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Meloni al Consiglio d’Europa. Via libera al registro dei danni all’Ucraina
Il Consiglio d’Europa si è riunito a Reykjavik, per la prima volta dal 2005, e ha voluto mandare un “segnale concreto” creando un registro internazionale dei danni dell’invasione russa dell’Ucraina, uno strumento per quantificare le distruzioni causate da Mosca e i crimini di guerra commessi, utile a fornire una base per possibili futuri risarcimenti e per un’azione giudiziaria internazionale contro i responsabili di quelle atrocità, a cominciare dal presidente Vladimir Putin già oggetto di un mandato di arresto della Corte penale internazionale per la deportazione dei bambini ucraini. Presenti i capi di Stato e di Governo, tra cui Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videocollegamento, ha tenuto un lungo discorso. Intanto qualcosa si muove sulla richiesta più volte reiterata dal leader ucraino agli alleati di fornire aerei da combattimento che possano consentire alle forze ucraine di dare una svolta alla guerra. A margine del vertice, il premier britannico Rishi Sunak e quello olandese Mark Rutte hanno annunciato l’intento di creare una “coalizione internazionale” per la formazione dei piloti e la fornitura di F16 a Kiev.
L’Italia intanto ha “immediatamente aderito” all’accordo per istituire il registro dei danni, “perché non ci sia impunità”, ha annunciato la premier Meloni all’apertura del summit, e a Zelensky ha di nuovo ribadito il suo ringraziamento, come fatto nei giorni scorsi a Roma, per aver difeso proprio “i valori fondanti dell’identità europea”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato “tutti gli Stati ad aderire e a contribuire attivamente all’elaborazione” del registro e ha lanciato la proposta di istituire “un centinaio di centri di salute mentale” in Ucraina per aiutare la popolazione ad affrontare i traumi della guerra. Il registro dei danni è “un elemento giudiziario importante” anche secondo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, tra i sostenitori della creazione di un Tribunale speciale sull’Ucraina. “Per quanto riguarda il processo di pace, sosteniamo la formula avanzata da Volodymyr Zelensky sulla base del principio nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina: loro sono gli aggrediti e loro devono avanzare le proposte sulle quali iniziare a lavorare”, ha aggiunto von der Leyen in un incontro con la premier islandese, e padrona di casa, Katrin Jakobsdottir.
Macron punta al disgelo con la Meloni. Possibile un bilaterale al G7
“L’Italia non può essere lasciata sola davanti alla pressione” dei flussi migratori, “con Meloni ci confronteremo, spero di poter cooperare con il suo Governo”. Dopo gli attacchi di ministri francesi e dirigenti del partito di Emmanuel Macron, è lo stesso capo dell’Eliseo a creare le condizioni per abbassare le tensioni nel rapporto fra Parigi e Roma. Lo fa arrivando al summit del Consiglio d’Europa, a Reykjavik, poco dopo Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi non si è scomposta davanti agli attacchi politici arrivati dalla Francia, ma di certo non ha nascosto la propria irritazione. Nel centro congressi con vista sul Mar di Groenlandia, Macron ha salutato la premier prima dell’inizio del summit “in un clima di grande cordialità”. Dopo il vertice in Islanda, i due leader si vedranno anche nel fine settimana al G7 di Hiroshima, due appuntamenti dedicati soprattutto alla crisi ucraina, in cui c’è grande attesa anche per un nuovo faccia a faccia fra Macron e Meloni, che intanto a margine del vertice si è intrattenuta con il primo ministro britannico Rishi Sunak, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri capi di Stato e di governo, conversando anche con il cardinale Pietro Parolin e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
“Sono lunghe giornate nelle quali tutti quanti parleremo con tutti. Ma ripeto, è una materia che a me non interessa particolarmente”, taglia corto la premier, che continua a relegare gli attacchi francesi a “questioni di politica interna” o a un “regolamento di conti interni”, come l’ha definito nei giorni scorsi, legato a problemi di consenso del governo di Macron, da cui arrivano ripetuti parallelismi fra la leader di FdI e la sovranista Marine Le Pen. “Avremo l’occasione di continuare a confrontarci. Spero di poter cooperare con il Governo italiano”, l’auspicio di Macron, che ammette di “non sottovalutare il fatto che l’Italia è un Paese di primo approdo” e auspica “soluzioni comuni” e “solidarietà europea”, concetti su cui ha spesso insistito Meloni, che ora si attende un cambio di passo dalla Commissione europea con il Consiglio di fine giugno. Di sicuro servirà negoziare fra interessi che potrebbero essere divergenti e un bilaterale tra i due Paesi potrebbe aiutare.
Alla Camera
Dopo che ieri è stato approvato il decreto per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria l’Assemblea della Camera dei deputati tornerà a riunirsi oggi alle 9.00 per l’esame del decreto per il sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali. Come di consueto alle 15.00 discuterà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, assieme alla Lavoro, esaminerà il decreto per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche. Dibatterà poi sulle pdl per l’esercizio del diritto di voto in un Comune diverso da quello di residenza in caso d’impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle pdl sull’occupazione arbitraria d’immobili e dibatterà sulle pdl per la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano.
La Esteri delibererà un’indagine conoscitiva sulla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo-Pacifico, ascolterà l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi nell’ambito della discussione della risoluzione sulle possibili iniziative e interlocuzioni del Governo italiano nei confronti dei Paesi aderenti al progetto Eastmed e ascolterà i rappresentanti di SACE sulle dinamiche del commercio internazionale e interesse nazionale. Esaminerà, assieme alla Difesa, la deliberazione del Cdm sulla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali nel 2023, sulla Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2022, anche per la proroga per il 2023.
La Finanze ascolterà il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini sulla delega al Governo per la riforma fiscale. La Cultura esaminerà le pdl sull’ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione del relativo albo professionale, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’unificazione strutturale della Giunta centrale per gli studi storici e degli Istituti storici e le pdl per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico. La Ambiente proseguirà le audizioni sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
La Trasporti svolgerà delle audizioni sulla Legge quadro in materia di interporti e alcune sulle proposte di legge in materia di sicurezza stradale dei ciclisti e di limiti di velocità. Esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), la relazione al Parlamento sui contratti di programma stipulati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la società Rete Ferroviaria Italiana SpA per il periodo regolatorio 2022-2026 – parte servizi e parte investimenti e la proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro della nave Moby prince. La Attività Produttive esaminerà lo schema del decreto ministeriale sulla disciplina dei criteri e delle modalità per l’ingresso consapevole dei clienti domestici nel mercato libero dell’energia elettrica, voterà il documento conclusivo sul Made in Italy per la valorizzazione e lo sviluppo dell’impresa italiana nei suoi diversi ambiti produttivi, dibatterà sulla pdl di modifica del Codice della proprietà industriale, proseguirà le audizioni sulle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti ed esaminerà lo schema del piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027.
La Lavoro dibatterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’accesso agli impieghi nelle Pa e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica sulle modifiche allo statuto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e svolgerà delle audizioni sulle pdl sulla giusta retribuzione e salario minimo. La Agricoltura dibatterà sulle pdl per la semplificazione della disciplina del contratto di appalto in agricoltura, sulla pdl per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e svolgerà delle audizioni sulle pdl per la castanicoltura. La Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sull’Atto Ue relativo alla politica di ciberdifesa dell’UE.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 10.00 per l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, sulla procedibilità d’ufficio e di arresto in flagranza e del ddl per l’inserimento in Costituzione dell’attività sportiva. A seguire dibatterà sulle mozioni per il contrasto all’omofobia, sul ddl per celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti e sul ddl relativo alla circonvenzione di persone anziane.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il ddl per la detenzione di armi da fuoco e rilascio del porto d’armi, il ddl per l’istituzione della giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza, il ddl per la compartecipazione dello Stato alle spese per i minori in comunità o istituti, il ddl d’istituzione di una Commissione di verifica degli statuti dei partiti politici, il ddl per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre, il ddl per l’istituzione del Garante per la protezione dati personali e diritti umani, il ddl relativo all’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci, la proposta d’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Orlandi e Gregori, il ddl per la modifica dell’articolo 117 della Costituzione sulla tutela della salute, il ddl per l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci, il ddl sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario e il ddl per l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione in materia di disciplina dei partiti.
La Giustizia dibatterà sul ddl per l’elezione dei componenti del Consiglio superiore della magistratura, sul ddl per il danneggiamento di beni culturali e artistici, sul ddl relativo alla geografia giudiziaria, e sul ddl relativi alla diffamazione a mezzo stampa. La Politiche dell’Ue esaminerà la risoluzione sulla nuova sede a Milano del Tribunale unificato europeo dei brevetti e proseguirà il confronto sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Cultura esaminerà il ddl per le celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il ddl per l’istituzione del Museo della Shoah in Roma, il ddl per la pratica sportiva nelle scuole e istituzione dei nuovi giochi della gioventù, i ddl per diffondere la conoscenza della tragedia delle foibe, i ddl per il sostegno alle associazioni musicali amatoriali e lo schema di dm sull’autonomia didattica degli Atenei.
La Ambiente e Trasporti assieme all’Industria esaminerà il decreto siccità e dibatterà sullo schema di decreto ministeriale sulla disciplina dei criteri e delle modalità per l’ingresso consapevole dei clienti domestici nel mercato libero dell’energia elettrica. La Industria e Agricoltura dibatterà sul Piano strategico di sviluppo del turismo 2023-2027 e sul ddl relativo all’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio. La Affari Sociali e Lavoro svolgerà delle audizioni sul decreto per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.