La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Tensione nella maggioranza tra Lega e FI. Salvini difende Le Pen e attacca Ue
Resta alta la tensione nella maggioranza. Matteo Salvini difende Marine Le Pen dopo la condanna del tribunale di Parigi: contro di lei “è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta, amica mia!”. E torna ad attaccare la Ue: “Quella di von der Leyen e Macron non è la nostra Europa. La Lega ha le idee chiare: l’Italia deve essere il ponte tra Ue e Stati Uniti, perché il vero nemico per le aziende italiane oggi non è Trump, ma le folli imposizioni di Bruxelles”. La posizione non è condivisa dagli alleati di FI, che mostrano sempre maggiore insofferenza verso l’atteggiamento del leader della Lega.
Il portavoce azzurro Raffaele Nevi per la prima volta lascia aleggiare lo spettro di una possibile crisi: “Noi stiamo bene con il centrodestra, abbiamo un programma comune, scritto, sottoposto agli elettori, votato dagli elettori e su quello andiamo avanti. Poi se qualcuno decide di cambiare linea, di ritirarsi, di far cadere il Governo se ne assumerà le sue responsabilità”. Ma mostra, per il momento, serenità: “Fino a oggi siamo andati avanti bene e continuiamo ad andare avanti bene”, e per lo stesso Salvini, secondo Nevi, vale l’adagio che “un conto è quello che si dice a un evento di partito, un conto sono gli atti di Governo e i voti espressi in Parlamento. La tenuta del Governo nei passaggi clou non è mai venuta meno, è il centrosinistra piuttosto che solo pochi giorni fa in Parlamento ha presentato sei risoluzioni diverse. Non è una novità che FI e FdI sono nella Commissione Ue e Salvini è all’opposizione, siamo tre partiti diversi che hanno tre famiglie diverse in Europa”.
Ma anche dalla Lega c’è chi frena, come il sottosegretario al Mef Federico Freni: “La Lega è parte integrante di questo Governo, è uno dei collanti di questa maggioranza e vota insieme alla sua maggioranza, conservando le proprie posizioni. Escludo che la Lega possa votare in distonia rispetto alla maggioranza di Governo”, dice commentando l’intervista nella quale Giuseppe Conte invita la Lega a votare la mozione del M5S contro il riarmo. In questo clima, per il momento, pesa il silenzio della premier Giorgia Meloni, che dopo le ripetute richieste alla sua maggioranza di abbassare i toni ha deciso nuovamente di non esporsi.
Il modello Albania è stato apprezzato al summit di Londra
Arriva anche sul tavolo del vertice globale di Londra sulla lotta all’immigrazione il cosiddetto modello Albania delineato da Giorgia Meloni con Tirana, che prevede il trasferimento di migranti irregolari in un hub di raccolta oltre mare e su cui proprio ieri l’Italia ha ricevuto un primo placet da Bruxelles, grazie alle rassicurazioni contenute in un decreto ad hoc. “Siamo a conoscenza degli ultimi sviluppi riguardanti questo decreto e il centro in Albania. Secondo le nostre informazioni, la legge nazionale italiana si applicherà al centro”, come “finora per l’asilo. E in termini di principio ciò è in linea con la legge Ue” ha commentato in proposito un portavoce dell’Ue. Queste parole non cancellano le polemiche politiche interne, ma riflettono un chiaro spiraglio da parte della Commissione Ue, che del resto fa sapere di essere sempre stata “pronta a esplorare soluzioni innovative” per far fronte all’emergenza, purché “in linea con gli obblighi del diritto dell’Ue e internazionale”. Pure il premier britannico Keir Starmer, laburista moderato, torna a richiamare quelle improntate alla linea dura nel summit londinese dinanzi a ministri dell’Interno e delegati di oltre 40 Paesi invitati per discutere di come collaborare per poter stroncare “il vile traffico” di esseri umani “una volta per tutte”.
Al consesso non è mancato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e Giorgia Meloni è intervenuta in collegamento per dirsi in sintonia “con l’amico Keir” sul fatto che la sicurezza dei confini debba passare “anche e soprattutto dal governo dei flussi migratori e dal contrasto all’immigrazione illegale di massa”; attraverso una cooperazione a largo raggio mirata a “sconfiggere le organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione e sul legittimo desiderio delle persone di avere condizioni di vita migliori”. Quindi la presidente del Consiglio ha rivendicato apertamente il modello Albania, da cui lo stesso governo Starmer non esclude di poter prendere esempio: “Con Keir siamo d’accordo che non bisogna aver paura d’immaginare e costruire soluzioni innovative, come quella avviata dall’Italia con l’Albania. Modello criticato all’inizio, ma che ha poi raccolto sempre più consenso, tanto che oggi l’Ue propone di creare centri per i rimpatri nei Paesi terzi. Ciò vuol dire che avevamo ragione e che il coraggio di fare da apripista è stato premiato”.
La proposta di Calenda riceve un coro di no bipartisan
All’amo lanciato da Carlo Calenda a Forza Italia, a pezzi di Pd e a non meglio precisati “volenterosi” di centro non sembra al momento abboccare nessuno. Se gli azzurri respingono in modo garbato ma netto, con il portavoce Raffaele Nevi che assicura “noi la coalizione non la romperemo mai”, la segretaria dem Elly Schlein commenta: “Penso che Carlo Calenda debba decidere da che parte stare, non si può stare con un piede in due scarpe. La linea del Pd è una ed è chiara, ritorneremo a governare vincendo le elezioni con una coalizione progressista, senza larghe intese”; il leader di Azione replica: “Cara Schlein, noi stiamo al centro dove ci hanno messo gli elettori. Non andiamo dietro ai populisti filo putiniani e non ci asteniamo quando si tratta di Ucraina, riarmo europeo e difesa. Il resto è fuffa”.
Dal centrosinistra le critiche alla proposta Calenda sono pressoché unanimi: per Riccardo Magi di Più Europa “Chi oggi immagina una convergenza possibile sbaglia perché l’Europa di Meloni e Orban non ha nulla a che fare con le libertà, la democrazia e il federalismo europeo e con la costruzione di una pace giusta”. Angelo Bonelli di Avs rincara la dose parlando di “suicidio politico”, mentre il segretario del Psi Vincenzo Maraio invita Azione a “superare la logica dei veti e lavorare su proposte concrete per costruire un’alternativa”. Da Iv Matteo Renzi taglia corto: “Il problema è che Calenda ritiene Giorgia Meloni una brava leader”. Sul fronte Movimento cinque stelle i toni sono ancora più accesi e il presidente Giuseppe Conte che accusa: “Calenda ha detto una cosa gravissima, profondamente antidemocratica, perché non si invoca la cancellazione di un Movimento e di milioni di cittadini che lo votano”. “Hai governato con Salvini sorridendo mentre presentavi i decreti sicurezza” ribatte il leader di Azione, “Hai flirtato con Trump, Putin, Maduro e la Cina. Di liberale non hai neppure la pochette. Nessuno ti vuole cancellare per legge, quello lo farebbero i tuoi amici Putin e Maduro. Vogliamo cancellare il vostro modo di fare politica fondato su trasformismo, populismo e prese in giro degli elettori”.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interrogazioni. Dalle 16.00 esaminerà il disegno di legge, già approvato dal Senato, in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la mozione sull’applicazione del regolamento europeo che istituisce un quadro comune per i servizi di media, il cosiddetto European media freedom act, con particolare riguardo alla governance della Rai, le mozioni volte a promuovere le maratone e a favorire la partecipazione di atleti stranieri con particolare riferimento ai profili afferenti alla tutela sanitaria, e la proposta per la prevenzione e la cura dell’obesità.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Lavoro, si confronterà sugli emendamenti al decreto per il reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa. Dibatterà, con la Giustizia, sulla pdl in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale. La Affari Esteri incontrerà il Comitato di presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Alle 13.00, assieme alla Difesa e alla rispettiva del Senato, ascolterà il Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e il Ministro della Difesa Guido Crosetto nell’ambito dell’esame sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025 e sulla relazione sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione riferita all’anno 2024.
La Bilancio esaminerà la risoluzione sul contenuto del documento in materia di finanza pubblica da trasmettere alle Camere nel mese di aprile 2025. La Ambiente svolgerà delle audizioni sulla programmazione dell’edilizia residenziale pubblica. La Attività Produttive esaminerà il decreto in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza il cosiddetto decreto bollette. La Affari Sociali dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per l’esame del ddl per l’abrogazione di atti normativi prerepubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946 e della proposta di Legge quadro in materia di interporti.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e di Corte disciplinare, sui ddl per l’istituzione della giornata delle vittime di stupri di guerra tra il 1943 e il 44 e sul ddl per la semplificazione delle attività economiche. La Giustizia svolgerà delle audizioni e si confronterà sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello. Dibatterà sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl per l’affidamento condiviso, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sui ddl in materia di successioni, sul ddl in materia di compenso dell’esperto o dello stimatore, sul ddl in materia di spese di giustizia per la liquidazione del compenso di periti e consulenti tecnici e sul ddl sui corsi di specializzazione per consulente forense.
La Affari Esteri incontrerà una delegazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). La Politiche dell’Ue dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Bilancio esaminerà la risoluzione sul contenuto del documento in materia di finanza pubblica da trasmettere alle Camere nel mese di aprile 2025. La Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’Ente della riscossione. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale il riparto dello stanziamento relativo ai contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi, i ddl sulle banche dati per le opere audiovisive e per i fonogrammi, i ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, il ddl per la promozione del “Festival delle Città Identitarie”, il ddl per il sostegno alla formazione universitaria all’estero nelle discipline STEM e al rientro dei beneficiari, il ddl per l’istituzione della Fondazione La Colombaia e il ddl per la semplificazione delle procedure per la circolazione dei beni culturali e agevolazioni fiscali per oggetti d’arte.
La Ambiente si confronterà sulla proposta di nomina di Francesca Mariotti a presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e ascolterà la nominanda. Esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti e il ddl sulle norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e lo schema di d.lgs sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada. La Industria dibatterà e svolgerà delle audizioni sul ddl per la valorizzazione della transumanza, si confronterà sul ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy, sul ddl in materia di tartufi e sull’Atto Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.
La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sul ddl per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, esaminerà il dlgs sulle politiche in favore delle persone anziane il ddl sulle prestazioni sanitarie, il dlgs sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, il ddl per il potenziamento controlli sanitari per Giubileo 2025, il ddl sui permessi per lavoratori affetti da malattia oncologica, invalidante e cronica, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.