Bucci vince le elezioni in Liguria. Esulta il centrodestra
Alle elezioni regionali in Liguria ha vinto il candidato di centrodestra e sindaco di Genova Marco Bucci con 291.093 voti e una percentuale del 48,7%. Il testa a testa con il candidato del centrosinistra Andrea Orlando (Pd), che si è fermato a 282.669 voti con una percentuale del 47,3%, era del resto largamente atteso: alla fine Bucci, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Unione di centro, Alternativa popolare e le liste civiche Orgoglio Liguria e Vince Liguria, ha avuto la meglio.
Pescato in extremis da Giorgia Meloni e dai leader del centrodestra per non perdere la Regione dopo il caso Toti, il primo cittadino di Genova è uscito alle 21.30 dal suo ufficio di Palazzo Tursi per tenere la conferenza stampa al point elettorale in centro quando lo scrutinio non era ancora completato. Le sue prime parole sono state “Dalla nomina in poi sarò il presidente di tutti i liguri, non solo di chi mi ha votato. Ho ricevuto la telefonata di Andrea Orlando, è stato molto gentile e questo gli fa onore, lo riconosco e lo ringrazio. Sono un po’ dispiaciuto dai toni della campagna elettorale. Cose totalmente inaccettabili. La buona Liguria non torna indietro e di questo siamo estremamente orgogliosi”.
Il centrodestra esulta perché, dopo il terremoto giudiziario, gli avversari potevano segnare “un gol a porta vuota”, come ricorda il viceministro leghista Edoardo Rixi, schierando “un pezzo da novanta”, parola del leader regionale di Fratelli d’Italia Matteo Rosso. Ora il tema è la città di Genova, dove il gradimento del Sindaco riconfermato due anni fa sembra un lontano ricordo: qui Orlando vince con oltre il 52%, staccando Bucci di 8 punti percentuali. “Mi aspettavo qualcosa di meglio. Quello che leggo è un certo disappunto perché abbiamo tanti cantieri e la gente, si sa, non gradisce il disagio”. È un risultato di cui tenere conto in vista delle elezioni comunali che si terranno nel 2025, dopo la reggenza del vicesindaco Pietro Piciocchi, che ancora ieri il neo-presidente ha consacrato come candidato ideale: “Ma ne parleremo con tutti i partiti”.
Il Pd di Andrea Orlando può consolarsi, oltre che col risultato del capoluogo, con un bottino di voti pari al 28,41% che lo conferma primo partito della Liguria. Nel centrodestra di Bucci risulta più pesante l’area civica, che raccoglie insieme circa il 15%, più o meno come Fratelli d’Italia. Tiene la Lega con l’8,5%, Forza Italia ha l’8%. Tra i progressisti tonfo del Movimento 5 Stelle che scende al 4,6%, mentre Avs arriva al 6,2%. Le civiche si fermano poco sopra il 6%, mentre il listone riformista con Azione (ma senza Italia Viva) non arriva nemmeno al 2%.
Il Pd è primo partito in Liguria. Scontro tra Renzi e Conte
Il centrosinistra perde in Liguria. Il testa a testa, fino all’ultimo voto, tra Marco Bucci e Andrea Orlando, tiene dirigenti e militanti incollati a proiezioni e tg per tutto il pomeriggio, in collegamento costante con Genova. Elly Schlein arriva al Nazareno intorno alle cinque e rimane sempre in contatto con il candidato del centrosinistra, che si arrende solo per poche migliaia di voti, meno di un punto percentuale. La vittoria di Orlando era considerata un obiettivo raggiungibile per molti, dopo lo scandalo Toti, poi le liti e i veti incrociati all’interno della coalizione hanno complicato il percorso. “Il Pd ha dato il massimo, con il 28% siamo il primo partito della Liguria, doppiando il secondo che è FdI e crescendo di più di 2 punti dalle Europee e di 9 punti dalle regionali del 2020” commenta Elly Schlein. La leader dem si rivolge poi ai compagni di strada: “Siamo consapevoli che da soli non bastiamo, scontiamo anche le difficoltà degli altri e speriamo che questo risultato faccia riflettere tutte le forze alternative alla destra, come fa riflettere noi che non abbiamo mai speso un minuto in polemiche o competizioni con le altre opposizioni perché il nostro avversario è questa destra che vogliamo battere”.
Il riferimento è al M5S. I pentastellati si fermano al 4,6%, peggiorando il 7,8% del 2020 e il 10% delle ultime elezioni europee. Giuseppe Conte ammette: “Non ci nascondiamo dietro un dito: un risultato deludente, al di sotto delle aspettative. Una responsabilità che ci conferma l’assoluta necessità di rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori”. Le elezioni amministrative, a parte alcune eccezioni, non sono mai state il punto di forza del Movimento ma questa volta a pesare è anche lo scontro tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo.
Se Conte e i suoi preferiscono non reagire a caldo alla sconfitta, è Matteo Renzi che approfitta subito per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Il leader di Iv augura buon lavoro a Bucci, saluta la battaglia di Andrea Orlando, che “ha combattuto una partita equilibrata e ha perso per un pugno di voti” e poi si scaglia contro l’ex premier: “Oggi ha perso soprattutto chi concepisce la politica come uno scontro personale, come un insieme di antipatie e vendetta. Ha perso chi mette i veti. Ha perso chi non si preoccupa di vincere ma vuole solo escludere e odiare. Ha perso Giuseppe Conte, certo, e tutti quelli che con lui hanno alzato veti contro Italia Viva. Senza il centro non si vince: lo ha dimostrato la Basilicata qualche mese fa, lo conferma la Liguria oggi. Vedremo se qualcuno vorrà far tesoro di questa lezione”, insiste. La replica di Conte “a chi prova a ridurre la politica a una fredda questione di numeri” arriva a stretto giro: “Lascino da parte le calcolatrici: ipotizzare fantasiose alleanze con Renzi e i suoi epigoni avrebbe solo fatto perdere ancor più voti al M5S e quindi alla coalizione, a chi voleva dare una scossa a tutta la Liguria”, dice sicuro.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tonerà a riunirsi alle 11.00 per esaminare il decreto-legge per l’attuazione di obblighi derivanti da Atti dell’Ue e sulle procedure d’infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul decreto sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, per la tutela e assistenza alle vittime di caporalato, per la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale. La Esteri ascolterà i rappresentanti di Amnesty International Italia sulla campagna internazionale per promuovere, in sede ONU, limitazioni all’uso dei sistemi d’arma automatizzati.
La Difesa esaminerà lo schema di decreto ministeriale relativo all’approvvigionamento di sistemi d’arma di tipo obice semovente ruotato e relativo munizionamento a favore delle unità di artiglieria terrestre di supporto alle Forze medie dell’Esercito italiano, sullo schema di Dm relativo all’approvvigionamento di sistemi d’arma e relativi missili guidati con capacità loitering, lo schema di Dm di approvazione del programma pluriennale relativo al potenziamento della capacità di ingaggio di precisione e in profondità dell’Esercito italiano mediante l’acquisizione di razzi guidati per sistema d’arma lanciarazzi Multiple Launch Rocket System (MLRS), lo schema di Dm relativo al completamento dell’acquisizione di munizionamento guidato a lunga gittata e di precisione per obici da 155 mm dell’Esercito italiano e lo schema di dm sul programma pluriennale denominato Rinnovamento della componente corazzata (nuovo Main Battle Tank e piattaforme derivate) dello strumento militare terrestre.
La Bilancio esprimerà il parere al Presidente della Camera per la verifica del contenuto sulla legge di bilancio per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo recante revisione del regime impositivo dei redditi e la pdl per la proroga dell’applicazione dell’imposta straordinaria calcolata sull’incremento del margine di interesse e di destinazione dei proventi a misure di sostegno in favore dei titolari di mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione.
La Ambiente ascolterà i rappresentanti di FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL Trasporto aereo e ANPAC sulle tematiche concernenti l’appalto per la gestione della flotta di aerei impiegati nell’attività antincendio, svolgerà delle audizioni sulle tematiche riguardanti i lavori per il traforo del Gran Sasso e gli interventi per la messa in sicurezza del suo sistema idrico. Con la Attività Produttive, si confronterà sulla proposta di nomina del professor Ezio Mesini a presidente del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare. La Trasporti ascolterà il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) Nicola Zaccheo sulle principali linee di attività dell’Autorità medesima.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per dibattere su alcuni documenti definiti dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Da domani esaminerà il ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, il ddl per l’istituzione della Giornata nazionale delle periferie urbane e la relazione intermedia sull’attività svolta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per la semplificazione normativa e, con la Giustizia, confronterà sul ddl sicurezza. La Giustizia, con la Affari Sociali, svolgerà delle audizioni sui ddl sulla morte volontaria medicalmente assistita. Esaminerà il decreto per il contrasto alla violenza nei confronti del personale sanitario, il ddl sulla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci e i ddl sulle norme per l’attribuzione del cognome ai figli. La Esteri e Difesa dibatterà sul ddl per il riconoscimento del relitto del Regio sommergibile Scirè quale sacrario militare subacqueo, sulla ratifica della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, sull’accordo tra Italia e Costa d’Avorio in materia di migrazione e sicurezza, e sul ddl relativo alla libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare. A seguire dibatterà su alcune proposte di acquisizione di sistemi d’arma.
La Bilancio esaminerà il decreto fiscale. La Finanze svolgerà alcune audizioni sullo schema di decreto legislativo per la revisione del regime impositivo dei redditi. La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale per la rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2019 e 2020 in alcune Regioni e dibatterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo. La Ambiente e Lavori Pubblici con la Affari Sociali, proseguirà le audizioni sull’intelligenza artificiale. Dibatterà sul decreto per la tutela ambientale, sulla proposta di legge quadro in materia di interporti, sul ddl per la protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, sul ddl relativo al vincolo paesaggistico per i comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, sullo schema di Dpcm per il conferimento d’incarichi di Commissario straordinario per interventi concernenti infrastrutture ferroviarie e sullo schema di dlgs in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
L’Industria svolgerà delle audizioni e dibatterà sui ddl contro lo spreco alimentare ed esaminerà i ddl sul registro nazionale dei pizzaioli professionisti. La Affari Sociali esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl in materia di lavoro, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl sul salario minimo, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, sul ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, sul ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia e i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.