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La Giornata Parlamentare. Elezioni europee, Piano Mattei, decreto Superbonus alla Camera

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Un unico obiettivo e strategie diverse per FdI, Forza Italia e Lega alle prossime elezioni europee, replicare il modello italiano in Ue. Il viaggio diplomatico in Libia del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Meloni punta a estromettere la sinistra dalla maggioranza in Ue

Giorgia Meloni gestisce all’insegna dell’equilibrismo la strategia in vista delle Europee, e soprattutto delle trattative fra Cancellerie e fra famiglie politiche dopo il voto dell’8-9 giugno. È una marcia di cui FdIForza Italia e Lega proclamano un unico obiettivo, replicare il modello italiano in Ue, ma ognuno con uno schema diverso. Matteo Salvini è alleato ai tedeschi di Afd e rifugge i liberali di Emmanuel MacronAntonio Tajani spera in un asse popolari-liberali-conservatori ed esclude dall’orizzonte del Ppe, e quindi di FI, “qualsiasi dialogo” con Afd e in generale con Identità e democrazia, la famiglia europea della Lega. In Id è compreso anche il Rassemblement National francese di Marine Le Pen, che ha appena aderito alla kermesse di Vox a Madrid, dove è intervenuta in collegamento Meloni. E a sua volta la leader di FdI tiene le distanze da Afd, evita di nominare Macron, e dichiara di puntare a una maggioranza con “i partiti di centrodestra” che ritiene “potenzialmente alleabili”, sfida “difficile” che però “si può centrare”. 

In questa strana campagna elettorale affondi e distinguo tra alleati non sono molti meno di quelli rivolti agli altri schieramenti. al netto di quanto sarebbe potuto accadere nel confronto tv con Elly Schlein stoppato dall’Agcom. “Mi dispiace, è un’occasione persa”, ha commentato la premier. L’unico appuntamento elettorale è al momento il primo giugno la manifestazione di FdI a Roma. Fitta è invece l’agenda di Palazzo Chigi: il Cdm (tre dovrebbero essere le riunioni prima del voto), l’intervento al Festival dell’Economia di Trento venerdì, l’incontro con il primo ministro palestinese sabato, e domenica la messa del Papa per la Giornata mondiale dei bambini, in piazza San Pietro. L’obiettivo di Meloni è estromettere la sinistra dalla maggioranza in Europa. Ci sta lavorando su due livelli, con due registri anche comunicativi differenti. In veste di leader di FdI, il suo piano è allargare più possibile il consenso di Ecr, senza chiudere la porta a Le Pen, che a sua volta cerca lo slancio per sfidare Emmanuel Macron alle presidenziali francesi del 2027. Affinità e interessi comuni non mancano ma, se un avvicinamento è in corso, resta ancora sotto traccia. 

Né sta prendendo quota, per il momento, l’ipotesi di fondere Id e Ecr in un’unica famiglia estromettendo Afd. Antonio Tajani invece definisce “legittima” l’azione di Meloni come leader dei conservatori, ma a sua volta rilancia una ricetta diversa: “La maggioranza ideale è popolari, liberali e conservatori”. Da capo del Governo, invece, Meloni dovrà gestire le trattative per il presidente della Commissione europea. Nelle ultime settimane ha più volte criticato l’operato di Bruxelles, fino al “paradosso che in Europa noi sappiamo come dobbiamo cucinare gli insetti ma non abbiamo una politica estera, di difesa, di controllo delle nostre catene d’approvvigionamento fondamentali”. Ma non è colpa di Ursula von der Leyen, ha precisato: “È colpa della maggioranza innaturale con popolari, socialisti e liberali che l’ha sostenuta”. E ha fatto l’esempio dei due governi di Giuseppe Conte, il primo “con la Lega che ha fatto politiche più di destra” e l’altro che era “di sinistra” con l’alleanza con il Pd. L’impressione è che a meno di un mese dal voto si sia ancora una fase di schermaglie e posizionamento: nessuno azzarda previsioni concrete, è ancora presto, e su ogni ragionamento, non solo a Roma, aleggia ormai da settimane la carta di Mario Draghi.

Il Governo spinge sul Piano Mattei. Urso vola in Libia

Dopo due anni, il Governo vuole accelerare sul Piano Mattei. In quest’ottica va letto il viaggio diplomatico del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in Libia. Il responsabile del Mimit da ieri sera a oggi è infatti a Tripoli per una visita ufficiale nel quadro del piano che ha come obiettivo quello di rafforzare la cooperazione con il Nord Africa in settori strategici, tra i quali l’energia e lo sviluppo di fonti rinnovabili per fare dell’Italia l’hub europeo degli approvvigionamenti. Nell’agenda di Urso ci sono incontri bilaterali con il Ministro dell’Economia e del Commercio Mohamed Huej, ma anche con il responsabile dell’Industria e dei Minerali Ahmed Abuhissa e infine con il Ministro per le Comunicazioni e gli Affari Politici Walid Al Lafi

Nel corso della sua missione, poi, avrà anche l’occasione di intervenire come oratore principale alla Conferenza Internazionale sull’industria e la tecnologia in Libia e partecipare alla 50esima edizione della Fiera internazionale di Tripoli, in cui sono presenti oltre 100 aziende italiane. La missione di Urso in Libia è in linea con il programma d’iniziative diplomatiche avviata nello scorso mese di aprile con il viaggio in Egitto e che proseguirà lunedì 27 maggio in Tunisia. Inoltre, arriva solo pochi giorni dopo la visita della premier Giorgia Meloni, che era stata a Tripoli lo scorso 7 maggio per incontrare il primo Ministro del Governo di unità nazionale Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio presidenziale libico Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, per poi chiudere a Bengasi con il generale dell’Esercito nazionale arabo di Libia Khalifa Belqasim Haftar

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per le interrogazioni. Dalle 13.00 esaminerà il decreto superbonus approvato la settimana scorsa dal Senato, la proposta di legge per la riforma del conflitto d’interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano, e per i presidenti e i componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione, le mozioni sulla posizione del Governo italiano sulla riforma della governance economica europea e del Patto di stabilità e crescita, la proposta di legge sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale, e ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata

Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri proseguirà il ciclo di audizioni sull’impegno dell’Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni. La Difesa esaminerà il decreto sulle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, personale militare e civile del Ministero della difesa e operatività delle Forze armate e svolgerà delle audizioni sulla pdl relativa all’idoneità fisica al servizio nelle Forze armate per i soggetti affetti da celiachia e da intolleranze alimentari. La Bilancio, con la rispettiva del Senato, proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di riforma delle procedure di programmazione economica e finanziaria e di bilancio in relazione alla riforma della governance economica europea. La Finanze concluderà il confronto sul decreto superbonus. A seguire, esaminerà la pdl sulla devoluzione allo Stato delle opere non amovibili alla cessazione delle concessioni di aree del demanio marittimo.

La Cultura svolgerà delle audizioni sul disegno di legge governativo per la revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, per la tutela dell’autorevolezza del personale scolastico e sugli indirizzi scolastici differenziati, ed esaminerà la risoluzione per l’adozione di linee guida volte a favorire il rispetto delle differenze nel sistema scolastico. La Ambiente svolgerà delle audizioni sulla pdl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, esaminerà la risoluzione per apportare al Codice dei contratti pubblici modifiche concernenti lo svolgimento delle procedure di affidamento, la revisione dei prezzi e l’esecuzione degli appalti; ascolterà i rappresentanti dell’Associazione nazionale dei comuni siciliani – AnciSicilia sulle criticità relative ai costi del sistema integrato dei rifiuti in Sicilia.

La Attività Produttive, con la rispettiva del Senato, svolgerà diverse audizioni sullo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche. La Affari Sociali dibatterà sul documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia, svolgerà delle audizioni e si confronterà sulle pdl per il sostegno finanziario del Servizio sanitario nazionale. La Agricoltura esaminerà la pdl sulla disciplina dell’ippicoltura e la pdl per l’istituzione dell’Albo nazionale delle imprese agromeccaniche e disciplina dell’esercizio dell’attività professionale di agromeccanico. 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 15.00 per proseguire il confronto sul ddl costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, il cosiddetto ddl premierato. 

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl sulle attività organizzate dalle associazioni pro loco, il ddl sulle vittime del terrorismo, il ddl sulla mobilità del personale delle Forze dell’ordine, i ddl sulle guardie giurate, il ddl per l’identificazione agenti di pubblica sicurezza, il ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane e il ddl costituzionale sulla conversione dei decreti-legge. La Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, il ddl sulla dichiarazione di morte presunta delle persone scomparse, il ddl sul processo telematico e il ddl d’istituzione dell’ordine e dell’albo professionale dei grafologi. 

La Esteri e Difesa si confronterà sul ddl per la modifica della legge sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, esaminerà lo schema di decreto ministeriale sul programma pluriennale denominato “SPIKE” e diverse ratifiche di trattati internazionali. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Bilancio esaminerà il decreto in materia di politiche di coesione. La Finanze proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione e sul ddl sulle agevolazioni fiscali start-up. La Cultura proseguirà le audizioni sulle prospettive di riforma del calcio italiano, ed esaminerà il ddl sul centenario della fondazione della città di Latina, il ddl per la valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali e il ddl sulle competenze non cognitive. 

La Ambiente e Lavori Pubblici proseguirà le audizioni sul ddl, già approvato dalla Camera, per la riforma del Codice della strada. L’Industria e Agricoltura esaminerà il decreto su agricoltura e imprese di interesse strategico, il ddl sul registro delle imprese di acconciatura, lo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche, il ddl per la riduzione dello spreco alimentare e il ddl per la tutela dell’artigianato. La Affari Sociali proseguirà le audizioni sul ddl mototerapia. Esaminerà il ddl di semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl relativo al terzo settore, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl per la tutela delle persone affette da epilessia e il ddl per la tutela della salute mentale.

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