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La Giornata Parlamentare. A Bruxelles intesa su Fitto e Ribera, il sindaco di Napoli Manfredi è il nuovo presidente dell’Anci

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In Ue c’è l’intesa su Fitto e Ribera. Prosegue la tensione nella maggioranza tra Lega e Fi. Il sindaco di Napoli Manfredi è il nuovo presidente dell’Anci. Oggi iniziano le votazioni per la costituente del M5S.

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In Ue c’è l’intesa su Fitto e Ribera. Esulta Meloni

Via libera ai due vicepresidenti esecutivi designati, Teresa Ribera e Raffaele Fitto, dalle Commissioni competenti del Parlamento europeo. Dopo una giornata intensa di tensioni e rinvii del voto, alla fine quella per lo Sviluppo regionale ha dato il via libera all’ormai ex Ministro italiano come vice presidente esecutivo della Commissione europea a Coesione e Riforme, mentre le Commissioni Ambiente, Industria ed Energia e Affari economici hanno approvato la nomina dell’esponente spagnola a vice presidente esecutiva alla Transizione pulita, giusta e competitiva. “Raffaele Fitto è stato confermato nel ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Quest’importante incarico attribuito al Commissario designato dall’Italia è una vittoria di tutti gli italiani, non del Governo o di una forza politica”, commenta quasi in tempo reale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Abbiamo ottenuto un portafoglio di peso e il coordinamento di deleghe strategiche per la nostra Nazione e per l’Europa intera, come l’agricoltura, la pesca, l’economia del mare, i trasporti e il turismo. Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell’Italia in ambito europeo, all’altezza del nostro ruolo come Stato fondatore della Ue, seconda manifattura d’Europa e terza economia del Continente”. 

L’accordo tra le tre forze politiche della maggioranza a sostegno della Commissione Ue Ursula von der Leyen (Partito popolare europeo, Socialisti e democratici, Renew Europe) che ha sbloccato lo stallo è arrivato nel pomeriggio. Il perimetro tiene dentro tutti i candidati, in particolare Fitto, Ribera e Oliver Varhelyi, che si è visto però togliere dal portfolio le deleghe sull’Agenzia per la preparazione e reazione alle emergenze (Hera), inclusa la gestione e la preparazione alle crisi, e la competenza sui diritti sessuali e riproduttivi, tutti file che vengono trasferiti alla Commissaria di Renew Europe Hadja Lahbib. In questo modo vengono ribaditi i punti politici espressi nelle linee guida di von der Leyen che consentirono la sua conferma a luglio. Nessun riferimento all’allargamento o meno della maggioranza ai conservatori e riformisti europei, ma secondo il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber Ecr e Fratelli d’Italia hanno dimostrato un impegno costruttivo non solo nelle ultime settimane ma fin dallo scorso aprile, in occasione del voto sul nuovo Patto per la migrazione e l’asilo. Per ora quindi un’intesa è stata trovata, i prossimi passaggi ci diranno quanto l’intesa sia realmente condivisa.

Prosegue la tensione nella maggioranza tra Lega e Fi

Il braccio di ferro continua, complici la recente doppia sconfitta alle elezioni regionali e le rivalità che si profilano per il futuro tra Lega e Forza Italia, pronti a darsi battaglia dalla riforma dell’Autonomia a quella della cittadinanza, passando per la legge di bilancio. In attesa di un vertice tra Giorgia MeloniAntonio Tajani e Matteo Salvini appena la premier tornerà in Italia, è il segretario di FI ad alzare la posta; il Ministro degli Esteri promette “tanti” correttivi alla manovra e non molla sulla riforma-madre della Lega, quella disegnata dal ministro Calderoli per dare più margine di azione alle Regioni: “Da prima che ci fosse la sentenza, noi condividiamo quello che ha detto la Corte”, insiste il vicepremier azzurro, sposando così le modifiche chieste dalla Consulta dopo i rilievi di incostituzionalità avanzati su alcune parti della legge sull’autonomia differenziata. Non a caso venerdì pomeriggio si riunisce l’osservatorio voluto da FI per vigilare, in particolare, sui Lep e le materie non Lep, da sempre oggetto di perplessità tra i forzisti del sud, un attivismo che i leghisti vivono come una provocazione e un pericolo specie al Nord. 

Da qui l’allarme lanciato sul Veneto che il prossimo anno andrà al voto e dovrà trovare un nuovo candidato dopo Luca Zaia. Il timore della Lega è quello di perdere il controllo sulla Regione e Matteo Salvini è determinato affinchè il successore sia un rappresentante della Lega, un messaggio diretto a Fratelli d’Italia che ormai da tempo ottiene risultati migliori nella regione. Di certo i meloniani non intendono cedere, anche perché il primo partito della coalizione presiede a oggi solo due regioni, Marche e Lazio, ma la rivalità è anche con FI che, a differenza della Lega, va avanti e cresce con “il passo da alpino”. Lo dice orgoglioso Antonio Tajani, sottolineando: “Siamo la seconda forza del centrodestra e dobbiamo dare un contributo per allargare i confini della coalizione”. Altra differenza con la Lega, è la maggiore presenza di politici e voti che gli azzurri hanno al centro e al sud. Anche per questo Salvini punterà a rafforzare l’alleanza con l’Udc con cui mesi fa ha firmato un patto politico. Per ora la tensione è abbastanza confinata ma molto dipenderà da come Meloni riuscirà a mantenerla sul livello di guardia.

Il sindaco di Napoli Manfredi è il nuovo presidente dell’Anci

Sergio Mattarella interviene all’assemblea dell’Anci a Torino, nel giorno dell’elezione a presidente di Gaetano Manfredi. L’intervento del Presidente della Repubblica segue quello del neo presidente dei Comuni italiani che lancia l’agenda “riformista”, da sottoporre alla premier Giorgia Meloni e ai Ministri, con l’obiettivo di “garantire equilibrio e crescita alle diverse realtà comunali”. Poche ore dopo l’elezione al Lingotto Fiere di Torino, Manfredi ha parlato di obiettivi e strategia, proposte al Governo nazionale e critiche alla legge di Bilancio nella sala gremita di sindaci con la fascia tricolore, proprio davanti al Presidente della Repubblica: “Un sicuro riferimento morale e istituzionale per il nostro impegno di sindaci” ha detto riferendosi al Capo dello Stato, “l’abbiamo sentita sempre vicino, anche fisicamente, con la presenza e la testimonianza concreta. Nei momenti di difficoltà e nel lavoro quotidiano. Nelle giornate drammatiche e nelle occasioni di festa e di celebrazione”. 

“I Comuni, che sono il simbolo dell’unità del Paese” ha successivamente sottolineato il Capo dello Stato. “sono oggi al lavoro nell’attuazione del Pnrr, attività che vede in campo rilevanti risorse messe a disposizione dall’Unione. Come sempre, il tema è quello delle somme disponibili e delle opzioni di spesa conseguenti, che il Parlamento consegna al Governo con la legge di bilancio. Come è naturale, le scelte che i Governi nazionali hanno fatto a Bruxelles con il Patto di stabilità si riflettono sui Comuni. Non possiamo dimenticare che questi ultimi, in prima linea nel rapporto con i cittadini, sono chiamati a sovvenire ai bisogni più immediati e elementari della popolazione”. Da qui l’invito alla collaborazione tra istituzioni, “un dovere repubblicano”. 

Dell’Agenda dei Comuni Manfredi poco prima aveva evidenziato le priorità: “Diritto alla casa, che deve tornare accessibile a tutti”, “servizi di prossimità, integrati con i servizi sociali ed educativi”, “sostenibilità dei servizi nelle aree interne”, “la sfida dei trasporti”, “un nuovo modello di gestione della sicurezza”, “politiche concrete di sostenibilità ambientale” e “uno sguardo più attento e vigile sui giovani”. Ma per “implementare quest’agenda bisogna agire su una riforma dell’assetto istituzionale e della finanza locale” perché “la capacità fiscale dei Comuni è ormai esaurita. In questa prospettiva di una possibile riduzione dei trasferimenti è necessario immaginare una riforma della finanza locale, altrimenti i Comuni avranno sempre più difficoltà a garantire i bisogni primari e contrastare i divari e gli squilibri”. 

Oggi iniziano le votazioni per la costituente del M5S 

Sono 88.943 gli iscritti aventi diritto al voto da oggi al 24 novembre per la costituente M5S. La comunicazione dal Movimento arriva poco dopo il video appello diffuso via social dal presidente Giuseppe Conte: è “un momento cruciale, che segna il traguardo del lungo e partecipato processo”. Le urne virtuali saranno aperte da questa mattina alle 10.00 a domenica alle 15.00, quando l’assemblea di Palazzo dei Congressi all’Eur si chiuderà proprio con i risultati della consultazione. “Sta per scoccare l’ora decisiva” dice Conte nell’appello agli elettori penta stellati, “non perdere quest’occasione. Potrai votare per definire le battaglie del Movimento, i nuovi obiettivi strategici. Nessuna forza politica consente ai propri iscritti di decidere quali sono i temi, gli obiettivi da affrontare, da porre al centro della propria azione e li mette in votazione così com’è consentito a te. È un momento entusiasmante: cogli questa occasione per contribuire a decidere tantissimi temi e ci sono anche le regole organizzative interne, per rendere ancora più efficiente la nostra azione politica, in particolare sui territori”. 

La consultazione lunga 77 ore ha come primo obiettivo il quorum del 50% più uno degli aventi diritto, necessario per l’approvazione di alcuni dei quesiti, come quello che prevede la cancellazione del ruolo del garante. Anche per questo, le informazioni sull’affluenza, in questa occasione, verranno fornite a più riprese nel corso della votazione. “Il meccanismo è tutelato da un notaio garante delle operazioni – fanno sapere, contattate da LaPresse, fonti del Movimento”. Le operazioni sono garantite da SkyVote (società certificata Agid), cui si aggiunge una società esterna che si occupa del monitoraggio attivo dei sistemi informatici. Infine, per quanto riguarda gli aventi diritto di voto, “abbiamo attuato quello che da sempre tutti i nostri iscritti ci chiedono, ovvero aggiornare il database degli iscritti. Chi non svolge attività per un anno rischia la cancellazione dal database come prevede lo statuto M5S. Gli utenti in questione sono stati avvisati e quando hanno ribadito il loro interesse le posizioni sono rimaste attive”. 

Alla Camera

Dopo che ieri ha approvato la pdl reati contro gli animali, nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per l’esame della pdl sui piani particolareggiati o di lottizzazione convenzionata e sugli interventi di ristrutturazione edilizia connessi a interventi di rigenerazione urbana

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul decreto sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri, per la tutela e assistenza alle vittime di caporalato, per la gestione dei flussi migratori e la protezione internazionale. La Esteri proseguirà le audizioni sulle tematiche relative alla proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo-pacifico. La Difesa ascolterà i rappresentanti di Samsung Electronics Italia sulla difesa cibernetica. Questa settimana la Bilancio non esaminerà la legge di bilancio. Ieri alle 9.00 è scaduto il termine per la segnalazione, da parte dei gruppi parlamentari, degli emendamenti prioritari. (Segui la legge di bilancio sulla pagina dedicata di Nomos). La Ambiente, con la Attività Produttive, riprenderà il confronto sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023. La Trasporti ascolterà il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) Pierluigi Umberto Di Palma sulla sicurezza del trasporto aereo.

Al Senato

Dopo che ieri ha approvato definitivamente il ddl di revisione del Codice della strada e il ddl per il riconoscimento e la promozione della mototerapia, nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per dibattere sul ddl per il finanziamento d’interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero e sul ddl sulle elargizioni e benefici in favore delle vittime dell’incuria. Come di consueto a seguire svolgerà le interrogazioni mentre alle 15.00 le interrogazioni a risposta immediata.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà, con la Giustizia, il ddl sicurezza. La Politiche dell’Ue si confronterà sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024 e la legge di delegazione europea 2024. Dibatterà, poi, sulle disposizioni relative alla data di applicazione e sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Ue. La Bilancio esaminerà gli emendamenti al decreto fiscale. La Cultura si confronterà sui ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, sul ddl per il rispetto e la tutela delle tradizioni religiose italiane e svolgerà delle audizioni sul ddl per l’attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva.

La Affari Sociali esaminerà il ddl sulle prestazioni sanitarie, il ddl sulla sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl sul salario minimo, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sui disturbi del comportamento alimentare, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, il ddl in materia di lavoro e il ddl sui disturbi dello spettro autistico.

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