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La Giornata Parlamentare. Governo approva il DEF, crescita dimezzata

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Il Governo approva il Def e dimezza la crescita. Tensione tra Italia e Francia sulla visita della Meloni a Trump. La Consulta boccia il terzo mandato in Campania. Critico De Luca.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Il Governo approva il Def e dimezza la crescita

Il Governo dimezza le stime della crescita per il 2025 ma in compenso il deficit scenderà sotto al 3% già dal 2026, con il debito in frenata dall’anno successivo per via dell’attenuarsi del peso del Superbonus sui conti pubblici. Il Def approvato dal Cdm indica per quest’anno il Pil al +0,6% (nel Psb dello scorso autunno era a +1,2) mentre per 2026 e 2027 ipotizza un aumento a +0,8%. La revisione al ribasso è stata influenzata da diversi fattori: la guerra commerciale in atto scatenata dagli Usa con i dazi globali reciproci, i conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente, i contraccolpi del caro energia. “Questo Def viene adottato in una situazione molto complessa sotto l’aspetto economico globale, tutto ciò rende molto complicate e difficili, persino aleatorie, le previsioni di lungo ma anche quelle di medio termine”, sottolinea il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

L’annuncio di una pausa dei dazi Usa di 90 giorni per trattare con le controparti, ad eccezione della Cina, arriva nel corso della conferenza stampa e  Giorgetti specifica: “La previsione di crescita la abbiamo già ridimensionata rispetto a quelli che erano i documenti di qualche giorno fa. Notizie come quella di poco fa potrebbe indurre al rialzo”. I dazi pesano, ma l’impatto è complesso da quantificare vista la volatilità dello scenario: “Abbiamo fatto delle analisi ma è tremendamente complicato fare un calcolo dell’impatto su un paese esportatore come il nostro”. Giorgetti conferma la linea di non cedere al panico di fronte all’impatto negativo dei dazi sui mercati: “Prendo atto di questa iniziativa di Trump, che apprezzo, era quello su cui al G7 di Città del Capo avevamo chiesto si orientasse la nuova amministrazione americana. Bisogna capire gli impatti diretti, bisogna ragionare a mente fredda. Bisogna essere molto chirurgici negli interventi per essere anche molto efficaci”. Il titolare del Mef poi rivendica che “come più volte ribadito, il profilo di finanza pubblica rispetto all’indebitamento netto si mantiene al 3,3% nel 2025, come previsto nel Psb, al 2,8% nel 2026, cioè sotto il 3%, e al 2,6% nel 2027”. Ovvero, attraverso un approccio prudente alla finanza pubblica il Governo sta mantenendo la traiettoria del rapporto deficit/Pil sotto al 3% pattuita con Bruxelles nel Piano struttura di bilancio. Il debito viene fissato al 136,6%nel 2025, al 137,6% nel 2026 e al 137,4% nel 2027 “quando finalmente l’effetto dei crediti del Superbonus tenderà a sgonfiarsi”.

Oltre ai dazi c’è anche il possibile effetto determinato dalle politiche di riarmo. La decisione su un eventuale scostamento di bilancio dovrà essere presa in un prossimo Cdm entro il 30 aprile: “L’aumento delle spese per la difesa chieste da Commissione Ue e Nato implicherà di fare delle scelte che in questo momento non si ritiene di adottare e saranno fatte nei tempi prescritti”, ricorda il Ministro dell’Economia. “C’è una sostanziale richiesta da parte della Commissione di chiedere la clausola nazionale di eccezione rispetto agli indicatori, entro la fine di aprile. Quindi probabilmente in sede di risoluzione sul Def il Parlamento si dovrà esprimere, perché procedendo in quel senso si dovrà fare uno scostamento che prevede procedura rafforzata di votazione nelle due Camere”. 

Tensione tra Italia e Francia sulla visita della Meloni a Trump

La visita di Giorgia Meloni a Washington fa discutere, in Italia ma anche in Europa. Il 17 aprile prossimo la premier italiana sarà ricevuta da Donald Trump per discutere dei rapporti bilaterali tra i due Paesi sì, ma al centro ci saranno i dazi. La notizia del viaggio diplomatico non è stata accolta con grande favore dai francesi: “Se cominciamo ad avere discussioni bilaterali, questa dinamica” di unità europea “che attualmente è presente finirà per spezzarsi”, dice il Ministro dell’Industria transalpino Marc Ferracci. L’uscita non è piaciuta al vicepremier Antonio Tajani: “Evidentemente non hanno capito lo spirito di questa missione”. Per il ministro degli Esteri “l’Ue è ben contenta che l’Italia vada a parlare per sostenere le posizioni europee, lavoriamo nell’interesse dell’Unione”. Poco prima il Ministro Tommaso Foti era stato ancora più duro: “Quando Macron si reca a Washington tutto sembra andare bene, mentre quando è la Meloni ad andare, invece no? Rispetto e reciprocità, cari amici francesi”. 

Ma il fuoco di fila su Palazzo Chigi è anche delle opposizioni, che condannano fermamente le parole usate da Trump sui Paesi che “chiamano per leccarci il culo”, per provare a negoziare sui dazi. Ma pure chi non reagisce in maniera diretta: per la segretaria del Pd Elly Schlein “i sedicenti patrioti abbassano la testa ancora una volta ed espongono imprese e lavoratori a rischi enormi e a un crollo della nostra credibilità internazionale”. Non è da meno Matteo Renzi: “Questa è la fine che fanno i sovranisti nostrani, promettono di pensare all’Italia e finiscono nell’elenco dei baciatori. Prima o poi la verità verrà a galla e si capirà che Meloni e Salvini non sono patrioti ma sudditi del sovranista americano”. FdI prova a replicare con una nota dei capigruppo alla Camera e al Senato Galeazzo Bignami e Lucio Malan: “Schlein e Renzi sono ridicoli e imbarazzanti. Proprio loro che rappresentano quella sinistra che ha trasformato la sudditanza ai leader stranieri in una costante politica, di cui gli italiani hanno pagato le conseguenze, ora tentano di associare il presidente del Consiglio alle espressioni volgari di Trump”. 

I Cinquestelle non sono da meno: “Mi auguro che il mercato unico europeo non venga distrutto e che Trump non utilizzi il nostro Paese come il Cavallo di Troia dell’Ue al fine di raggiungere questo obiettivo”, dice il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli, aggiungendo che “mai come oggi il sovranismo non è la risposta”. Non si accoda alle polemiche sulla visita della premier a Washington, invece, Carlo Calenda: il segretario di Azione si augura che venga messa fine a un “dibattito assurdo e provinciale: nessuno in Francia o Uk ha fatto polemiche” sulla missione alla Casa Bianca. Sul piano pratico, dopo gli incontri tra Meloni, i Governi che si occupano del dossier dazi e i rappresentanti delle realtà produttive italiane, anche i partiti della minoranza decidono di ascoltare il mondo delle imprese e dei sindacati: ieri Italia Viva ha visto Cgil, Cisl, Uil, Confcooperative e Cna; il Pd, invece, questa mattina in videocollegamento ascolterà Confindustria, poi a seguire al Nazareno arriveranno Cgil, Uil e Cisl. 

La Consulta boccia il terzo mandato in Campania. Critico De Luca

È incostituzionale la legge della Regione Campania che consente al presidente uscente Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato. La decisione della Corte Costituzionale sul ricorso presentato dalla presidenza del Consiglio mette una pietra tombale su una ricandidatura del governatore campano. Dura la reazione di Vincenzo De Luca che ironizza: “La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. Il riferimento è alle norme con cui altre Regioni, come VenetoPiemonte e Marche, hanno in passato recepito la legge che vieta tre mandati consecutivi, facendo partire però il conto dalla legislatura successiva all’approvazione della norma. È così che il presidente della Regione Venato Luca Zaia è stato rieletto, per la terza volta nel 2020 e potrebbe eventualmente ricandidarsi per un quarto mandato consecutivo. 

Il nodo che ha segnato la differenza tra la Campania e le altre tre Regioni è legato al fatto che la prima aveva parzialmente recepito la normativa nazionale, pur senza toccare il tema del divieto di terzo mandato, con una legge elettorale nel 2009. “Il divieto del terzo mandato consecutivo” spiega l’ufficio stampa della Corte Costituzionale “opera per tutte le Regioni ordinarie, dal momento in cui esse hanno adottato una qualsiasi legge in materia elettorale, nel contesto di una scelta statutaria a favore dell’elezione diretta del presidente della Giunta regionale”. La decisione, che taglia fuori De Luca dalla prossima corsa elettorale in Campania, risolve almeno in parte un problema al Pd: la segretaria Elly Schlein aveva da tempo escluso una ricandidatura dell’attuale presidente e la decisione della Corte le è sicuramente di aiuto; “Ora abbiamo la responsabilità di aprire tutti insieme, anche con chi ha guidato la Regione in questi anni e con il partito campano, una pagina nuova” sottolinea il Commissario dem in Campania Antonio Misiani “lavorando al progetto e alla coalizione di governo per la prossima legislatura, nella consapevolezza che quella campana sarà la sfida più importante della prossima tornata di elezioni regionali”. 

Alla Camera

Dopo che ieri ha approvato la proposta di legge di delega al Governo in materia di funzioni della Corte dei conti e di responsabilità amministrativa e per danno erariale, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare il ddl per l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, le mozioni sul piano di riarmo europeo e le mozioni sul monitoraggio e lo stato di attuazione del PNRR.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul decreto per il contrasto dell’immigrazione irregolare e, con la Lavoro, si confronterà sugli emendamenti al decreto per il reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa. La Affari Esteri ascolterà il Direttore Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale del Maeci Nicola Verola sulle prospettive geopolitiche e geoeconomiche dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i Paesi del Mercosur e i rappresentanti dell’Associazione Memorial Italia. La Attività Produttive esaminerà il decreto in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza il cosiddetto decreto bollette. Infine, la Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sul ruolo dello stoccaggio del gas per assicurarne l’approvvigionamento prima della stagione invernale.

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per lo svolgimento delle interrogazioni e alle 15.00 quello delle interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul decreto in materia di cittadinanza. Si confronterà sul decreto relativo alle consultazioni elettorali e referendarie 2025 e sul ddl per la semplificazione normativa. 

La Giustizia dibatterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne, sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sul ddl in materia di compenso dell’esperto o dello stimatore, sul ddl in materia di spese di giustizia per la liquidazione del compenso di periti e consulenti tecnici, sul ddl per l’istituzione di un corso base propedeutico all’iscrizione all’Albo dei consulenti tecnici d’ufficio per gli appartenenti agli Ordini dei geometri, degli architetti e degli ingegneri, sul ddl sui corsi di specializzazione per consulente forense, sul ddl in materia di successioni, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl per il processo telematico, sulla proposta d’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare monocamerale sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello. Infine, svolgerà delle audizioni sui ddl sui reati contro gli animali.

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