La Giornata Parlamentare è curata da Nomos, il Centro studi parlamentari, e traccia i temi principali del giorno. Ogni mattina per i lettori di Key4biz. Per leggere tutti gli articoli della rubrica clicca qui.
Meloni ha incontrato il Presidente del Consiglio Ue Costa
Ieri a Palazzo Chigi c’è stato l’atteso incontro tra Giorgia Meloni e Antonio Costa, il presidente eletto del Consiglio Europeo, che ha scelto Roma quale prima tappa del suo giro di presentazione nelle capitali europee. A fine giugno la premier italiana, nella riunione in cui arrivò il via libera al pacchetto dei top jobs europei, era stata l’unica leader a votare contro la candidatura del portoghese alla presidenza, una posizione che non le ha impedito di ribadire i propri auguri di buon lavoro a Costa, esprimendo apprezzamento “per il proposito di assicurare una leadership condivisa e pragmatica del Consiglio europeo”. Per il Presidente “È stato un ottimo incontro di lavoro, per me adesso è importante valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari Paesi membri, ed essendo l’Italia un Paese fondatore dell’Ue è molto importante conoscere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”. A salutare positivamente l’incontro è Paolo Gentiloni: “Ho visto che oggi Meloni ha accolto Antonio Costa, ha fatto molto bene”, sottolinea il Commissario Ue all’Economia dichiarandosi convinto che “avremo ciò che ci spetta, non credo nelle ripicche. Non penso ci saranno ripercussioni nei rapporti tra von der Leyen e Meloni. C’è stata però da parte di Meloni una scelta di campo”, scelta che anche a palazzo Chigi sono convinti non inciderà sulle trattative sull’asse Roma-Bruxelles nella formazione della futura Commissione europea.
Le deleghe già cerchiate in rosso dalla Meloni sono quelle di carattere economico, e quindi principalmente industria, competitività e coesione; non viene presa in considerazione invece quella legata al Mediterraneo, e comunque il Ministro Raffele Fitto sarà uno dei due nomi che Meloni farà a Ursula von der Leyen per il ruolo di Commissario. A confermare il “grande interesse” di Palazzo Chigi per un portafoglio economico è il vicepremier Antonio Tajani ricordando che dovrà essere il Cdm a indicare il componente italiano della Commissione Ue, “e se è vero che von der Leyen chiederà due nomi, un uomo e una donna, l’Italia farà le sue proposte”. “Ho detto che Fitto sarebbe il miglior Commissario possibile, ma anche quello dell’ambasciatore Elisabetta Belloni è un curriculum di rilievo”, aggiunge il segretario di FI precisando però che nessuna discussione è stata ancora aperta. Sul fronte interno intanto sono continui i contatti tra Meloni e i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, che nei giorni scorsi si sono reciprocamente attaccati dopo il voto di Strasburgo che ha portato all’Ursula-bis, un botta e risposta circoscritto però a normale dialettica tra alleati che in Europa sono su posizioni diverse appartenendo a famiglie politiche differenti. La situazione, tuttavia, avrebbe spinto la premier a richiamare all’ordine Lega e FI consigliando di abbassare i toni.
Slitta il ddl concorrenza, tensioni nel Governo sul dossier autostrade
Continua l’attesa per il disegno di legge sulla concorrenza, che all’ultimo non arriva sul tavolo del Cdm. Al preconsiglio ci sarebbe stato un confronto “acceso” sul provvedimento tra i funzionari del ministero per gli affari europei, la coesione e il Pnrr guidato da Raffaele Fitto, e quelli delle Infrastrutture e dei trasporti di Matteo Salvini. Il nodo sarebbe il dossier sulle autostrade, che è al centro di un confronto con Bruxelles. Nel ddl concorrenza rientra infatti la riforma delle concessioni autostradali, che prevede lo stop ai rinnovi automatici e interviene anche sui pedaggi. L’obiettivo di Salvini “è evitare eccessivi aumenti e garantire che ci siano i lavori di manutenzione”. Si andrebbe verso una tariffa unica nazionale e un intervento dello Stato sulla manutenzione straordinaria. Questo meccanismo non convincerebbe la Commissione Ue che è fortemente preoccupata del possibile impatto sui conti pubblici. In pre-Cdm, il timore dei rilievi di Bruxelles avrebbe spinto i funzionari del ministero degli Affari europei a chiedere la frenata.
La situazione di standby potrebbe sbloccarsi in pochi giorni, visto che l’obiettivo è portare il provvedimento all’esame del Cdm venerdì o lunedì prossimo. Senza entrare nel merito specifico ma parlando in generale del ddl concorrenza, Fitto ha sottolineato: “Il lavoro che abbiamo sempre fatto è quello del confronto con la Commissione Ue, spesso preventivo per evitare di creare situazioni polemiche e problemi, e proseguiamo anche su questo con questo metodo”. Il Ministro degli Affari europei si è detto comunque fiducioso ricordando che ci sono “ancora due Cdm” prima della pausa estiva. È questione “di pochi giorni”, ha assicurato il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, e il ddl “sarà un provvedimento approvato dal Cdm”: la legge per la concorrenza è tra i 69 obiettivi da raggiungere entro il 31 dicembre per incassare la settima rata del Pnrr e a suo parere “siamo perfettamente in linea per raggiungere questo obiettivo”.
Meloni e Fitto fanno il punto sul Pnrr: spesa a 51 mld
La spesa è salita a oltre 51 miliardi, il 92% delle misure è stato regolarmente attivato, sono state affidate gare per 122 miliardi su 132: è con questi numeri che il Pnrr arriva al giro di boa del primo semestre dell’anno, dati “molto positivi”, motivo di fierezza per la premier Giorgia Meloni. A due anni dal traguardo l’attuazione del Piano “non consente pause”, avverte: “Come insegna lo sport, è l’ultimo miglio” a determinare una vittoria o una sconfitta. La fotografia contenuta nella quinta relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano approvata dalla cabina di regia restituisce un “quadro di avanzamento molto positivo”, sottolinea il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto. La spesa, che raggiunge i 51,4 miliardi, registra “un avanzamento di circa 10 miliardi” rispetto ai 42 di fine 2023; inoltre, a oggi le Amministrazioni titolari di interventi Pnrr hanno attivato 122 miliardi di affidamenti rispetto ad una previsione iniziale di 132, il restante 8% è in fase di perfezionamento”.
“Gli investimenti per i quali sono state espletate tutte le procedure di gara sono pari a 111 miliardi di euro, ovvero il 91% delle misure attivate”. Numeri che, ci tiene a sottolineare Fitto, “sono un lavoro serio che dà l’idea della vera spesa e dell’avanzamento del piano”: lo si vedrà nei prossimi mesi. “Noi abbiamo procedure di assegnazione e selezione per 164 miliardi, appalti per lavori e forniture attivati per 122 miliardi, parliamo di numeri che saranno un crescendo nei prossimi mesi, abbiamo un superamento di gare per decine e decine di miliardi di euro che porteranno alla spesa concreta”. “Arriviamo all’appuntamento di oggi con un primato di cui possiamo essere tutti orgogliosi”, sottolinea la premier Meloni nel suo intervento alla riunione, cui partecipano i Ministri e i rappresentanti dei ministeri competenti, dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle regioni e province autonome.
“Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, 113 miliardi e mezzo, a fronte dei 194,4 miliardi previsti dal Piano, ovvero il 58,4% del totale. Siamo stati i primi a chiedere e a ricevere il pagamento della quinta rata da 11 miliardi, i primi ad inoltrare la richiesta per la sesta rata da 8 miliardi e mezzo e siamo a buon punto anche per la settima, che vale 18 miliardi e 200 milioni”, elenca la premier. Un lavoro di cui andar “fieri”, dice ancora: ma “non dobbiamo fermarci”, la Fase 2, cioè la messa a terra degli investimenti, è “fondamentale, forse la più importante” e “non sono ammessi errori e ritardi”. Un quadro reale degli eventuali ritardi sarà più chiaro nelle prossime settimane, comunque prima della pausa estiva: entro oggi, infatti, vanno aggiornati i dati delle amministrazioni attuatrici sui vari progetti, dopodiché si capirà se e in quanti casi il Governo dovrà intervenire con i poteri sostitutivi.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per l’esame del decreto, già approvato dal Senato, per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl costituzionale sul premierato. La Esteri ascolterà gli attivisti per i diritti umani in Argentina. La Difesa esaminerà lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma relativo all’acquisizione dell’armamento necessario alla Full Operational Capabilities (FOC) della componente aerotattica imbarcata di 5ª generazione e lo schema di dm di approvazione del programma relativo al mantenimento delle capacità operative – Mid Life Update dei cacciatorpediniere della classe Doria. La Finanze svolgerà delle audizioni sull’andamento, sulla gestione e sul recupero dei crediti deteriorati. La Ambiente esaminerà lo schema di decreto legislativo per la riduzione delle emissioni in tutti i settori dell’economia dell’Ue e la proposta nomina del dottor Emanuele Mauri a presidente del Consorzio dell’Adda. L’Agricoltura si confronterà sulle pdl per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.
Al Senato
L’Assemblea del Senato riprenderà i propri lavori alle 11.00 con il confronto sul decreto-legge in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà i ddl sui benefici alle vittime del terrorismo, il ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane, lo schema di decreto legislativo sulla resilienza dei soggetti critici e lo schema di decreto legislativo sulla governance europea dei dati. La Giustizia dibatterà sul decreto sulle misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia, sul ddl relativo ai reati di violenza sessuale contro le donne nei conflitti armati e sullo schema di decreto legislativo di modifica del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea.
La Finanze si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA e sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo con particolare riguardo alla tutela dei risparmiatori. La Cultura dibatterà su decreto, già approvato dalla Camera, recante disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025.
La Ambiente e Lavori Pubblici, assieme alla Affari Sociali, ascolterà i rappresentanti della Federazione italiana editori giornali (FIEG), della Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) e del Garante per la protezione dei dati personali sul relativo all’intelligenza artificiale. A seguire, esaminerà il ddl di modifica del Codice della strada, il ddl per la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare, il decreto, già approvato dalla Camera, per la semplificazione edilizia e urbanistica e il decreto per la ricostruzione post-calamità, per gli interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. Infine, dibatterà sull’Atto Ue per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra.
La Industria e Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica per l’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e dell’organismo indipendente di valutazione della performance. La Affari Sociali esaminerà il ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, il ddl per la tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, il ddl per la tutela della salute mentale, il ddl per la semplificazione in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare.