Il Governo accelera sulla manovra. Salta il taglio dell’Irpef
Per il momento non ci sarà un ulteriore taglio dell’Irpef ma spazio a “aggiustamenti” su due misure importanti per la maggioranza: l’Ires premiale per chi reinveste e assume, chiesta dal mondo delle imprese e da Forza Italia, insieme all’innalzamento del tetto di reddito dipendente per la flat tax, misura bandiera della Lega. Nelle due ore di riunione con gli alleati Giorgia Meloni insieme a Giancarlo Giorgetti definisce i margini di modifica alla legge di bilancio, che si punta a chiudere in tempi stretti, entro Natale. Le modifiche vanno incontro alle richieste dei partiti ma nei limiti di una coperta che resta, comunque, piuttosto corta. Se la Lega chiedeva, quindi, un aumento da 30mila a 50mila euro del tetto del reddito da dipendente sotto il quale si può accedere alla flat tax si deve accontentare di un incremento a 35mila euro. Per quanto riguarda l’Ires premiale l’ipotesi sarebbe quella di ridurre l’aliquota al 24% tra i 3 e i 5 punti, con un costo massimo di 400 milioni che verrebbe in parte coperto da banche e assicurazioni. FdI, dal canto suo, incassa la flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e la riduzione del minimo contributivo per i nuovi artigiani e commercianti. Le risorse, com’è noto, sono limitate.
Dunque, nonostante lo sforzo messo in campo con il concordato e con quello bis, che si chiude giovedì, non c’è spazio per ora per l’abbassamento di due punti della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33%, un punto fermo messo in chiaro nel vertice servito per mettere in sicurezza il percorso della manovra in Parlamento dopo lo scontro sul canone Rai. Alla riunione a Palazzo Chigi, tra l’altro, è presente anche il viceministro all’Economia Maurizio Leo sotto attacco nei giorni scorsi da parte della Lega per le lettere inviate dell’Agenzia delle entrate alle partite Iva, definite da Matteo Salvini “dai toni inquisitori”: vicenda chiusa, almeno per il momento. Intanto la Lega, uscita sconfitta nello scontro con FI sul canone Rai, la spunta su un’altra battaglia storica: quella per l’annullamento delle multe da 100 euro per chi non ha ottemperato agli obblighi vaccinali al tempo della pandemia Covid.
Tra le novità che entreranno nella LdB anche l’esenzione dalla stretta sul turn over per le Forze dell’ordine, gli Enti locali, il personale Ata e i ricercatori, e una misura promossa da FdI per il riconoscimento del sostegno economico agli specializzandi dell’area non medica, che potrebbe sbloccare la retribuzione del tirocinio per specializzandi come odontoiatri, psicologi, fisici, chimici, veterinari, farmacisti e biologi. Restano sul piatto ancora alcune norme che potrebbero entrare nel corso del dibattito in Commissione; tra queste la dote familiare di 500 euro per le attività extrascolastiche per i figli ma anche il voucher per le scuole paritarie così come l’innalzamento delle detrazioni per le spese scolastiche da 500 a 8mila euro, sul quale Noi Moderati è in pressing. Oggi alle 15.00 è prevista una nuova riunione sulla manovra, questa volta con i relatori del provvedimento, il presidente della commissione Bilancio della Camera, il Mef e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: obiettivo, definire più nel dettaglio le nuove misure. Da domani poi si dovrebbe iniziare con le votazioni.
L’Italia e molti stati Ue sospendono l’asilo ai siriani
“Oggi siamo al fianco di tutti i siriani, nel Paese e nella diaspora, che sono pieni di speranza ma anche di coloro che temono un futuro incerto”. La dichiarazione dall’Alto rappresentante Kaja Kallas a nome dei 27 Paesi dell’UE è ancora fresca quando dalle capitali già iniziano a fioccare, uno dopo l’altro, gli annunci di sospensione delle domane di asilo. I toni variano, ma il messaggio appare chiaro: caduto Assad, scatta il giro di vite sulla protezione internazionale. E anche il Governo italiano, in serata, opta per la sospensione dopo un vertice convocato a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni. I siriani, d’altra parte, per anni hanno occupato il primo posto nella lista delle nazionalità cui veniva riconosciuto lo status di rifugiato, proprio a causa della sanguinosa guerra civile in corso, accompagnata dalla feroce repressione attuata dai vertici del regime. Nell’ultimo anno, però, in molti hanno chiesto una normalizzazione dei rapporti con Damasco, anche per agevolare il rientro dei rifugiati in certe parti del Paese, considerate ormai sufficientemente stabili.
L’Ue, attraverso un portavoce, ha sottolineato che, sebbene certi elementi facciano “ben sperare”, è “troppo presto ancora” per valutare “gli effetti sulla dimensione migratoria”: “Il rientro o meno nel Paese è una decisione individuale, per ora giudichiamo che non ci siano le condizioni per rimpatri sicuri e dignitosi in Siria”, ha però precisato il portavoce. Intanto le capitali varano il primo passo, la sospensione delle domande di asilo, e restano in attesa degli sviluppi temendo pure il fenomeno opposto, ovvero la ripresa dei flussi migratori se gli scontri tra fazioni dovessero avere la meglio. Sul fronte europeo la prima data utile per tentare un minimo di coordinamento è giovedì prossimo nel corso del Consiglio Affari Interni, dove il tema della Siria sarà affrontato a pranzo. Ma si tratta di una prima discussione informale, poi sarà la volta del Consiglio Affari Esteri e del Consiglio Europeo della prossima settimana.
Grillo attacca Conte su simbolo e il secondo voto della Costituente
Tenere unita la comunità pentastellata e avvertire Beppe Grillo sui rischi di un’azione legale. Sono questi i due obiettivi dell’intervento social di Giuseppe Conte, che parla al Movimento dopo la chiusura della votazione bis sullo Statuto. La base ha confermato la cancellazione del ruolo del garante e il leader invita tutti a “guardare avanti, quel che è stato è stato”. L’ex premier, ora più che mai, prova a serrare le fila con un appello alla coesione: “Il M5S è la casa democratica di tutti”, dice, anche di chi si è astenuto e di chi, con il suo voto, si è schierato dalla parte del fondatore, una fetta non trascurabile d’iscritti cui il presidente tende la mano. “Non è più l’epoca delle cacciate e delle espulsioni”. Guardando al futuro, però, i toni si fanno più muscolari. Danilo Toninelli, qualche ora prima della diretta social del leader, conferma i sospetti: “Grillo impugnerà il simbolo e lo farà diventare suo con un’azione legale”. Conte non scansa la questione, anzi, avverte: “Chi si azzarda a intralciare il M5S troverà una solida barriera legale, pagherà gli avvocati, anche i nostri, la lite temeraria, e pure i danni”.
Dopo mesi di conflitto aperto sulla Costituente, tutto lascia presagire che la battaglia si sposterà in tribunale, con Grillo pronto alla sfida da lui stesso adombrata. Il suo entourage è convinto che “andrà avanti”. “Il simbolo è di sua proprietà al 100%”, incalza Toninelli. Ma quello sul contrassegno, potrebbe non essere l’unico fronte della guerra legale: in queste ore si moltiplicano gli attacchi diretti alle procedure di voto e alle modalità della Costituente, a partire dalla cancellazione degli iscritti della scorsa estate e c’è chi non esclude che un’impugnazione parallela possa interessare anche questi aspetti. Per Conte si tratta di “Falsità e calunnie”, poi, l’affondo: “Chi rimesta nel torbido o fa un’azione in giudizio, la pagherà. Io ho l’onore di questa comunità e la difenderò con le unghie e con i denti”. Ora la sfida del giorno dopo sarà quella di impedire una scissione: Grillo ha annunciato la nascita di un nuovo soggetto ma per quello appare chiaro che bisognerà aspettare.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 13.00 per l’esame del decreto, già approvato dal Senato, per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione d’interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e di dissesto idrogeologico, e del decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia svolgerà delle audizioni ed esaminerà le pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari. La Bilancio entrerà nel vivo dell’esame della legge di bilancio ed inizierà il confronto sugli emendamenti. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos). La Cultura, con la Lavoro, dibatterà sul decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Svolgerà delle audizioni sulla pdl la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l’istituzione del circuito “Italia in scena”. La Ambiente dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici. La Attività Produttive proseguirà le audizioni sul ddl in materia di economia dello spazio e ne svolgerà alcune sulla situazione del polo industriale di Portovesme. La Agricoltura ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome sull’emergenza legata alla presenza del patogeno Xylella fastidiosa nella regione Puglia.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per dibattere sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, sul ddl per l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, sul ddl in materia di lavoro, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori. Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sui ddl per la Giornata memoria vittime stupri di guerra 1943-44, esaminerà i ddl per la tutela delle vittime di reati e proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno della prostituzione realizzata attraverso piattaforme telematiche d’incontri; dibatterà, con la Giustizia, sul ddl sicurezza.
La Giustizia, con la Affari Sociali, proseguirà l’esame sul ddl sulle molestie nei luoghi di lavoro. Esaminerà il ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale, i ddl sull’attribuzione del cognome ai figli, il ddl sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio, il ddl in materia di procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito, il ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, il ddl sulla responsabilità per dolo o colpa grave nell’esercizio della professione forense e, infine, esaminerà e svolgerà alcune audizioni sul decreto in materia di giustizia.
La Esteri e Difesa ascolterà i rappresentanti di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) sulla relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei aggiornato al 10 ottobre 2024, esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni per disciplinare le particolari limitazioni all’esercizio dell’attività di carattere sindacale da parte del personale impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori dal territorio nazionale, inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali ovvero distaccato individualmente, l’Atto Ue sulla nuova strategia industriale europea per il settore della difesa e l’Atto Ue relativo al programma per l’industria europea della difesa e il quadro di misure per garantire la disponibilità e l’approvvigionamento tempestivi di prodotti per la difesa (EDIP).
La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e sulla legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Finanze, con la Affari Sociali dibatterà sullo schema di DPCM per la revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). La Cultura svolgerà delle audizioni sul ddl per il rispetto e tutela delle tradizioni religiose italiane proseguirà il ciclo di audizioni sui ddl per la valorizzazione e promozione della ricerca. Dibatterà, poi, sul ddl in materia di procedure concorsuali per la stipula di contratti per ricercatori o tecnologi a tempo determinato.
La Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà, con l’Industria, sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023. Esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, il ddl sulla legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, i ddl sulla rigenerazione urbana, il ddl sulla Laguna di Orbetello e il ddl sull’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. La Industria dibatterà sull’Atto Ue sulle misure del FEASR per assistenza agli Stati membri colpiti da calamità naturali, sui ddl contro lo spreco alimentare e sui ddl per l’istituzione dell’albo degli acconciatori professionali.
La Affari Sociali esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, la proposta di nomina del dottor Mario Pepe a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, e il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.