Key4biz

La Giornata Parlamentare dell’8 giugno 2023: Meloni è preoccupata per la stabilità della Libia e soprattutto per gli sbarchi

Meloni è preoccupata per la stabilità della Libia e soprattutto per gli sbarchi

Un possibile aumento degli sbarchi in estate preoccupa il Governo e Giorgia Meloni l’ha detto chiaramente al premier ad interim del governo di unità nazionale della Libia Abdul Hamid Dbeibah, esprimendo “apprezzamento” per gli “sforzi” messi in campo da Tripoli ma chiarendo che “è fondamentale intensificare gli sforzi in materia di contrasto al traffico di esseri umani”. Nei primi cinque mesi del 2023 sono sbarcate in Italia 52.328 persone, contro le 21 mila dell’anno scorso e le 15 mila del 2021 nello stesso periodo; a marzo il conto si è fermato a 8.155, più o meno come a giugno 2022, prima dell’impennata che ha sfiorato quota 17 mila ad agosto: il timore del Governo è che nei prossimi mesi si ripeta un trend simile, se non più grave. Pesano le incertezze legate alla Tunisia, dove Meloni è appena stata e potrebbe tornare nel giro di pochi giorni con Ursula von der Leyen per proseguire la mediazione fra TunisiUe e Fmi e sbloccare gli aiuti finanziari al Paese sull’orlo del default. L’altra area d’instabilità è appunto la Libia: un mese fa la premier ha ricevuto il generale Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, e quattro mesi dopo il viaggio a Tripoli ha avuto il secondo faccia a faccia con Dbeibah, a capo dell’unico governo riconosciuto a livello internazionale di una Libia politicamente e territorialmente divisa sotto due esecutivi rivali.

“La stabilizzazione della Libia e del suo quadro politico è una priorità per l’Italia, per la sicurezza nazionale e per la diversificazione energetica”, ha ribadito Meloni al leader libico, con cui si è discusso “dell’importanza di indire le elezioni libiche presidenziali e parlamentari il prima possibile, anche con la mediazione dell’Onu”. Questo è “il primo Governo italiano che coopera non solo con la Libia, ma anche con l’intera regione”, secondo Dbeibah. All’incontro hanno partecipato anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro per il Made in Italy Adolfo Urso e gli omologhi libici. Sono stati firmati quattro documenti: un accordo tra l’ad di Eni Claudio Descalzi e la Noc (National Oil Corporation) su iniziative di riduzione delle emissioni, una Dichiarazione d’intenti in materia di rafforzamento della cooperazione per la sicurezza, un memorandum d’intesa tra Telecom Sparkle e l’Ente per le poste e telecomunicazioni libiche in vista della costruzione di un cavo dati sottomarino e un accordo sulla costruzione d’impianti per il trattamento acque reflue urbane.

In Cdm va il decreto sulle procedure infrazione e sulle pre-infrazioni

Il Cdm, su proposta di Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da attività dell’Ue e da procedure d’infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Il decreto, sulla scorta di quanto previsto dalle norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, contiene una serie di disposizioni la cui approvazione si rende necessaria a fronte di Atti normativi dell’Unione europea o di sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea ovvero dell’avvio di procedure d’infrazione nei confronti dell’Italia che comportano obblighi di adeguamento. 

In particolare, il provvedimento mira ad agevolare la chiusura di 8 procedure d’infrazione, di 7 casi di pre-infrazione, e di un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l’ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva. Le procedure d’infrazione sulle quali s’interviene sono relative a diverse materie, dall’agevolazione in materia d’imposta di registro per l’acquisto della cosiddetta prima casa alle misure di tutela nei procedimenti penali e nel procedimento di esecuzione del mandato di arresto europeo, dalla disciplina del personale volontario e a tempo determinato del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco alle misure per il miglioramento della qualità dell’aria e della prevenzione dei rischi connessi all’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Quanto alle procedure di pre-infrazione, si agevola la chiusura dei casi aperti dalla Commissione europea in relazione alle disposizioni in materia di garanzia dei depositi bancari, cumulo dei periodi di assicurazione maturati presso organizzazioni internazionali,pubblicità nel settore sanitario, rilascio dei passaporti verifica dell’efficienza degli investimenti nella rete di distribuzione del gas

Meloni lancia il tavolo permanente sull’alluvione. Tensione con Salvini

Ieri a Palazzo Chigi c’è stato l’incontro tra il Governo, con la presidente Giorgia Meloni in prima fila insieme ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, e i sindaci e presidenti di Regione e delle Province colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Rimane in stand by la nomina del Commissario che per gli amministratori locali rappresenta invece un’urgenza. Durante il vertice alcuni partecipanti hanno notato attriti tra componenti dell’esecutivo: in particolare, quando la premier ha annunciato il ruolo da “collettore” di Musumeci, a qualcuno è sembrato che sul punto altri ministri, tra cui Salvini, non fossero stati informati e per questo avrebbero dimostrato il loro disappunto. “Nessuna scintilla tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni” ha replicato secco il Mit in una nota, “La riunione di oggi ha ribadito la compattezza dell’esecutivo e la totale collaborazione con gli amministratori emiliano-romagnoli”. E anche Palazzo Chigi conferma che non c’è stata tensione: il governo è coeso

La cosa certa è che la convocazione dell’incontro prevedeva la partecipazione di Salvini e del sottosegretario Alfredo Mantovano, mentre non era prevista la premier che all’ultimo si è liberata e ha presieduto la riunione. “Questo è un tavolo operativo che serve per stabilire gli interventi necessari per fronteggiare i danni. Sarà un tavolo permanente che, in attesa della definizione della struttura commissariale, sarà coordinato dal ministro Musumeci”, le parole di Meloni. Gli amministratori locali alla fine ringraziano l’esecutivo per l’impegno, ma rimangono con diversi dubbi. “Preoccupato” si dice il sindaco di Bologna Lepore; “Non tocca a me stabilire chi debba essere” nominato Commissario per la ricostruzione, ha detto il presidente dell’E-R Stefano Bonaccini. Anche le risorse sono un punto spinoso: “Non siamo riusciti ancora a fare il conto, se nel decreto ci sono 2,2 o 1,6 miliardi, lo si vedrà anche perché in alcuni casi bisogna fare delle verifiche molto puntuali. Poi che siano 2,2 o 1,6, è comunque una quantità di risorse importanti, ma non basta”.

Il Cdm approva il disegno di legge contro la violenza sulle donne

Il Cdm, su proposta del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato un disegno di legge per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica. Con il provvedimento, il governo intende velocizzare le valutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza contro le donne o in ambito domestico, rendere più efficaci le azioni di protezione preventiva, rafforzare le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e la recidiva, migliorare la tutela complessiva delle vittime di violenza. Il disegno di legge recepisce, tra l’altro, le istanze più urgenti emerse nell’ambito dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ma anche le osservazioni contenute nella relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e gli orientamenti della Procura generale della Corte di Cassazione in materia. 

Quanto alle principali misure introdotte, spicca il rafforzamento dell’ammonimento da parte del questore, una misura di prevenzione oggi prevista per tutelare le vittime di atti di violenza domestica, cyberbullismo o atti persecutori (stalking); lo scopo è di garantire una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione dei processi penali. Quando le forze di Polizia ricevono una segnalazione, si attivano delle rapide procedure di verifica che possono portare al provvedimento di ammonimento; la persona ammonita deve astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza e può subire il ritiro di eventuali armi, anche se possedute legalmente, e in caso di reiterazione della condotta la procedibilità per i reati previsti non è più a querela di parte ma d’ufficio. Con il ddl approvato, si estendono i casi in cui si può applicare l’ammonimento; s’includono adesso i cosiddetti “reati-spia”, che avvengono nel contesto delle relazioni familiari ed affettive (attuali e passate): percosse, lesione personale, violenza sessuale, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, violazione di domicilio, danneggiamento. Si prevede l’aggravamento di pena quando i reati di violenza domestica o contro le donne sono commessi da un soggetto ammonito, anche se la vittima è diversa da quella che ha effettuato la segnalazione per cui è stato adottato il provvedimento. Per la richiesta di revoca, i soggetti ammoniti dovranno aspettare almeno tre anni e dovranno avere ottenuto valutazioni positive in appositi percorsi di recupero. Inoltre, si amplia la definizione dei reati di “violenza domestica”, comprendendo quelli avvenuti in presenza di minorenni.

Le opposizioni attaccano sul ritardo della relazione del Pnrr. Fitto rassicura

Opposizioni di nuovo all’attacco sulla gestione del Pnrr da parte del Governo. Sotto accusa la mancata trasmissione al Parlamento della relazione semestrale sull’attuazione del piano: “Attendiamo ancora la relazione del Ministro Fitto” accusa il Pd con Alessandro Alfieri, responsabile Pnnr e Riforme nella segreteria Dem, “La verità è che questo Governo è ossessionato da chi deve gestire soldi e da chi deve controllare le procedure, ma non si preoccupa della vera priorità che è spendere i soldi e spenderli bene”. In effetti la relazione, come ha reso noto anche il Governo in una nota pubblicata sul suo sito, è stata presentata alla cabina di regia di Palazzo Chigi il 31 maggio. Dopo il via libera in quella sede è passata poi al vaglio dei ministeri.

E per via informale è stata fatta circolare anche ai parlamentari: a renderlo noto è tra l’altro il senatore Dem Filippo Sensi che spiega di aver chiesto il testo “ancora latitante”. Sotto accusa, dunque, il ministro Raffaele Fitto che, però, assicura che sarà trasmesso alle Camere oggi. La relazione sarebbe la stessa circolata, di fatto, in via informale salvo piccoli aggiustamenti sulla base di osservazioni che sarebbero arrivate dai ministeri della Salute e del Turismo. Le opposizioni, però, non ne fanno tanto una questione di merito ma di metodo e di scarsa trasparenza nei confronti del Parlamento. Non è da escludere che, una volta acquisito dal Parlamento, il centrosinistra, alla prima occasione utile, come già fatto in una delle ultime Capigruppo, chieda un intervento di Fitto ed eventualmente un voto,  richiesta che il ministro sarebbe intenzionato ad accogliere. 

Alla Camera

Dopo che ieri è stato approvato il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche, l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi alle 16.30 per il voto di fiducia sul decreto siccità.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Difesa, con la rispettiva del Senato, ascolterà il Vice Capo di Gabinetto per la politica militare del Ministero della Difesa Gen. Enrico Barduani sugli esiti del Consiglio affari esteri dell’Unione europea nella formazione Difesa. La Cultura svolgerà delle audizioni sulla pdl per la tutela della sicurezza del personale scolastico. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulle pdl per la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La Agricoltura svolgerà delle audizioni sulla pdl sui costi di produzione per la fissazione dei prezzi nei contratti di cessione dei prodotti agroalimentari, e di delega al Governo per la disciplina delle filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari e alcune sul Piano d’azione dell’UE per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente.

Al Senato

Nella giornata di oggi e per tutto l’arco di questa settimana l’Assemblea del Senato non si riunirà. I lavori di palazzo Madama riprenderanno martedì 13 giugno alle 16.30 con la discussione del decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche e del decreto per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Esteri e Difesa, con le rispettive della Camera, alle 13.30 ascolteranno il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali. La Affari Sociali e Lavoro esaminerà il decreto per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

Exit mobile version