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La Giornata Parlamentare. Nordio e Piantedosi riferiscono alle Camere sul caso Almasri

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Oggi Nordio e Piantedosi riferiranno alle Camere sul caso Almasri. I dazi di Trump preoccupano la politica italiana. Il M5S attacca il Pd e lo invita a fare pulizia in caso di un’alleanza.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Oggi Nordio e Piantedosi riferiranno alle Camere sul caso Almasri

A fronte di una richiesta di arresto giudicata quantomeno “irrituale”, la Corte d’Appello di Roma, e non il Governo, ha deciso di scarcerare Osama Almasri Habish, capo della polizia giudiziaria libica. A quel punto, l’esecutivo è dovuto intervenire per espellere una persona considerata pericolosa per la sicurezza nazionale e lo ha fatto con le modalità che si applicano di prassi in questi casi. È questa la linea del Governo che sarà ribadita nell’informativa che oggi, prima nell’aula della Camera (12.15) e poi al Senato (15.30), sarà tenuta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Sui presunti crimini di Almasri stava indagando la Corte penale internazionale. L’uomo era stato fermato in Germania per un controllo il 16 gennaio e il giorno seguente l’Interpol aveva avvisato l’Italia che era diretto nel nostro Paese. Il 18 gennaio Almasri era stato dunque fermato in Piemonte, ma in quel momento non risultava ancora pervenuto alcun mandato, ragion per cui era stato lasciato andare. 

La richiesta di arresto da parte della Cpi arrivava solo il giorno seguente e per questo il 20 gennaio il libico veniva arrestato dalla Digos a Torino e portato in carcere. L’arresto era stato eseguito su mandato della Cpi ai fini dell’estradizione, ma, secondo quanto è stato riferito, sarebbe servita l’autorizzazione del ministro della Giustizia, che però, è la linea del Governo, non era stato avvisato per tempo. Ecco perché la Corte d’Appello di Roma non convalidava l’arresto. Il 21 gennaio Almasri veniva dunque rilasciato ed espulso su decreto del Viminale in quanto “soggetto pericoloso”, caso per cui si utilizza sempre un aereo militare e non un volo di linea. 

Martedì 28 gennaio la premier Giorgia Meloni annunciava di essere stata iscritta nel registro del procedimento da inviare al Tribunale dei ministri, insieme ai Ministri Piantedosi e Nordio e al sottosegretario Alfredo Mantovano, dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi, che aveva ricevuto una denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti per presunto favoreggiamento e peculato. Da lì le polemiche di Governo e maggioranza contro la magistratura, accusata di non aver archiviato la denuncia trincerandosi dietro l’obbligatorietà dell’azione penale. Le opposizioni avevano chiesto che fosse direttamente la premier Giorgia Meloni a informare il Parlamento, ciò nonostante, dopo giorni di polemiche, si dichiarano soddisfatte e sono pronte a dare battaglia in Aula.

I dazi di Trump preoccupano la politica italiana

Sui dazi l’Europa cerca di ricompattarsi per preparare una risposta a Donald Trump, ma c’è anche chi insiste sulla via del dialogo, come l’Italia. “L’Ue deve instaurare subito un dialogo costruttivo con Washington per realizzare una nuova cooperazione strategica che rafforzi il rapporto nei settori dell’energia, della difesa, delle nuove tecnologie e dello Spazio”, ribadisce il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Se tutto dovesse precipitare, comunque, “non ci faremo cogliere impreparati: siamo già al lavoro per trovare soluzioni che non mandino in crisi le nostre aziende e il benessere dei nostri cittadini”, assicura il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che “una guerra non serve a nessuno” e “nessun’altra economia al mondo è integrata come quella Usa-Ue”. 

Crede un po’ meno alla forza d’urto dell’Ue il presidente della commissione Esteri della Camera Giulio Tremonti; l’ex Ministro dell’Economia avverte sui rischi dei dazi: “Dalla nostra prospettiva, crediamo fermamente che le misure tariffarie generalizzate aumentino i costi aziendali, danneggino i lavoratori e i consumatori, creino inutili perturbazioni economiche e spingano all’inflazione e, in questo senso, sono dannose per tutte le parti”. Dura, ma su posizioni ben diverse, è anche la reazione di Elly Schlein: “L’Europa è a un bivio: o è in grado di fare un passo avanti sull’unità, o sarà cancellata”, tuona dalle colonne di Repubblica la segretaria del Pd, che non crede al ruolo di mediatore della premier con Donald Trump. Anzi: “Se Giorgia Meloni vuole aiutare l’Italia deve aiutare l’Europa a cambiare le regole, abbattere i veti e restare unita. È invece rischioso far valere con Trump relazioni bilaterali. Si fa presto a passare da prima della classe a strumento funzionale a un disegno di disgregazione”. 

Il M5S attacca il Pd e lo invita a fare pulizia in caso di un’alleanza

L’arresto del tesoriere dem campano Nicola Salvati in un’inchiesta sul favoreggiamento dell’immigrazione clandestina diventa occasione per un affondo per il M5S: “Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza” ha detto il capogruppo alla Camera del Movimento Riccardo Ricciardi, “Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i Cinque stelle faccia pulizia totale in casa propria”. Parole che non sono piaciute al Pd: la Capogruppo della Camera Chiara Braga ha immediatamente chiarito che “la persona interessata è stata subito sospesa dal Pd”, come a dire: non ci servono lezioni. Ma in serata, il presidente del M5S Giuseppe Conte ha ribadito: “Per noi l’etica pubblica è fondamentale”. D’altronde, l’indagine riguarda una terra, la Campania, che è campo minato sia dentro il Pd sia per l’alleanza col M5S. 

In autunno ci sarà il voto, ed è già iniziato il braccio di ferro: il governatore uscente Vincenzo De Luca vorrebbe il terzo mandato, mentre la segretaria Pd Elly Schlein è contraria. Nell’ottica di un cambio e di un’alleanza progressista, il candidato potrebbe essere un esponente del M5S; circolano già due nomi: l’ex presidente della Camera Roberto Fico e il vicepresidente della Camera Sergio Costa. Nella polemica col M5S è entrato l’eurodeputato Sandro Ruotolo della segreteria Pd: “A Ricciardi dico: noi siamo i primi a sospendere chi è accusato, ma i problemi ce le hanno anche le giunte a guida M5S e Pd, come quelle di centrodestra e civiche. La mafia sta dove c’è il potere, dobbiamo avere occhi apertissimi. È inutile che ci pizzichiamo”. Il tesoriere del Pd campano è stato rimosso e il suo posto è stato preso dal tesoriere del Pd nazionale Michele Fina

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 12.15 per ascoltare l’informativa urgente del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio in merito alla richiesta di arresto della Corte penale internazionale e successiva espulsione del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish. Come di consueto alle 15.00 svolgerà interrogazioni a risposta immediata. Dalle 16.15 esaminerà il decreto cultura, provvedimento su cui il governo ha posto la questione di fiducia.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali terrà delle audizioni la proposta di legge costituzionale per l’istituzione della regione di Roma capitale della Repubblica. La Affari Esteri alle 8.30, con la rispettiva del Senato, ascolterà il Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani sugli esiti del Consiglio affari esteri dell’Ue del 27 gennaio 2025. Svolgerà delle audizioni sullo schema di documento triennale di programmazione e d’indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo, riferito agli anni 2024-2026 e ascolterà i rappresentanti di UNITAID nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei e, con la Politiche dell’Ue, ascolterà l’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia Ryszard Marian Schnepf sulle priorità della presidenza di turno polacca del Consiglio dell’Unione europea (1° gennaio – 30 giugno 2025).

La Cultura svolgerà delle audizioni sulla proposta di legge delega per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. La Ambiente ascolterà i rappresentanti di Anci e Ispra sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile e proseguirà le audizioni sulla pdl sulla gestione autonoma del servizio idrico integrato. La Trasporti, con la Attività Produttive, dibatterà sulle pdl in materia di organizzazione e funzionamento dei call center. La Attività Produttive ascolterà l’Associazione negozi storici di eccellenza di Roma e Confesercenti sulla pdl per l’istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici, e proseguirà le audizioni sulla pdl sull’impiego di sistemi d’intelligenza artificiale nel settore del commercio elettronico. 

La Lavoro esaminerà la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Affari Sociali ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie e ne svolgerà alcune sulle pdl sulle terapie digitali. La Agricoltura delibererà un’indagine conoscitiva in merito alle ricadute sul sistema agroalimentare italiano dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e i Paesi del Mercosur e dibatterà sulla pdl sulla determinazione delle aree prealpine di collina, pedemontane e della pianura non irrigua nonché in materia di terreni agricoli. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.30 per ascoltare l’informativa urgente del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio in merito alla richiesta di arresto della Corte penale internazionale e successiva espulsione del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sugli emendamenti sul decreto proroga termini e, con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sicurezza pubblica. La Giustizia terrà delle audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di misure cautelari alternative alla custodia cautelare in carcere, esaminerà il ddl sulla disciplina della magistratura onoraria e sui ddl per l’attribuzione del cognome ai figli. Infine, si confronterà sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali.

La Affari Esteri svolgerà delle audizioni sul ddl per la revisione disciplina Corpo militare volontario e Corpo infermiere volontarie Croce Rossa, esaminerà diverse proposte di ratifica di trattai internazionali e lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale denominato Nuova scuola elicotteri Viterbo – segmento operativo, costituito dal segmento volo Light Utility Helicopter (LUH) – elicottero multiruolo per la Difesa. La Finanze proseguirà le audizioni sull’aggregazione bancaria cooperativa, dibatterà sullo schema di decreto legislativo sulla resilienza operativa digitale per il settore finanziario, sul ddl di proroga del Tuf e sul ddl per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio. 

La Cultura, con la Sanità, svolgerà delle audizioni sulle pdl per l’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico e si confronterà sul ddl sulla formazione specialistica dei medici. Svolgerà delle audizioni sul ddl per l’istituzione del Museo degli attori e dei registi di Castiglioncello.  Esaminerà i ddlper la valorizzazione e promozione della ricerca e il ddl per l’attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva. La Industria dibatterà sul decreto per la continuità produttiva e occupazionale dell’ex Ilva e sul decreto per il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale per gli impianti di interesse strategico il cosiddetto decreto Ex Ilva Bis.

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