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La Giornata Parlamentare. Riforma separazione delle carriere dei magistrati, Tarquinio (PD) “Sciogliere la Nato in Europa”

Meloni inaugura campo sportivo a Caivano e litiga con De Luca

Poco prima di mezzogiorno Giorgia Meloni arriva sul campo da basket di Caivano dove è stato allestito il palco per l’inaugurazione della struttura e punta decisa verso il governatore Vincenzo De Luca. Glaciale gli tende la mano e si presenta: “Presidente De Luca, la stronza della Meloni, come sta?”. Una replica, a distanza di mesi, a quando De Luca (era il febbraio scorso) le aveva mandato a dire: “Lavora tu, stronza!” Il video, registrato in una zona interdetta alla stampa, sembra girato da qualcuno degli staff o della sicurezza e appena diffuso fa subito il giro dei social, compreso il profilo ufficiale di Atreju. L’esito, scontato, è che lo scontro con il presidente della Regione Campania, l’ultimo episodio di una serie, fa passare in secondo piano l’inaugurazione dell’ex parco “Delphinia”, recuperato dal degrado in un anno e oggi intitolato a Pino Daniele

Dal palco, nel suo intervento, la Meloni torna ad attaccare De Luca: “Voglio dire senza polemica al presidente De Luca, che ieri ha definito quella di oggi una passeggiata del Governo, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo una politica più rispettata dai cittadini”. Parole che, a margine, il diretto interessato respinge al mittente: “Non ho mai parlato di passeggiata, mi ero permesso di prendere in giro Durigon ieri per la passeggiata che abbiamo fatto al molo Beverello. Ma sono esponenti di Governo che non hanno molta ironia, sono molto nervosi in questo periodo. State sereni”. La realtà, per De Luca, è che gli interventi a Caivano “sono cose belle” ma la questione centrale è il lavoro e su questo “il Governo è totalmente inadempiente”. Quanto al saluto, fuori dal protocollo, il presidente della Campania risponde ironico: “Noi siamo persone garbate, ospitali, e abbiamo il senso dell’opportunità quando ci sono giornate come queste”. 

Oggi il Cdm varerà la riforma per la separazione delle carriere

Chiudere la partita della separazione delle carriere dei magistrati prima delle Europee portando in Cdm la riforma messa a punto dal Ministro della giustizia: l’obiettivo viene ribadito nella maggioranza, dopo l’incontro al Quirinale, dove proprio per parlare della riforma si sono recati in serata il Guardasigilli Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Al netto dei contenuti, che investono in modo diretto le prerogative del capo dello Stato come presidente del Csm, centrale resta il nodo dei tempi del provvedimento e sul quale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha messo la faccia assicurandone l’arrivo in Cdm prima del voto di giugno. Questo permetterebbe a ognuna delle tre forze di maggioranza di presentarsi agli elettori con una riforma bandiera: quella della giustizia, da sempre cavallo di battaglia di Fi e di Silvio Berlusconi, arriva dopo il premierato, spinto da Fdi, e l’autonomia differenziata, fortemente voluta dalla Lega. 

Da quanto si apprende, il disegno di legge “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e d’istituzione della Corte disciplinare” sarà esaminato nella riunione del Cdm in programma oggi alle 13.00. Quanto al merito, il provvedimento del Ministro Nordio separa in modo netto le carriere tra magistratura giudicante e requirente. Nell’ipotesi allo studio dell’esecutivo si arriverebbe a un Csm diviso in due diverse sezioni, i cui membri sarebbero scelti tramite sorteggio. Dividere il Csm in due, scartando l’idea di due diversi Consigli, che pure è circolata in queste settimane, permetterebbe senza ulteriori cambiamenti di confermare il ruolo di presidente al Capo dello Stato. Si punta anche a eliminare la sezione disciplinare del Csm per individuare un’Alta corte cui spetterà il giudizio sugli illeciti disciplinari di tutti i magistrati, anche quelli amministrativi, contabili e tributari. 

Mattarella commemora l’attentato di Piazza della Loggia

Il Capo dello Stato è a Brescia per commemorare la strage di Piazza della Loggia e dal teatro Grande lancia un messaggio a tutto il Paese. “Oggi la Repubblica italiana è piazza della Loggia” è l’esordio di Sergio Mattarella che non lascia spazio a fraintendimenti. Nel ricordare il “gesto infame” del 28 maggio 1974, il presidente della Repubblica non può essere più netto: mandanti, esecutori e complici di quella strage, scandisce, volevano “riportare il tempo indietro a una stagione oscura”, quella dei regimi autoritari. L’obiettivo del “terrorismo neofascista” era colpire la Repubblica “nata dalla Resistenza, affossare lo Stato democratico”. Un ritorno al fascismo, quindi. Un tentativo che, per Mattarella, la Repubblica è riuscita a respingere pur tra difficoltà e “inaccettabili depistaggi”. 

In serata interviene anche la premier Giorgia Meloni, ricordando il dolore dei familiari e sottolineando la “lotta contro ogni terrorismo”; linea analoga nelle dichiarazioni dei Ministri Nordio, Casellati e Crosetto. In Piazza della Loggia, come esponente del Governo, c’è la Ministra dell’università Anna Maria Bernini. E mentre sono in corso le celebrazioni a Brescia, anche l’Aula di palazzo Montecitorio omaggia l’anniversario con un minuto di silenzio. Intervengono esponenti di tutti i partiti ma le opposizioni, Avs e Pd, lamentano l’assenza dei membri dell’esecutivo sui banchi del Governo durante la commemorazione. “Un disonore”, attaccano i dem, che sottolineano come da FdI sia “mancato il coraggio di ricordare la matrice neofascista della strage”. 

Polemiche per le posizioni di Tarquinio sulla Nato

Le opposizioni provano ad attaccare il Governo in maniera compatta, o almeno ci prova in Parlamento l’area progressista. Alla Camera Pd, M5s e Alleanza Verdi-Sinistra hanno chiesto un’informativa urgente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani su quanto sta avvenendo a Gaza. A creare tensioni è stata però l’uscita sulla Nato del candidato per il Pd alle Europee Marco Tarquinio: “Se le alleanze servono a perpetuare le guerre è meglio scioglierle. Bisogna quindi sciogliere l’alleanza con Israele e magari, per quello che ci riguarda, sciogliere la Nato in Europa e costruire una nuova alleanza tra pari con gli Stati Uniti d’America”. 

Sarcastico Matteo Renzi: “Tarquinio sta sconfessando l’Atlantismo degli ultimi 70 anni”. Dura anche Azione: “Il Pd torna indietro di cinquant’anni, ai suoi antenati di sinistra”, ha scritto Ettore Rosato. Molte delle posizioni di Traquinio sono mal tollerate da una parte del Pd, come la sua contrarietà all’invio di armi in Ucraina. Per calmare gli animi nel partito è subito intervenuto il responsabile Esteri Peppe Provenzano, che ha messo in chiaro: “Com’è noto, Marco Tarquinio è un candidato indipendente, le posizioni sulla politica estera e di sicurezza del Pd le esprime il Pd. E sono chiare e note. Le abbiamo ribadite nel programma per le Europee e, a chi vuole strumentalizzare, ricordo che la questione della Nato la sinistra italiana l’ha risolta con Berlinguer negli anni Settanta”. 

Alla Camera

Dopo che ieri ha approvato la proposta di legge per la riforma del conflitto d’interessi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare le mozioni sulla posizione del Governo italiano sulla riforma della governance economica europea e del Patto di stabilità e crescita, la proposta di legge sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale, e il ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Giustizia, si confronterà sul ddl in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, delle vittime dell’usura e sull’ordinamento penitenziario e a seguire sulla proposta di legge per l’istituzione della Giornata nazionale delle periferie urbane. La Difesa ascolterà il Capo del III Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. di D. CC Paolo Aceto sulla difesa cibernetica. La Ambiente alle 13.30 ascolterà il Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci sull’evoluzione del fenomeno del bradisismico e del rischio sismico nel territorio dei Campi Flegrei ed esaminerà la proposta di legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità. 

La Trasporti si confronterà sullo schema di decreto legislativo sulla messa a disposizione sul mercato di apparecchiature radio e ascolterà i rappresentanti della Confederazione italiana armatori (Confitarma) e dell’Unione nazionale imprese portuali (Uniport) sulle prospettive della “mobilità verso il 2030: dalla continuità territoriale all’effettività del diritto alla mobilità extraurbana”. La Attività Produttive esaminerà lo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche e ascolterà il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) Roberto Rustichelli sulle criticità del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia elettrica. Infine, dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata della ristorazione e sulla pdl in materia di turismo accessibile e per la partecipazione delle persone disabili alle attività culturali, turistiche e ricreative. 

La Lavoro ascolterà i rappresentanti del Gruppo Bosch, di Confcommercio, di Luigi Lavazza e di Amazon sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo del lavoro, con particolare riferimento agli impatti che l’intelligenza artificiale generativa può avere sul mercato del lavoro. La Affari Sociali dibatterà sulle pdl per l’assistenza sanitaria per le persone senza dimora. L’Agricoltura esaminerà la pdl per l’istituzione dell’Albo nazionale delle imprese agromeccaniche e disciplina dell’esercizio dell’attività professionale di agromeccanico. La Politiche dell’Ue ascolterà i rappresentanti di Meta sull’efficacia dei processi d’attuazione delle politiche dell’Unione europea e sull’utilizzo dei fondi strutturali e d’investimento europei per il Sistema-Paese.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per proseguire il confronto sul ddl costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, il cosiddetto ddl premierato. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, con la Giustizia ddl il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Bilancio esaminerà il decreto in materia di politiche di coesione il cui termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto ieri alle 13.00. La Finanze proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione, sul ddl sulle agevolazioni fiscali start-up, sulla pdl per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio e sulla proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo. La Cultura esaminerà il ddl sul centenario della fondazione della città di Latina e il ddl per la valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali. 

La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà i ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale. L’Industria e Agricoltura proseguirà il ciclo di audizioni ed esaminerà il decreto su agricoltura e imprese di interesse strategico e si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche. La Affari Sociali esaminerà il ddl relativo al terzo settore, l’Atto Ue sulle condizioni di lavoro dei tirocinanti e sulla lotta ai rapporti di lavoro regolari camuffati da tirocini, il ddl di semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl sulla mototerapia, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl per la tutela delle persone affette da epilessia e il ddl per la tutela della salute mentale.

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