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La Giornata Parlamentare. Tajani: il 21 marzo il Governo annuncerà le contromisure sui dazi USA

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Tajani rassicura sui dazi. Il 21 marzo il Governo annuncerà le contromisure. La maggioranza si dividerà sulla risoluzione sulla difesa al Parlamento Ue. La maggioranza si compatta sulla giustizia.

Tajani rassicura sui dazi. Il 21 marzo il Governo annuncerà le contromisure

dazi restano uno dei dossier più discussi dalla politica italiana. Gli annunci del presidente Usa Donald Trump hanno provocato uno scossone, non solo sui mercati internazionali. Ma la posizione scelta da Palazzo Chigi è di rimanere alla finestra, senza alimentare polemiche che possono accelerare una guerra commerciale con il principale alleato geopolitico. Attendere, però, non significa rimanere fermi con le mani in mano. A spiegarlo è il vicepremier, Antonio Tajani: “Non so che cosa accadrà, i nostri tecnici sono a Washington proprio per capire: rimarranno qualche giorno in sintonia con la Commissione Ue”. La priorità è “capire anche quali sono le conseguenze per i nostri prodotti italiani”. Tajani usa un’espressione precisa: “Prepariamoci, ma aspettiamo perché non dobbiamo neanche farci prendere dal panico per ogni dichiarazione che viene dagli Stati Uniti”. 

Di sicuro l’Italia sta predisponendo “le contromisure, che annunceremo il 21 marzo a Roma, a Villa Madama: stiamo studiando quali mercati nuovi esplorare, penso a Messico, Vietnam, Paesi del Golfo, Turchia, Giappone. Stiamo facendo gli studi merceologici per favorire l’esportazione del nostro Paese, lavoriamo per avere una strategia”. Tutto questo, però, in accordo con Bruxelles. Perché, come ricorda sempre il ministro degli Esteri, “la competenza esclusiva del commercio internazionale è dell’Unione europea, quindi la trattativa complessiva sulle regole con gli Usa la deve fare l’Ue, mentre noi possiamo fare delle valutazioni sulle esportazioni, cioè quali prodotti esportare, quali altri mercati andare a esplorare”. 

Che il nostro Paese non voglia alzare i toni è chiaro anche dalle parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè: “Penso che la strategia di Trump sia quella di spararle un po’ grosse per poi fare dei ragionamenti. Mettere dazi all’Europa e all’Italia sarebbe dare una mazzata sui piedi agli Stati Uniti d’America, perché come sappiamo sono tanti i prodotti che noi esportiamo”. L’esponente del Governo Meloni si augura che “il buon senso sia una categoria sempre più presente anche nella politica internazionale”. La situazione, dunque, resta in stand by in attesa di capire quali saranno le decisioni definitive di Washington. L’Italia teme contraccolpi ma, per dirla con le parole di Tajani, “quando cominciano a soffiare venti di burrasca, l’equipaggio deve dimostrare solidità, stabilità e di essere capace di portare la nave in porto. Se insorge il panico, la nave va a picco”. 

La maggioranza si dividerà sulla risoluzione sulla difesa al Parlamento Ue

Sulla risoluzione che si oggi domani in Parlamento europeo su riarmo e difesa il centrodestra, come anche le opposizioni, è destinato a dividersi: la Lega infatti è intenzionata a votare no al programma di von der Leyen. Ma in vista delle comunicazioni che la premier Giorgia Meloni farà in Parlamento la prossima settimana, nella coalizione si assicura che si lavorerà ad un testo unitario. Nella maggioranza non si nascondono comunque i timori per i distinguo del partito di via Bellerio sul tema del piano del riarmo. Al momento il testo della risoluzione per la prossima settimana voteranno Camera e Senato non è stato ancora definito, anzi non è neanche chiaro se ci si limiterà solo a dare un appoggio pieno alle posizioni che esprimerà la presidente del Consiglio. 

Ma sull’Europa i partiti della maggioranza mantengono sfumature diverse. “Mentre i protagonisti parlano di pace dopo tre anni di bombe e morte, a Bruxelles va in scena il teatro dell’incapacità e dei guerrafondai. Avanti tutta per il cessate il fuoco definitivo: meno male che alla Casa Bianca non c’e’ più un democratico”, osserva per esempio il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. “Il Piano di Von der Leyen non si basa su nulla”, dice l’europarlamentare Roberto Vannacci; “La sicurezza dell’Europa non è una corsa alle armi ma garantire i confini, aumentare la ricerca sul cybernetico, e la sicurezza delle forze dell’ordine e delle forze armate”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Domani esprimeremo un voto con grandissima convinzione. 

“Il piano presentato da von der Leyen ci convince, è un piano completo, è un piano che consente all’Europa di potersi difendere, è un piano che investe in sicurezza”, ha dichiarato il capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo Fulvio Martusciello. “C’è una carenza di alcune forze armate perché noi abbiamo rifatto il modello quando si pensava che la guerra non sarebbe mai più tornata in Europa. Adesso va ricostruito invece in base a uno scenario che sta cambiando ogni settimana e non cambia purtroppo in meglio. Faremo una proposta al Parlamento che tenga conto della possibilità di difendere il Paese da qualunque evenienza, anche nel caso di un disimpegno parziale degli americani dalla Nato in Europa”, ha affermato il ministro della Difesa Guido Crosetto. Intanto, ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il primo Ministro della Danimarca Mette Frederiksen. I due premier hanno parlato anche di Difesa europea. 

La maggioranza si compatta sulla giustizia

“Agire compatti ed evitare, riguardo ai vari provvedimenti, fughe in avanti sul tema della Giustizia”. È il messaggio che emerge dal vertice di maggioranza al ministero della Giustizia per fare il punto sulla riforma, ma anche su ulteriori proposte ed altri provvedimenti in discussione in Parlamento allo scopo di un’azione unitaria su tutto. Non si esclude che tra i temi trattati alla riunione, a cui hanno partecipato oltre al ministro Carlo Nordio anche i presidenti delle Commissioni Giustizia e i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato, siano spuntati fuori la definizione dei limiti per l’uso dei trojan nelle indagini e il tetto per le intercettazioni di 45 giorni. Se l’obiettivo del centrodestra in vista del percorso delle riforme della Giustizia, a partire da quella sulla separazione delle carriere, è di forte coesione e al contempo di rasserenare il clima, resta alta la tensione tra la magistratura e il governo. 

Alla Camera

Dopo che ieri è stata approvata definitivamente la legge di delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per la discussione della relazione della Giunta delle elezioni sull’elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico per il Collegio uninominale n. 2 della XXIII Circoscrizione Calabria. A seguire esaminerà le mozioni per il contrastare il rincaro dei costi dell’energia per famiglie e imprese, la pdl sulla durata delle operazioni d’intercettazione, il disegno di legge per la semplificazione e potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo e la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Giustizia Carlo Nordio

A seguire esaminerà la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, le mozioni per la tutela dell’ambiente e della salute in relazione alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), la mozione per reintrodurre il cosiddetto “Bonus Renzi”, al fine di sostenere il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazione e il ddl di ratifica della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza e, con la Giustizia, sulla pdl in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale. La Giustizia si confronterà sulla pdl in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso.

La Affari Esteri si confronterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria di 446 italiani internati e deportati dal Regno Unito per causa di guerra periti nel naufragio del piroscafo britannico Arandora Star, silurato da un’unità della Marina tedesca nell’Oceano Atlantico il 2 luglio 1940, sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle tematiche relative alla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’indo-pacifico e ascolterà il Vice Direttore Generale per il commercio della Commissione Ue Leopoldo Rubinacci sulle prospettive geopolitiche e geoeconomiche dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i Paesi del Mercosur. La Bilancio esaminerà il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane e la pdl per la rimozione degli svantaggi derivanti dall’insularità e il riconoscimento della peculiarità delle isole minori. La Cultura esaminerà la pdl per il cambio della denominazione dell’archivio centrale dello Stato in quella di Archivio nazionale.

La Ambiente, con la Attività Produttive, dibatterà sul decreto ex Ilva già approvato dal Senato. La Lavoro esaminerà il documento conclusivo sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che la IA generativa può avere sul mercato del lavoro. La Affari Sociali esaminerà le pdl sulle terapie digitali, la risoluzione per potenziare l’assistenza alle persone con allergie respiratorie, la risoluzione per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, la pdl sul finanziamento, l’organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale nonché di delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all’assistenza sanitaria complementare e le pdl per l’istituzione della figura professionale dell’autista soccorritore. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del ddl sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale, del ddl sulle prestazioni sanitarie e del ddl sulla Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e di Corte disciplinare. Con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sulla sicurezza pubblica. Infine, proseguirà il ciclo di audizioni sul ddl per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese. La Giustizia dibatterà sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl sui reati contro gli animali, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sui ddl in materia di successioni, sul ddl relativo al processo telematico, sul ddl per l’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere e sul ddl sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali. Svolgerà delle audizioni sul ddl relativo al procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito.

La Affari Esteri si confronterà sul ddl per la revisione della disciplina del Corpo militare volontario e del Corpo infermiere volontarie Croce Rossa, sullo schema di decreto ministeriale d’individuazione, per l’anno 2025, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli Enti internazionalistici, sui documenti relativi alle missioni internazionali per l’anno 2025. La Politiche dell’Ue dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze dibatterà sul ddl relativo all’assegno sostitutivo per l’accompagnatore militare. La Cultura esaminerà il ddl sui viaggi nella memoria, il ddl per la promozione delle manifestazioni in abiti storici, il ddl per l’attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva. Si confronterà, poi, sul ddl in materia di valorizzazione e promozione della ricerca. 

La Ambiente esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti e il ddl per lo sviluppo e per l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale. La Industria dibatterà sull’Atto Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. La Affari Sociali e Lavoro esamineranno il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare. 

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