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La Giornata Parlamentare. Governo lavora al decreto sul caro bollette, il nodo coperture. Salvini propone il Nobel a Trump

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Il Governo lavora al decreto sul caro bollette ma c’è un tema coperture. Salvini propone il Nobel a Trump se risolve la guerra in Ucraina.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Meloni incontra Brunner per cercare una sponda Ue sui migranti

L’attuazione del Patto sull’asilo e le migrazioni “è una priorità per quest’anno: dove possibile, faremo le cose più velocemente”, e “nelle prossime settimane” arriverà una nuova normativa sui rimpatri. Gli impegni del commissario europeo per gli Affari interni e la migrazione Magnus Brunner nel colloquio a Palazzo Chigi vanno nella direzione auspicata da Giorgia Meloni; nel corso di un incontro i due hanno affrontato anche “il possibile anticipo del nuovo concetto di Paese sicuro di origine” e la premier punta a far funzionare il Protocollo con l’Albania e in generale la strategia delle procedure accelerate di rimpatrio, al di là del provvedimento cui lavora il Governo per superare “gli ostacoli” delle decisioni dei giudici che finora hanno sostanzialmente bloccato l’operatività dei centri per migranti di Shengjin e Gjader

La presidente del Consiglio si è confrontata circa un’ora con il componente austriaco della commissione Ue, che nella sua tappa a Roma ha incontrato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello dell’Interno Matteo Piantedosi e quella del Lavoro Marina Calderone. L’obiettivo di Roma è spingere affinché l’Ue anticipi l’entrata in vigore del Patto, per ora prevista per il 2026, e riveda la direttiva rimpatri del 2008. Il Governo nelle scorse ore ha dato un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari, ma ci si attende una sponda in chiave Ue. Meloni punta soprattutto ad accelerare i tempi per la definizione a livello comunitario dei Paesi d’origine sicuri, nodo che finora ha bloccato le espulsioni dei migranti portati in Albania. 

Il Governo lavora al decreto sul caro bollette ma c’è un tema coperture

Il Governo è lavoro sul decreto che dovrà affrontare il problema del caro bollette e sostenere le imprese e le famiglie maggiormente in difficoltà. Un primo vertice con tutti i Ministri interessati si è tenuto a Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, video collegato da Bruxelles, e i colleghi dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e degli Affari Europei Tommaso Foti. L’incontro è servito a mettere sul tavolo le misure che saranno inserite in un provvedimento che comunque non sarà oggi sul tavolo del Cdm. Saranno necessarie almeno un paio di settimane; tra i nodi da sciogliere ci sono quello del rispetto delle norme europee sugli aiuti di Stato e quello del reperimento delle risorse per le coperture: solo allargare la platea del bonus sociale, come fatto in passato, verrebbe a costare circa 1,5 miliardi di euro, non poco se si pensa al confronto in atto nella maggioranza anche su altri temi, ad esempio per le risorse necessarie a ridurre l’Irpef per il ceto medio o per avviare una nuova rottamazione. Ecco, quindi, che la parola d’ordine è prudenza, cautela: nessuna fretta, bisogna fare bene i conti. 

Diverse le ipotesi sulla scrivania dei ministri Giorgetti e Pichetto. La prima è quella di annullare la differenza tra il costo del gas sul mercato di riferimento europeo (l’indice Ttf della Borsa di Amsterdam) e quello sul mercato all’ingrosso italiano (l’indice Psv). Questa mossa porterebbe a un ribasso immediato delle bollette, anche di quelle dell’elettricità legate in parte all’andamento del prezzo del metano. Sul tavolo, per venire incontro alle imprese anche il potenziamento dell’energy release (la concessione di elettricità a prezzi calmierati alle imprese energivore che realizzano nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili) e la compensazione della tassazione europea Ets sulle emissioni di Co2 a carico dei produttori di energia. Un punto molto delicato quest’ultimo che deve essere negoziato con Bruxelles per non incappare in violazioni delle rigide norme europee sugli aiuti di Stato. Allo studio sarebbe anche un nuovo intervento sugli oneri di sistema, ma il problema delle coperture rende questa strada impervia. 

Salvini propone il Nobel a Trump se risolve la guerra in Ucraina

Mentre a Riad Stati Uniti e Russia hanno cominciato a discutere di un percorso che possa portare a un accordo sull’Ucraina, a Bruxelles marcia la proposta per lo scorporo dal patto di stabilità dei costi per la difesa. Il vertice in Arabia Saudita ha messo all’angolo l’Europa, che ha cercato di trovare una linea d’azione col summit di Parigi convocato dal presidente francese Emmanuel Macron. Al tavolo, anche la premier Giorgia Meloni, impegnata a evitare che l’incontro assumesse un “formato anti-Trump”. 

Nel centrodestra le mosse del presidente americano vengono seguite con attenzione, se non, come nel caso del vicepremier Matteo Salvini, con entusiasmo: “Chi lo critica o rosica non capisce che il nemico non è Trump. Sta facendo più lui in poche settimane che Biden in quattro anni”, ha detto il segretario della Lega, aggiungendo poi una stoccata a Marina Berlusconi: “Se uno riesce a mettere al tavolo Putin, Zelensky, Netanyahu e i Paesi Arabi, gli diamo il Nobel per la Pace”. Sul ruolo della premier sono andati all’attacco i leader dell’opposizione: “Deve spiegare cosa intende fare” ha detto Elly Schlein, “Decidere se schierarsi con l’Europa o con il presidente americano”, visto che l’amicizia fra i due “non ha impedito l’attacco frontale” di Trump “alla Ue, e dunque all’Italia, né i dazi, né l’esclusione dai negoziati di pace”. Il tasto spese militari rischia invece di diventare argomento di frizione nel centrosinistra: la proposta dello scorporo dal patto di stabilità non piace, però la propone la commissione Ue, che è sostenuta dal Pd ma non da M5S e Avs, il che porta a un confronto che ha pesi e contrappesi differenti.

Il Governo ha recuperato 33,4 miliardi dalla lotta all’evasione fiscale nel 2024

La lotta all’evasione ha consentito di riportare nelle casse dello Stato 33,4 miliardi di euro nel 2024, di cui quasi l’80% grazie al recupero dell’evasione fiscale, che tocca il livello più alto di sempre. È il bilancio dell’attività dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che certifica anche l’aumento delle somme versate spontaneamente dai cittadini e la flessione degli incassi da rottamazione e pace fiscale. Il recupero “record”, ottenuto “certamente grazie all’ottimo lavoro dell’Agenzia delle entrate, ma anche a specifiche norme che sono state introdotte da questo Governo”, soddisfa la presidente del consiglio Giorgia Meloni che in un video sui social richiama le misure contro “l’odioso” fenomeno delle attività apri e chiudi. “Ci accusano di aiutare gli evasori, di allentare maglie del fisco, persino di nascondere dei condoni immaginari. Sono tutte bugie”, afferma la premier, che assicura: “La nostra visione è chiara, non c’è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è chi è onesto e si trova in difficoltà” va aiutato. 

I numeri “significativi” raggiunti dalle due Agenzie “permettono di guardare con rinnovata fiducia alle prospettive” della nostra economia e sono “la rappresentazione di come l’azione ostinata ed efficace dell’Amministrazione” possa contribuire a rafforzarne l’attrattività, sottolinea anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che in video messaggio rivendica “l’impegno riformatore del Governo per garantire un sistema fiscale certo, trasparente, semplificato”. Risultati “entusiasmanti”, aggiunge il viceministro Maurizio Leo, che ringrazia il neodirettore Vincenzo Carbone, ma anche il predecessore Ernesto Maria Ruffini, dimessosi due mesi fa in polemica con l’esecutivo. A sottolineare i meriti dell’azione del Governo sul fisco è tutta la maggioranza ma le opposizioni comunque attaccano il Governo. 

Alla Camera

Dopo che ieri è stato approvato, in prima lettura, il decreto per fronteggiare situazioni di particolare emergenza nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 15.00 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Dalle 16.20 esaminerà il decreto proroga termini. A seguire esaminerà la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro del turismo Daniela Garnero Santanchè, la proposta di legge per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori, la pdl per istituire il fondo per favorire l’organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di viaggi nella memoria, la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche e le mozioni sulle iniziative volte a promuovere le maratone e a favorire la partecipazione di atleti stranieri, con particolare riferimento ai profili afferenti alla tutela sanitaria. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali terrà delle audizioni la proposta di legge costituzionale per l’istituzione della regione di Roma capitale della Repubblica. La Giustizia terrà delle audizioni sulla pdl in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso. La Affari Esteri ascolterà i rappresentanti di Kairos Palestina e Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace 2023, sull’impegno dell’Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni. La Difesa esaminerà la pdl per l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale al personale delle Forze armate impiegato in operazioni di controllo del territorio. La Finanze svolgerà delle audizioni sulle pdl in materia di obbligo di contrarre e di recesso della banca nei rapporti di conto corrente. 

La Ambiente, con la Attività Produttive, proseguirà il ciclo di audizioni sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. La Affari Sociali ascolterà Robert Giovanni Nisticò, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), nell’ambito dell’esame delle pdl sulle terapie digitali, audirà i rappresentanti del Registro degli osteopati d’Italia (ROI), dell’Associazione italiana radioterapia e oncologia clinica (AIRO) e dell’Associazione nazionale professionisti sanitari in evoluzione (ANPSE), nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie. La Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sugli Atti Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi 10.00 per l’esame del decreto cultura. A seguire esaminerà la mozione sui programmi di finanziamento pubblico alla ricerca, le mozioni sui rincari del prezzo dell’energia elettrica, la mozione sul sostegno agli investimenti nel settore idroelettrico, la mozione sul riconoscimento italiano e internazionale dello Stato di Palestina e la mozione per il sostegno al processo di pacificazione tra Armenia e Azerbaijan. Come di consueto giovedì alle 10.00 svolgerà le interrogazioni e alle 15.00 terrà le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul ddl sulla semplificazione normativa, esaminerà il ddl per l’abrogazione di atti normativi prerepubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946 e terrà delle audizioni sul ddl per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese. Con la Giustizia, proseguirà il confronto sul ddl sulla sicurezza pubblica. 

La Giustizia dibatterà sul ddl sulla disciplina della Magistratura onoraria, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, sui ddl in materia di successioni, sul ddl per il conferimento di efficacia di titolo esecutivo ai pareri di congruità emessi da Ordini e Collegi professionali e svolgerà delle audizioni sul ddl sulla responsabilità degli avvocati. Con la Affari Sociali esaminerà i ddl sulle molestie nei luoghi di lavoro. La Affari Esteri proseguirà le audizioni sullo schema di documento triennale di programmazione e d’indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2024-2026. 

La Politiche dell’Ue riprenderà l’esame della Legge di delegazione europea 2024 e della relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’UE per il 2024; inoltre, dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze dibatterà sulla proposta d’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione, sullo schema di decreto legislativo sul testo unico in materia di versamenti e di riscossione e sul ddl relativo all’assegno sostitutivo per l’accompagnatore militare.

La Cultura, con la Affari Sociali, svolgerà delle audizioni sui ddl sulla formazione specialistica dei medici. Esaminerà il ddl per il rispetto degli obblighi informativi degli utilizzatori in materia di diritti connessi al diritto d’autore, il ddl sulle banche dati per le opere audiovisive e per i fonogrammi e il ddl per l’istituzione del Museo degli attori e dei registi di Castiglioncello. La Ambiente esaminerà il decreto per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ddl l’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia e il disegno di legge sulla Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.

L’Affari Sociali e Lavoro esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl per la tutela della salute mentale, i ddl sul salario minimo, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.

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