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La Giornata Parlamentare. Dietrofront del Governo sugli stipendi dei ministri, decimo decreto Ucraina, Commissione Vigilanza Rai

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Il Governo fa dietrofront sull’emendamento sugli stipendi dei ministri. Il Governo è pronto per varare il decimo decreto Ucraina. La Commissione Ue da 167 mln agli agricoltori alluvionati nel 2023.

La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.

Il Governo fa dietrofront sull’emendamento sugli stipendi dei ministri 

Per evitare ulteriori tensioni e garantire l’approvazione della legge di bilancio nei tempi previsti, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato il ritiro della norma che avrebbe equiparato gli stipendi dei ministri non parlamentari a quelli dei parlamentari. Una decisione presa per calmare le acque e scongiurare ritardi nei lavori, considerato l’obiettivo di chiudere il voto alla Camera entro venerdì 20 dicembre.

I lavori in commissione Bilancio proseguono a ritmo serrato e sono in corso da stanotte, con la maggioranza decisa a portare la manovra in Aula mercoledì. Dopo lo stallo del fine settimana, le opposizioni denunciano caos e disorganizzazione, minacciando ostruzionismo. La segretaria del PD, Elly Schlein, e il leader del M5S, Giuseppe Conte, hanno chiesto maggiori risorse per il Sistema sanitario nazionale, ma l’emendamento unitario delle opposizioni è stato respinto.

Tra gli emendamenti approvati spicca il rifinanziamento del reddito di libertà per le donne vittime di violenza, con un ulteriore milione di euro annuo dal 2025. Un risultato significativo, come sottolineato dalla deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, prima firmataria della proposta. Via libera anche a fondi per sport, sanità e per i policlinici universitari e il registro tumori.

Restano però ancora aperti nodi cruciali, tra cui la norma sui revisori del Mef nelle società che ricevono contributi pubblici e la gestione dei fondi per gli enti locali, con proposte in attesa di riformulazione. La maratona notturna sarà decisiva per sciogliere i punti ancora irrisolti e arrivare con un testo definitivo all’appuntamento in Aula. L’obiettivo della maggioranza è chiudere rapidamente i lavori, garantendo l’approvazione della manovra entro Natale.

Il Governo è pronto per varare il decimo decreto Ucraina

Arriva il decimo pacchetto di aiuti militari italiani all’Ucraina, il quarto firmato dal governo di Giorgia Meloni. Il nuovo decreto interministeriale sarà illustrato domani al Copasir dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Tra il materiale da inviare, l’elenco è secretato, dovrebbero trovare spazio i missili Aster che armano il sistema Samp-T inviato a Kiev nei mesi scorsi. A giorni, poi, il Cdm approverà il decreto-legge che proroga al 2025 l’autorizzazione alla cessione di “mezzi, materiali ed equipaggiamenti all’Ucraina”. Il supporto italiano al Paese invaso quasi tre anni fa dai russi prosegue, dunque, in attesa della svolta annunciata dal prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “L’Ucraina potrà contare sul nostro convinto sostegno militare, economico, diplomatico e umanitario”, ha assicurato Sergio Mattarella. “Continueremo nel nostro convinto sostegno alla legittima difesa dell’Ucraina”, ha affermato da parte sua la premier Giorgia Meloni

L’Italia, le ha fatto ecco il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “è al fianco di Kiev nell’impegno a 360 gradi per una pace giusta, che non può essere la resa ucraina”. E Crosetto: “vogliamo difendere il loro diritto a sopravvivere”. Gli armamenti da spedire vanno incontro alle necessità dell’Ucraina, che sta subendo una pesante campagna di bombardamenti contro le sue reti vitali energetiche ed infrastrutturali”. “Da qui l’importanza dello scudo aereo rappresentato dal Samp-T che, però, deve essere prontamente rifornito dei munizionamenti usati per difendere gli obiettivi strategici: i preziosi Aster 30, in grado di intercettare il bersaglio fino a 120 km di distanza ed ingaggiarne 10 contemporaneamente, hanno un costo di 2 milioni di euro l’uno. Nelle settimane scorse Guido Crosetto ha più volte sferzato il consorzio italo-francese Eurosam che produce il sistema chiedendo il raddoppio della linea di produzione. Accanto ai sistemi di difesa aerea l’Italia invierà munizionamenti, armi, gruppi elettrogeni ed i mezzi necessari a non lasciare sguarniti gli arsenali e le infrastrutture ucraine pesantemente intaccati dalla guerra. 

Tajani rilancia la politica estera italiana per pace e crescita

Alla XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha delineato la politica estera italiana, incentrata su dialogo, pace e sviluppo. “Viviamo una delle congiunture più complesse dalla Seconda guerra mondiale”, ha affermato, riferendosi alla guerra in Ucraina e alla crisi in Medio Oriente. Come presidente del G7, l’Italia ha promosso un’agenda aperta e inclusiva, con l’obiettivo di affrontare le sfide globali senza chiudersi in una fortezza.

La premier Giorgia Meloni, con una lettera, ha ribadito che l’Italia resta impegnata su atlantismo ed europeismo, confermando il sostegno a Kiev e puntando a una “pace giusta”. Nel 2025, l’Italia ospiterà una nuova conferenza di pace che includerà anche la Russia, mentre a luglio sarà la volta della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Per il Medio Oriente, il governo italiano continua a spingere per un cessate il fuoco a Gaza e una soluzione basata su due Stati.

Tajani ha poi sottolineato l’importanza di un’Europa autonoma nella difesa, proponendo eurobond per finanziare la sicurezza e rilanciare la competitività tecnologica e industriale. Inoltre, la conferenza a Milano coinvolgerà il mondo delle imprese per esplorare nuove opportunità sui mercati internazionali. Tra i temi trattati anche sicurezza ciberneticaenergia e la proiezione internazionale della ricerca italiana.

Oltre ai ministri italiani, hanno partecipato figure internazionali come il ministro svizzero Ignazio Cassis e il direttore dell’AIEA Rafael Mariano Grossi.

La Commissione Ue da 167 mln agli agricoltori alluvionati nel 2023

Il piano italiano di aiuti da 167 milioni di euro al settore della produzione agricola primaria è in linea con le regole del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato (Tctf). L’approvazione da parte della Commissione Ue è arrivata dopo aver valutato il regime e averlo considerato “necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro”. Dove, per grave turbamento, si intendono sia il dramma che il settore ha vissuto a seguito delle alluvioni del 2023 che le ripercussioni derivanti dal contesto della guerra in Ucraina. Per il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, “le risorse, pari a 167 milioni di euro, rappresentano un sostegno fondamentale per gli imprenditori agricoli di E-RMarche e Toscana, territori duramente colpiti dagli eventi climatici estremi del maggio 2023 e dalle conseguenze economiche legate al conflitto russo-ucraino”. In base al regime, l’aiuto consisterà in importi limitati sotto forma di riduzioni dei contributi sociali

Agli occhi della Commissione Ue, “il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel Tctf”. Più nello specifico perché l’aiuto non supererà i 280 mila euro per beneficiario e i sostegni saranno concessi entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime. La soddisfazione è stata espressa sia dal ministro Lollobrigida. “Questo intervento, finalizzato a rafforzare la liquidità delle imprese agricole, testimonia l’impegno concreto del Governo Meloni nel supportare il settore primario. Un ringraziamento va alla ministra Marina Elvira Calderone, con la quale abbiamo lavorato a questi interventi per sostenere le imprese agricole in un momento di grande difficoltà, promuovendone la competitività e garantendo il necessario sostegno agli operatori del comparto in situazioni di emergenza”. 

La Commissione di Vigilanza Rai si riunirà dopo le feste, nodo Tg3 giovedì in Cda

All’indomani della presa di posizione di Simona Agnes, che ha confermato la propria disponibilità a svolgere il ruolo di presidente di garanzia della Rai, non arrivano segnali di una convocazione rapida della Commissione di vigilanza, chiamata ad esprimere il proprio parere vincolante sulla nomina. Gli impegni parlamentari non consentono di programmare in questa settimana una riunione della bicamerale che, comunque, sarebbe andata con ogni probabilità nuovamente deserta. Se ne riparlerà, dunque, dopo la pausa natalizia, quando si capirà se arriveranno aperture dall’opposizione o se occorrerà cambiare candidato per provare a trovare l’intesa. Intanto, il 19 dicembre torna a riunirsi il Cda Rai che dovrebbe affrontare il nodo Tg3. È la casella che la maggioranza sarebbe stata pronta a mettere sul piatto nella trattativa con il M5S, in cambio di un sostegno sul nome di Agnes. I ripetuti no del partito di Giuseppe Conte sembrano però aver fatto tramontare questa ipotesi. Ora si sta ragionando sulla possibilità di conferire il mandato a Pierluca Terzulli, a cui è stato affidato l’interim della testata dopo l’uscita di Mario Orfeo

È un nome gradito in area dem e, se anche da M5S non dovessero esserci obiezioni, è possibile che si vada verso questa soluzione. L’alternativa sarebbe un nuovo interim, ma non più affidato a Terzulli che ha completato il periodo massimo di tre mesi, ma al secondo vicedirettore più anziano che è Riccardo Chartroux. Nella maggioranza ci sarebbe qualche pressione per adottare questa seconda soluzione, in particolare da parte di Forza Italia, principale sponsor di Agnes, che vorrebbe mantenere la casella libera per continuare ad avere una merce di scambio pregiata nella partita sulla presidenza. D’altronde, non è passato inosservato il silenzio di Italia Viva, unico partito di minoranza a non esprimersi dopo le parole di Agnes, e tra gli azzurri c’è chi spera che i due voti mancanti in Vigilanza per arrivare alla maggioranza dei due terzi possano arrivare proprio dal partito guidato da Matteo Renzi. Un primo segnale potrebbe dunque arrivare dal cda del 19 proprio dalla scelta sul Tg3. 

La Lega lombarda scuote Salvini per un nuovo corso

Massimiliano Romeo, capogruppo monzese della Lega al Senato, è stato eletto per acclamazione nuovo segretario della Lega lombarda, dopo il ritiro degli altri candidati, Luca Toccalini e Cristian Invernizzi. Un congresso segnato da forti tensioni e critiche alla leadership nazionale, giunto dopo nove anni di commissariamenti che hanno limitato il dibattito interno al partito. Romeo non ha usato mezzi termini. “Se non parliamo più del Nord, al Nord i voti non li prendiamo”, ha dichiarato, criticando la linea nazionale voluta da Matteo Salvini.

Il leader del Carroccio, però, ha difeso con fermezza la sua strategia nazionale. “Criticare è facile, scegliere è difficile. Siamo sotto attacco e non possiamo permetterci di litigare nel nostro accampamento, ha dichiarato, puntando il dito contro magistratura e poteri forti. Tuttavia, gli applausi riservati al segretario sono stati più tiepidi rispetto a quelli per Romeo, salvo quando Salvini ha chiesto sostegno in vista della sentenza Open Arms, ottenendo una standing ovation. A margine del congresso, emerge però un altro fronte di sfida alla leadership nazionale. Gli ex leghisti del “Patto per il Nord”, contrari alla linea di Salvini, hanno nominato Umberto Bossi presidente onorario, consegnandogli simbolicamente la tessera numero uno. “Onorati della fiducia dell’uomo che per primo ha fatto alzare la testa al Paese sulle questioni meritocratiche e federaliste”, ha dichiarato l’ex leghista Paolo Grimoldi.

Alla Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per le Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza e la pdl per lo svolgimento contestuale delle elezioni e dei referendum. La Giustizia, con al Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività in relazione alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La Difesa esaminerà lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo al processo di acquisizione di 24 velivoli F-2000 e al supporto tecnico-logistico dell’intera flotta.

La Bilancio è impegnata da stanotte alle 2.00 per proseguire il confronto sugli emendamenti alla legge di bilancio. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos). La Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la revisione delle disposizioni in materia di accise. La Ambiente dibatterà sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici. Svolgerà delle audizioni sulle tematiche concernenti i regimi di responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti nel settore tessile. La Lavoro si confronterà sulla proposta di nomina del dottor Mario Pepe a presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). 

Al Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 11.00 per la consegna del testo delle Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024 (il dibattito avverrà domani alle 11.00). A seguire, si confronterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori e sul decreto, già approvato dalla Camera, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà, con la Giustizia, sul ddl sicurezza. La Giustizia, con la Affari Sociali, proseguirà l’esame sui ddl in materia di morte volontaria medicalmente assistita e sul ddl sulle molestie nei luoghi di lavoro. Svolgerà alcune audizioni e si confronterà sul decreto in materia di giustizia. Esaminerà il ddl sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio, i ddl sull’attribuzione del cognome ai figli, il ddl sulla responsabilità dei componenti del Collegio sindacale e il ddl sull’autopsia obbligatoria in caso di morte avvenuta in carcere. Con al Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e determinate cripto-attività in relazione alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. 

La Esteri e Difesa esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni per disciplinare le particolari limitazioni all’esercizio dell’attività di carattere sindacale da parte del personale impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori dal territorio nazionale, inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali ovvero distaccato individualmente, lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale relativo al processo di acquisizione di 24 velivoli F-2000 e al supporto tecnico-logistico dell’intera flotta, e il ddl per la revisione della disciplina del Corpo militare volontario e del Corpo Infermiere Volontarie Croce Rossa. 

La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e sulla legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Finanze si confronterà sulla risoluzione sul funzionamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. La Cultura esaminerà il decreto, già approvato dalla Camera, recante disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Pnrr. Si confronterà sulla nomina di Gabriella Buontempo a presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia e sul ddl per la promozione e tutela della danza ì.

La Ambiente e Lavori Pubblici esaminerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici, il ddl sulla legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, i ddl sulla rigenerazione urbana, il ddl sulla Laguna di Orbetello e il ddl sull’interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia. La Industria dibatterà sull’Atto Ue sulle misure del FEASR per assistenza agli Stati membri colpiti da calamità naturali, sui ddl per l’istituzione dell’albo degli acconciatori professionali, sui ddl contro lo spreco alimentare e sui ddl relativi al registro nazionale dei pizzaioli professionisti. 

La Affari Sociali esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl per la tutela della salute mentale, i ddl sul salario minimo, i ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl sui disturbi del comportamento alimentare.

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