La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Foti è Ministro con le deleghe di Fitto e Bignami diventa capogruppo
La conferma arriva dal Quirinale quando Tommaso Foti si presenta da Sergio Mattarella per giurare come nuovo Ministro nel giorno in cui Raffaele Fitto prende ufficialmente possesso dei suoi nuovi uffici a Bruxelles. “Ha un bel compito…” gli sorride il Capo dello Stato, che ha posto fin dall’inizio grandissima attenzione al dossier più delicato che eredita il neoministro emiliano, quello del Pnrr. Ma Foti, che sarà sostituito in Parlamento come capogruppo da un altro emiliano, Galeazzo Bignami, avrà tutte le deleghe, niente spacchettamenti ha deciso Giorgia Meloni che chiude la partita in tempi rapidissimi e cambia il meno possibile nel suo esecutivo. La premier elogia subito il nuovo componente della sua squadra: è “tra le migliori risorse” e saprà lavorare “con la stessa meticolosità di Fitto”.
Intanto, arrivano in batteria auguri e complimenti da tutto il suo partito e anche dagli alleati, a partire dai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, che nei giorni scorsi avevano assicurato (in pubblico) ripetutamente di non avere pretese sulla casella lasciata libera da Fitto. Per i posti di sottogoverno vacanti la valutazione dovrebbe invece essere fatta con il nuovo anno, in una logica più complessiva di riequilibri anche in vista del valzer delle presidenze di Commissione di metà legislatura, attesa in primavera. Intanto Bignami sarà subito eletto capogruppo, per non lasciare sguarnita una casella così importante con la manovra che sta per entrare nel vivo proprio alla Camera.
Elkann sente Meloni e Mattarella. Si apre una nuova fase di dialogo
Adesso possono esserci le condizioni per una nuova fase nel dialogo fra governo e Stellantis. È l’auspicio che si registra nell’esecutivo, al Quirinale e anche in ambienti qualificati del gruppo automobilistico dopo le dimissioni di Carlos Tavares, e soprattutto alla luce della telefonata con cui John Elkann le ha anticipate a Giorgia Meloni e Sergio Mattarella. Ma fra i nodi resta quello del Parlamento che chiede l’audizione del nipote di Gianni Agnelli. Le relazioni fra l’ormai ex ad e l’esecutivo sono state, a dir poco, tese; sulle cifre che circolano riguardo la buonuscita di Tavares, nel Governo si preferisce sorvolare. Vista da Roma, l’impressione è che Tavares sia uscito sbattendo la porta, dopo che su di lui sono state scaricate le questioni industriali irrisolte. L’aggravante a suo carico, si osserva in ambienti dell’esecutivo, è di non essere riuscito a instaurare corretti rapporti istituzionali né con l’Italia né con la Francia, una dinamica dagli effetti amplificati in uno scenario di crisi del settore.
Ora a Palazzo Chigi si attende un nuovo approccio, mentre non deve cambiare la priorità: tutela dei lavoratori e dei siti produttivi rimasti in Italia, temi che sarebbero stati trattati anche nelle telefonate, non solo di cortesia, con cui Elkann, presidente di Stellantis, ha anticipato la svolta al vertice alla premier e al Capo dello Stato. La telefonata più delicata è stata con Meloni, anche per le pregresse tensioni. I due colloqui non sono stati particolarmente lunghi ma con uno scambio, definito costruttivo, sulla situazione dell’automotive nel nostro Paese. Al centro dei ragionamenti, il mantenimento dei livelli occupazionali in Italia e la crescita di quelli produttivi, con riflessi sull’indotto, passando per questioni di dimensione anche europea, dall’elettrico ai tempi per la cessazione della produzione di motori termici, scenari su cui è alta l’attenzione dagli interlocutori di Elkann. Le prossime settimane diranno se è stato un punto di ripartenza positivo del dialogo. L’azienda punterebbe a portare la trattativa a Palazzo Chigi per trovare una convergenza sul metodo di lavoro e la condivisione del percorso di crescita.
Grillo convoca la rete alle 11.03 per un grande annuncio
L’annuncio dell’annuncio ha già creato scompiglio. Pochi giorni prima della riapertura delle urne per la Costituente M5S, Beppe Grillo è tornato a farsi vivo sui social, pubblicando un post per convocare virtualmente amici e non, cui si rivolgerà con una diretta video per “un delicato messaggio”: l’invito è accompagnato da una foto con Gianroberto Casaleggio. L’appuntamento è per oggi, alle 11.03. Come sempre, quando si tratta di Grillo diventa difficile distinguere intenzioni da provocazioni. Così, per tutta la giornata, si sono susseguite previsioni e analisi.
La prima ipotesi è emersa fra gli storici del Movimento, che hanno scorto un messaggio nel singolare orario dell’annuncio: 11.03 sembra una citazione dell’11 marzo 2022, il giorno in cui venne votato lo statuto che disegna il ruolo occupato da Giuseppe Conte. Questo potrebbe quindi suggerire l’intenzione di Grillo di impugnare quel passaggio, mettendo così in discussione il presidente, anche se i più la considerano una mossa ardita. Resta poi in campo l’invito all’astensione. Grillo ha chiesto la ripetizione del voto per la Costituente: il suo obiettivo è annullare buona parte delle decisioni prese una decina di giorni fa, prima fra tutte la cancellazione della figura dello stesso Garante, un risultato che Grillo potrebbe ottenere se non venisse raggiunto il quorum.
Per Danilo Toninelli “Grillo cosa sta dicendo? Avete rovinato tutto, avete cancellato le regole fondative, a questo punto chi se ne fotte di come andrà la votazione, tanto il quorum lo raggiungeranno visto che Conte ha cancellato gli iscritti. Vada come vada, immagino che Grillo farà attivare i suoi legali per reimpossessarsi del simbolo. E Conte anche formalmente sarà obbligato a fare il suo partito”. La battaglia legale sembra destinata ad andare ben oltre il voto del prossimo fine settimana, che metterà da parte uno dei due leader del Movimento: Grillo se verrà confermata l’estinzione del suo ruolo, Conte in caso contrario, visto che difficilmente potrebbe continuare a guidare il partito con a fianco il fondatore. È indubbio, comunque, che il simbolo sia uno degli oggetti di maggior contesa.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.00 per lo svolgimento delle interrogazioni. Dalle 14.00 svolgerà le dichiarazioni di voto finale sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 e dalle 16.00 esaminerà, per l’approvazione definitiva, il decreto fiscale.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul ddl in materia di ordinamento giurisdizionale e d’istituzione della Corte disciplinare, sulla pdl per la disciplina della Fondazione Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma e sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza. Con la Giustizia, dibatterà sulle pdl in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale. La Giustizia esaminerà le pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari.
La Esteri ascolterà Shaid Mobeen, professore alla Pontificia Università Urbaniana e Presidente della Consulta per la libertà religiosa. La Difesa esaminerà la risoluzione sull’accesso nei gruppi sportivi delle Forze armate di soggetti affetti da diabete mellito di tipo 1 che siano idonei all’esercizio delle attività sportive agonistiche. Ascolterà il Rettore della LUISS Paolo Boccardelli sulla difesa cibernetica. La Bilancio esaminerà il decreto fiscale approvato la settimana scorsa dal Senato. Anche questa settimana la Bilancio non esaminerà la legge di bilancio così da consentire alle forze politiche di confrontarsi in vista dell’inizio della discussione delle proposte di modifica previsto per la settimana prossima. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos).
La Cultura esaminerà la pdl sulle competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche e la pdl la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l’istituzione del circuito “Italia in scena”. La Ambiente svolgerà delle audizioni e dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici. La Trasporti ascolterà i rappresentanti dell’Associazione italiana armatori trasporto passeggeri (AIATP), di Assarmatori, di Assiterminal e di Confitarma, nell’ambito dell’esame degli Atti Ue sui diritti dei passeggeri nel contesto di viaggi multimodali. La Attività Produttive proseguirà il ciclo di audizioni sul disegno di legge in materia di economia dello spazio. La Politiche dell’Ue, infine, dibatterà sulla relazione 2023 della Commissione europea sui princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità e sui rapporti con i Parlamenti nazionali.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per dibattere sul decreto, già approvato dalla Camera, in materia d’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale e sul decreto per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione d’interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, svolgerà delle audizioni sul ddl per la tutela delle vittime di reati. La Giustizia svolgerà delle audizioni e si confronterà sul ddl sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio. Esaminerà il ddl sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale, il ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere, il ddl sull’attribuzione del cognome ai figli, il ddl sulla responsabilità per dolo o colpa grave nell’esercizio della professione forense e il ddl sul procedimento sommario per l’effettiva realizzazione del credito. Con la Affari Sociali, proseguirà l’esame sui ddl in materia di morte volontaria medicalmente assistita.
La Esteri e Difesa ascolterà il direttore della Rivista Italiana Difesa Pietro Batacchi sull’Affare assegnato relativo al Global Combat Air Programme. A seguire, dibatterà sul ddl per il riconoscimento del relitto del Regio sommergibile Scirè quale sacrario militare subacqueo, sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per disciplinare le particolari limitazioni all’esercizio dell’attività di carattere sindacale da parte del personale impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori dal territorio nazionale, inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali ovvero distaccato individualmente, e la relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei.
La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e la legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Finanze si confronterà sulle risoluzioni sul contributo dei Comuni per il risanamento della finanza pubblica sul ddl relativo all’assegno sostitutivo di accompagnatore militare, sul ddl sulla zona franca extradoganale della Valle di Susa e sulla risoluzione sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
La Cultura, con la Affari Sociali, si confronterà sui ddl sull’istituzione dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità e sui ddl sulla formazione specialistica dei medici. Proseguirà il ciclo di audizioni sui ddl per la valorizzazione e promozione della ricerca, dibatterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, sullo schema di dm per il finanziamento a comitati ed edizioni nazionali per l’anno 2024, sul ddl per la promozione e tutela della danza e sul ddl sulle banche dati per le opere audiovisive e per i fonogrammi.
La Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, si confronterà sugli emendamenti sul decreto per la tutela ambientale, e sui ddl sui manufatti e macchine per la pesca tradizionali. La Industria dibatterà sui ddl contro lo spreco alimentare sui ddl sul registro nazionale dei pizzaioli professionisti e sui ddl per l’istituzione dell’albo degli acconciatori professionali.
La Affari Sociali esaminerà il ddl in materia di lavoro, il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.