La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
La Meloni chiede una tregua agli alleati in vista del vertice dei volenterosi
Dopo una fine settimana di tensione, i partiti della maggioranza frenano e seguono l’invito che Giorgia Meloni avrebbe indirizzato ai suoi vicepremier: lo scenario internazionale è complicato e in continua evoluzione e bisogna rimanere concentrati e compatti, anche in vista del nuovo vertice dei volenterosi convocati ancora a Parigi giovedì, dove la presidente del Consiglio tornerà per ascoltare le proposte dei partner e per ribadire la sua posizione. La premier, all’Eliseo, continuerà a insistere sulla necessità, prima di ipotizzare invii truppe o forze di peacekeeping, di fissare quelle garanzie di sicurezza per l’Ucraina indispensabili per assicurare un accordo di pace “non violabile”, come ha ripetuto da ultimo anche in Parlamento la scorsa settimana.
La proposta italiana rimane quella di una formula da sottoscrivere da parte della comunità internazionale sulla falsariga dell’articolo 5 della Nato. La proposta, fanno notare dal Governo, “inizia a prendere sempre più piede” e, anzi, viene annoverata tra le “possibilità” anche dall’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff. Più che le incursioni di Matteo Salvini e le liti a mezzo stampa con Antonio Tajani, a preoccupare Palazzo Chigi è l’ipotesi che questa “finestra per un accordo di pace” si possa chiudere, con conseguenze non immaginabili al momento. L’auspicio è quindi che invece si riesca arrivare a un “accordo in tempi rapidi”.
L’altro campanello di allarme è quello per i dazi, che sarebbero un problema “economico e politico”. Le diplomazie continuano a lavorare su una prossima missione a Washington che però nessuno vede più come fattibile prima del fatidico 2 aprile. Nel frattempo, nella maggioranza è tregua. “Non serve un vertice, non ci sono problemi”, fa sapere FI tramite Raffaele Nevi, che minimizza anche quel “quaquaraquà” pronunciato da Tajani che tanto ha fatto infuriare i leghisti. E mentre Maurizio Lupi invita a smetterla con “canti, controcanti e slogan” soprattutto in politica estera, Matteo Salvini chiarisce: “Con Tajani abbiamo rapporti splendidi” anche se non è sfuggito a nessuno il colloquio tra il leader della Lega con il vicepresidente amicano J.D. Vance.
Le opposizioni si ricompattano. Domani c’è il voto sulla sfiducia a Nordio
Le divisioni nella maggioranza in politica estera ricompattano in qualche modo le opposizioni dopo il complesso tornante delle risoluzioni sul Consiglio Ue della scorsa settimana. Restano sullo sfondo gli strascichi del caso Ventotene. Così il centrosinistra va all’attacco all’unisono contro il Governo sulla vicenda dei centri per migranti in Albania sui quali chiede un passaggio parlamentare. Nel centrodestra “ormai siamo alla guerriglia quotidiana”, accusa la segreteria Dem Elly Schlein, “Litigano alla ricerca di una linea comune in politica estera che non trovano” ma intanto si allineano nel fregare gli italiani con “tagli e tasse”, accusa Giuseppe Conte. Certo, i pentastellati, che preparano la piazza del 5 aprile, restano concentrati anche sulla questione del riarmo e sono pronti a incalzare il Governo su questo fronte con nuove iniziative. Ma, dopo le freddezze reciproche, il disgelo sembra poter partire, ad esempio, dalle questioni economiche sulle quali sia il Pd che M5S insistono. Questo è un “Governo che naviga a vista”, attacca Schlein e, di conseguenza “non dà risposte agli italiani”.
A questo punto, osserva il presidente del Pd Stefano Bonaccini, “mi auguro che tutti quelli che si definiscono alternativi alla destra trovino le ragioni per un’alternativa”. Per Nicola Fratoianni, bisogna “continuare a lavorare, per indicare credibilmente un’alternativa di governo. È urgente, è necessario ed è una responsabilità che collettivamente è l’ora di assumersi”. Parole non distanti da quelle di Matteo Renzi: “Davanti a una gestione del potere così proprietaria da parte del Governo, alle famiglie che fanno fatica a pagare le bollette, ai salari che non sono adeguati al costo della vita, per me provare a costruire un’alternativa è doveroso”. Intanto, un primo banco di prova e di compattezza per le opposizioni ci sarà nel voto di mercoledì quando la Camera si esprimerà sulla mozione di sfiducia al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
La politica ricorda le Fosse Ardeatine ma non mancano le polemiche
Con una corona di alloro, il silenzio e i nomi scanditi di ognuna delle 335 persone trucidate dai nazisti e nascoste nelle cave romane lungo la via Ardeatina, la politica ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio del 1944. A farlo, a nome degli italiani, è stato il Presidente Sergio Mattarella, nella cerimonia che ha ricordato le Fosse ardeatine 81 anni dopo. Dalla premier Giorgia Meloni, è arrivato un messaggio che condanna “una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all’Italia intera”, ricordando che l’eccidio fu “perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l’attacco partigiano di via Rasella”. Parole che, in controluce, rivelano un’omissione evidenziata da una parte dell’opposizione, Pd e Azione, e dai partigiani: per Meloni, la responsabilità fu esclusivamente dei nazisti. “Non una parola “sulla” attiva collaborazione e responsabilità dei fascisti come il questore Caruso”, denuncia il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Il riferimento è al prefetto di Roma di allora Pietro Caruso, che, come ricorda Osvaldo Napoli di Azione, “fornì a Herbert Kappler un elenco di 50 prigionieri”, precisazione che, come era da immaginarsi, dà il via a parecchi botta e risposta tra maggioranza e opposizione.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per svolgere le interrogazioni. Dalle 15.00 esaminerà la pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, il ddl per la semplificazione e il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, le mozioni per la tutela dell’ambiente e della salute in relazione alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) e le mozioni per reintrodurre il cosiddetto Bonus Renzi al fine di sostenere il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazione.
A seguire esaminerà il ddl di ratifica della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, le mozioni per il monitoraggio e lo stato di attuazione del PNRR, le mozioni per promuovere le maratone e a favorire la partecipazione di atleti stranieri con particolare riferimento ai profili afferenti alla tutela sanitaria, la pdl in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo, la pdl per il contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne e la mozione per l’applicazione del regolamento europeo che istituisce un quadro comune per i servizi di media, cosiddetto European media freedom act con particolare riguardo alla governance della Rai.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Lavoro, svolgerà delle audizioni e si confronterà sul decreto per il reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa. Dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza e, con la Giustizia, la pdl in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale; con la Difesa, esaminerà il ddl sull’ordinamento, l’organizzazione e il funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
La Affari Esteri, con la Politiche dell’Ue e le rispettive del Senato, ascolterà il Commissario europeo per i partenariati internazionali Jozef Sikela sulle tematiche di sua competenza. Assieme alla Difesa e alla rispettiva del Senato, ascolterà il Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Luciano Portolano e il Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Stefano Gatti nell’ambito dell’esame sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025 e sulla relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione riferita all’anno 2024. La Difesa esaminerà il ddl per l’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare.
La Bilancio esaminerà il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. La Attività Produttive si confronterà e ascolterà Francesca Mariotti nell’ambito dell’esame della sua proposta di nomina a presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Esaminerà il decreto in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza il cosiddetto decreto bollette. La Affari Sociali dibatterà sulle pdl sulle terapie digitali. Infine, la Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sulla Legge di delegazione europea 2024.
Al Senato
Nell’arco di questa settimana, l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori di Palazzo Madama riprenderanno martedì 1° aprile alle 16.30 con l’esame del ddl per l’abrogazione di atti normativi prerepubblicani relativi al periodo dal 1861 al 1946 e della proposta di Legge quadro in materia di interporti.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e di Corte disciplinare e sul decreto relativo alle consultazioni elettorali e referendarie 2025. La Giustizia svolgerà delle audizioni sul ddl sull’Albo dei grafologi e alcune sui ddl sui reati contro gli animali. Dibatterà sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di Appello, sul ddl per l’affidamento condiviso, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sui ddl in materia di successioni, sui ddl sui reati contro gli animali, sul ddl in materia di compenso dell’esperto o dello stimatore, sul ddl in materia di spese di giustizia per la liquidazione del compenso di periti e consulenti tecnici e sul ddl sui corsi di specializzazione per consulente forense.
La Politiche dell’Ue dibatterà sull’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione.La Ambiente esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti, si confronterà sulla proposta di nomina di Francesca Mariotti a presidente dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il ddl per lo sviluppo e per l’adozione di tecnologie d’intelligenza artificiale.
La Industria svolgerà delle audizioni e si confronterà sul ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy, dibatterà sul ddl per la valorizzazione della transumanza e sull’Atto Ue per il rafforzamento della posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sul ddl per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, esaminerà il dlgs sulle politiche in favore delle persone anziane, il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi alimentari.