alcune sulle pdl per la gestione autonoma del servizio idrico integrato. La Trasporti esaminerà la pdl per la semplificazione delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni per le competizioni sportive su strada, il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle prospettive della mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all’effettività del diritto alla mobilità extraurbana e gli Atti Ue sui diritti dei passeggeri nel contesto di viaggi multimodali.
La Attività Produttive proseguirà l’esame del ddl sulla economia dello spazio. La Lavoro esaminerà la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Agricoltura dibatterà sulla pdl per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina e terrà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva in merito alle ricadute sul sistema agroalimentare italiano dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e i Paesi del Mercosur. La Politiche dell’Ue ascolterà il Capo del Dipartimento della Protezione civile dott. Fabio Ciciliano sull’efficacia dei processi d’attuazione delle politiche dell’Ue e di utilizzo dei fondi strutturali e d’investimento europei per il Sistema-Paese.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del decreto cultura. A seguire esaminerà la mozione sui programmi di finanziamento pubblico alla ricerca, le mozioni sui rincari del prezzo dell’energia elettrica, la mozione sul sostegno agli investimenti nel settore idroelettrico, la mozione sul riconoscimento italiano e internazionale dello Stato di Palestina e la mozione per il sostegno al processo di pacificazione tra Armenia e Azerbaijan.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl sulla semplificazione normativa, esaminerà il ddl per l’abrogazione di atti normativi prerepubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946 e, con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sulla sicurezza pubblica. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl per l’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere e alcune sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato. Proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di misure cautelari alternative alla custodia cautelare in carcere. Dibatterà sul ddl sulla disciplina della Magistratura onoraria, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, sui ddl in materia di successioni, sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali e svolgerà delle audizioni sul ddl sulla responsabilità degli avvocati.
La Affari Esteri svolgerà delle audizioni sull’affare assegnato sulla centralità del Mediterraneo nelle priorità politiche, economiche, sociali e di sicurezza dell’Italia nel quadro dell’appartenenza all’Unione europea e alla NATO, ascolterà l’Ambasciatore del Giappone Satoshi Suzuki sull’affare assegnato sul Global Cambat Air Programme, si confronterà sul ddl per la revisione disciplina Corpo militare volontario e Corpo infermiere volontarie della Croce Rossa e sulla ratifica dell’accordo tra Italia e Albania per la sicurezza sociale. La Politiche dell’Ue riprenderà l’esame della Legge di delegazione europea 2024 e della relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’UE per il 2024; inoltre, dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue.
La Cultura, con la Affari Sociali, svolgerà delle audizioni sui ddl sulla formazione specialistica dei medici. Esaminerà il ddl per il rispetto degli obblighi informativi degli utilizzatori in materia di diritti connessi al diritto d’autore, il ddl sulle banche dati per le opere audiovisive e per i fonogrammi, il ddl per il ddl per l’istituzione del Museo degli attori e dei registi di Castiglioncello e si confronterà sullo stato di attuazione della riforma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). La Ambientesvolgerà delle audizioni sul ddl sul vincolo paesaggistico per i Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e proseguirà il ciclo di audizioni per l’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. La Industria dibatterà sui decreti dell’ex Ilva e sull’Atto Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.
L’Affari Sociali e Lavoro svolgerà delle audizioni sui ddl relativi alla medicina territoriale. Esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl per la tutela della salute mentale, i ddl sul salario minimo, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.