Meloni al centrodestra: vediamo cosa non ha funzionato
Da Rio de Janeiro, la premier Giorgia Meloni non si sottrae all’analisi del voto post regionali. Nonostante si dica “ottimista sul consenso dei cittadini”, non rinuncia a definirsi “dispiaciuta del risultato e della non conferma del governo in Umbria”. E manda un doppio messaggio, sia al suo partito che agli alleati di centrodestra: “I cittadini hanno scelto un’altra parte. Ne prendiamo atto e faremo le nostre valutazioni. Bisogna interrogarsi su quanto non ha funzionato”. Insomma, è necessario aprire una riflessione anche dentro la coalizione di governo, per evitare di perdere terreno sui territori. “Non vincere sempre aiuta a mantenere i piedi per terra”, prova a sdrammatizzare la presidente del Consiglio. Ma la tensione tra i partiti, all’indomani del voto, è forte: da una parte c’è una Lega indebolita, che vede il leader Matteo Salvini pronto a serrare i ranghi in un Consiglio federale, dall’altra una Forza Italia rinvigorita che si prepara a rilanciare sulla cittadinanza e a frenare sull’Autonomia.
Dopo le stoccate arrivate da più parti sulla scelta di Donatella Tesei, la premier ribadisce: “Rivendico la sua candidatura, ha lavorato bene”; ma alcuni deputati di FdI e FI non fanno a meno di sottolineare la convinzione sulla “debolezza” della candidata, maturata ben prima delle urne. Tuttavia, l’intenzione resta quella di lasciarsi il passato alle spalle e guardare alle prossime Regionali. “La riflessione è sulla scelta dei candidati migliori, è una questione di metodo”, è il ragionamento che rimbalza in Transatlantico tra i parlamentari di FdI; il cambio di metodo si può interpretare in due modi convergenti: nessun automatismo sulla riconferma del presidente uscente, da una parte, e valorizzazione del peso dei partiti nella scelta dei candidati, dall’altra. Così, FdI si prepara a far valere il proprio peso, con il rischio di un braccio di ferro a oltranza con la Lega, che in Veneto, ad esempio, non sembra disposta a cedere di un millimetro per il posto di Luca Zaia. Poi ci saranno Campania e Puglia.
Dopo il G20 Meloni vola in Argentina da Milei
I rapporti bilaterali ma anche i grandi temi internazionali saranno al centro dell’incontro bilaterale di oggi a Buenos Aires tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Javier Milei. Il presidente argentino ha giocato un ruolo da battitore libero al G20 di Rio de Janeiro (da dove la premier è ripartita) e la vittoria di Donald Trump sembra aver reso ancora più estreme le sue posizioni. Proprio alla vigilia del summit brasiliano, Milei aveva auspicato un asse con “gli Stati Uniti nel Nord, l’Argentina nel Sud, l’Italia nella vecchia Europa e Israele come sentinella nella frontiera in Medio Oriente”. Meloni e Milei si sono già incontrati altre tre volte, occasioni nelle quali i due leader, oltre ad affrontare le principali questioni di attualità internazionale, hanno sempre confermato la comune volontà di rafforzare le relazioni bilaterali.
La missione della premier, la prima in America Latina sottolineano fonti italiane, “consentirà di approfondire il solido partenariato bilaterale, caratterizzato da legami storico-culturali profondissimi, resi unici dalla presenza della più grande collettività italiana all’estero”. Nel corso del bilaterale di Buenos Aires, spiegano le fonti, “verranno esplorati gli assi prioritari di cooperazione tra le due Nazioni e approfondita la collaborazione nei settori della giustizia e della sicurezza con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata transnazionale”. Sul piano economico, i due leader “discuteranno delle modalità per rafforzare la cooperazione economico-commerciale che presenta un elevato potenziale di crescita grazie anche alle oltre 300 imprese italiane, che impiegano più di 16.000 lavoratori e hanno un giro d’affari di quasi 3 miliardi di euro. L’attenzione si focalizzerà, in particolare, sui settori dell’energia e su quelli ad alto valore aggiunto (informatica, meccanica di precisione, infrastrutture, industria alimentare di alta qualità). L’incontro costituirà anche l’occasione per affrontare i principali temi internazionali, a partire dagli esiti del Vertice G20 e dalla crisi in Venezuela”.
Meloni è favorevole a mantenere gli aiuti all’Ucraina anche nel 2025
Restare al fianco dell’Ucraina, non spaccare il fronte occidentale, anche perché Vladimir Putin non ha dato alcun segnale di volere il dialogo, anzi. Quello di Giorgia Meloni è un auspicio, e un appello, prima di tutto a Donald Trump. Restare uniti è “la sfida”, in attesa “di vedere cosa accade”, se ci sarà o meno quel cambio di strategia del nuovo presidente americano in direzione di un “disimpegno” che in molti temono. In ogni caso l’Italia non si tirerà indietro e a fine anno rinnoverà, assicura la premier, il decreto-legge in scadenza che fa da cornice all’invio di aiuti, anche militari, all’Ucraina. Per lei è il secondo e ultimo giorno a Rio, dove ha parlato con tutti, anche con Emmanuel Macron e con Joe Biden, anche se solo per brevi momenti che non hanno consentito, ha spiegato, di parlare dell’ok Usa all’utilizzo dei missili a lungo raggio in territorio russo: una concessione a Kiev, che “comprendo” anche se l’Italia ha fatto “un’altra scelta”, peraltro “una delle poche su cui tutte le forze politiche sono d’accordo”. Diverso è l’invio di armi, che il Governo dovrebbe quindi prorogare anche nel 2025 e che potrebbe implicare frizioni anche tra alleati.
Prima di raggiungere la sede del G20, Meloni fa il punto con la stampa italiana e non nasconde i timori per un “disimpegno” di Trump nei confronti di Kiev, ma si dice ottimista sul fatto che si riuscirà a “non divaricare il fronte occidentale”. Distinguo finora di fatto non ce ne sono stati, nonostante le difficoltà anche per quella “stanchezza” dell’opinione pubblica più volte registrata dalla premier nei suoi interventi. Nemmeno Olaf Scholz ha espresso al presidente russo posizioni differenti, con una telefonata che, dice Meloni, “non mi ha scandalizzata”. Altre volte altri leader hanno avuto contatti con il capo del Cremlino che però, come ha dimostrato anche con i pesanti raid degli ultimi giorni, non ha “alcuna disponibilità al dialogo”. Così, dice la premier, le ha riferito anche lo stesso cancelliere tedesco a proposito di quella telefonata e così la continuano a pensare anche gli altri leader del G7, anche se poi nelle dichiarazioni finali del G20 il messaggio è stato più che annacquato per riuscire a tenere dentro tutti.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame della pdl reati contro gli animali. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata e a seguire si confronterà sulla pdl sui piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e sugli interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul decreto sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, per la tutela e assistenza alle vittime di caporalato, per la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale. La Giustizia dibatterà sulle pdl sui reati contro gli animali, sulla pdl relativa alla violenza sessuale e alla libera manifestazione del consenso e, con la Finanze, sull’Atto Ue per la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Infine, svolgerà delle audizioni sulla pdl sulla durata delle operazioni di intercettazione.
La Esteri esaminerà la risoluzione sul riconoscimento dell’apartheid di genere come crimine contro l’umanità e la relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei, aggiornata al 10 ottobre 2024. Questa settimana la Bilancio non esaminerà la legge di bilancio, ma in ogni caso alle 9.00 scadrà il termine per la segnalazione, da parte dei gruppi parlamentari, degli emendamenti prioritari. La Cultura, con la Lavoro, dibatterà sul decreto in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La Ambiente, con la Attività Produttive, riprenderà il confronto sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023 e sulla pdl sui piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e sugli interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana. La Affari Sociali esaminerà lo schema di decreto legislativo sulle caratteristiche di sicurezza che figurano sull’imballaggio dei medicinali per uso umano e proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie. La Agricoltura dibatterà sulla pdl per la determinazione delle aree prealpine di collina, pedemontane e della pianura non irrigua nonché in materia di terreni agricoli, sulle risoluzioni sulle problematiche del settore olivicolo e proseguirà le audizioni sull’emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa nella regione Puglia.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per dibattere sul ddl di revisione del Codice della strada, sul ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, sul ddl per l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche, sul ddl per il finanziamento d’interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero e il ddl sulle elargizioni e benefici in favore delle vittime dell’incuria.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, con la Giustizia, il ddl sicurezza. La Giustizia dibatterà sul ddl in materia di spoglie mortali delle vittime di omicidio, sul ddl sulla sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci, sui ddl sulle norme per l’attribuzione del cognome ai figli e sul ddl sulla responsabilità dei componenti del collegio sindacale. La Esteri e Difesa dibatterà sulla ratifica della Convenzione che istituisce l’Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, sul ddl per il riconoscimento del relitto del Regio sommergibile Scirè quale sacrario militare subacqueo, sul ddl per la libertà sindacale personale Forze armate e Forze di polizia a ordinamento militare e sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma denominato Addestramento sintetico simulato – Capacità integrata di training distribuito della MM (TDMM).
La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e la legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Bilancio proseguirà l’esame degli emendamenti al decreto fiscale. La Cultura, con la Affari Sociali, esaminerà il ddl sulla formazione specialistica dei medici e i ddl per l’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico. A seguire, ascolterà d i rappresentanti di Cgil, Anief, Cnr e Crui sul ddl per la valorizzazione e promozione della ricerca, si confronterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, sul ddl per il rispetto e la tutela delle tradizioni religiose italiane.
La Ambiente e Lavori Pubblici dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, sul decreto per la tutela ambientale, sul ddl relativo ai manufatti e macchine per la pesca tradizionale, sul ddl relativo alla legge quadro in materia di interporti e, con la Sanità, sul ddl sull’intelligenza artificiale. La Industria dibatterà sull’affare assegnato sull’artigianato di alta gamma, sui ddl contro lo spreco alimentare ed esaminerà i ddl sul registro nazionale dei pizzaioli professionisti.
La Affari Sociali ascolterà i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul ddl sulle prestazioni sanitarie, esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl in materia di lavoro e il ddl sui disturbi dello spettro autistico.