Mattarella parla all’Onu e dice no all’invasione di Rafah
Sergio Mattarella nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu sposa l’appello del Segretario generale António Guterres contro l’invasione di Rafah e sottolinea l’importanza di finanziare l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) che svolge una “essenziale funzione”. Nel suo primo intervento all’assemblea generale dell’Onu, preceduto da un colloquio con il Segretario generale, il capo dello Stato ha affrontato tutti i temi caldi di questa fase, dalle numerose tensioni internazionali, Ucraina, Medioriente, Africa, Mar Rosso, soffermandosi poi sul ruolo delle Nazioni Unite per ribadire il pieno sostegno dell’Italia al multilateralismo e alla riforma del Consiglio di sicurezza che potrebbe arrivare a una svolta e che si terrà a settembre. Mattarella ha voluto anche testimoniare il suo sostegno a Guterres e alla sua azione di riforma del sistema.
Il discorso, lungo e articolato, si è aperto con il riferimento alla Costituzione italiana: “L’obiettivo del multilateralismo ha rappresentato il pilastro fondamentale della nostra politica estera”, ha ricordato Mattarella riferendosi alla scelta di adesione di ormai 70 anni fa e ribadendo per oggi “la determinazione dell’Italia a collaborare alla costruzione di un mondo più giusto, sicuro e sostenibile, in cui ogni popolo e ogni persona possano ottenere pieno riconoscimento dei propri diritti”. È una scelta che parte dalla condanna per l’aggressione russa all’Ucraina: per Mattarella, infatti, la Russia è responsabile di aver riportato la guerra in Europa. Quindi il capo dello Stato ha parlato della crisi in MO sottolineando l’aspetto di crisi umanitaria pur ribadendo la condanna dell’attacco sferrato da Hamas: “Va evitato un ulteriore aggravamento della situazione. Mi unisco all’appello del Segretario Generale Guterres affinché siano evitate operazioni militari a Rafah per la drammaticità delle conseguenze che potrebbero avere sui civili palestinesi”.
L’arresto del Governatore Toti scuote il centrodestra
L’inchiesta per corruzione, legata a concessioni portuali e finanziamenti elettorali, che ha portato agli arresti domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti ha avuto un effetto dirompente nel centrodestra. Forza Italia, il partito di provenienza del presidente, si dice fiducioso nella magistratura e ribadisce la linea di sempre, per bocca del segretario nazionale, Antonio Tajani: “Noi siamo garantisti, sempre. Siamo certi che Toti saprà dimostrare la sua innocenza”. Alla Camera il presidente dei deputati di Fi Paolo Barelli a ribadisce: “Noi siamo e restiamo garantisti. Lo siamo sia per le persone di area del centrodestra che possono essere coinvolte in una inchiesta giudiziaria, come per quelle di area del centrosinistra”. Le indagini liguri toccano da vicino anche il partito azzurro in Lombardia: sono coinvolti i fratelli Testa entrambi esponenti di Fi. Barelli spiega le ragioni della sospensione da Fi: “La scelta è stata fatti in via precauzionale. Confidiamo che il governatore Toti e i fratelli Testa possano dimostrare la loro innocenza”.
Sulla stessa linea di Fi l’alleato Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati. Se Tajani fa sentire la sua voce, restano in silenzio Giorgia Meloni e Matteo Salvini. In serata è il presidente del Senato Ignazio La Russa a esprimere la sua “vicinanza all’amico Toti”, confidando “che saprà dimostrare la sua innocenza ai fatti che gli vengono contestati”. In casa Lega bocca cucita anche da parte del numero due Andrea Crippa, che interpellato alla Camera si trincera dietro un no comment. Per i vertici del Carroccio parla il viceministro al Mit Edoardo Rixi, segretario in Liguria: “Desideriamo esprimere la nostra più ferma solidarietà al presidente Toti in questo momento difficile. In ogni caso sono in molti a sostenere che la situazione in Liguria sia grave e che gli effetti potrebbero essere così profondi da portare ad elezioni anticipate.
Meloni a Haftar, basta presenze straniere in Libia
Una delle chiavi per la stabilizzazione della Libia, dal punto di vista italiano, è porre fine alla presenza di forze straniere nel Paese nordafricano, in particolare i paramilitari filorussi della brigata Wagner. È uno dei tasti su cui ha provato a battere Giorgia Meloni nel suo colloquio con Khalifa Belqasim Haftar, il generale dell’Esercito nazionale arabo che controlla la Cirenaica. Per questo la visita ufficiale della premier si è conclusa a Bengasi, dopo una prima tappa a Tripoli, dove ha incontrato il primo ministro del Governo di unità nazionale Abdul Hamid Mohammed Dabaiba, e il presidente del Consiglio presidenziale Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi. Ad accompagnare Meloni, i Ministri Anna Maria Bernini, Orazio Schillaci e Andrea Abodi (Sport), che hanno siglato con gli omologhi delle dichiarazioni d’intenti in materia di cooperazione universitaria e ricerca, salute, sport e giovani, nella cornice del Piano Mattei per l’Africa.
Per Roma è “importante indire elezioni presidenziali e parlamentari” rilanciando la mediazione delle Nazioni Unite, dopo le dimissioni meno di un mese fa dell’inviato Onu per la Libia Abdoulaye Bathily. La realtà è però complessa e Haftar poche settimane fa ha definito “ristretto” il margine per una soluzione politica. In questo rebus conta non poco la variabile Mosca; non a caso la premier ha tentato di porre il tema al generale, che nel settembre 2023 fu ricevuto da Vladimir Putin e che a fine gennaio, mentre Meloni incontrava a Roma Dabaiba, riceveva a sua volta a Bengasi il viceministro della Difesa russo Yunus-Bek Yevkurov: sullo sfondo la trattativa per concedere la base navale di Tobruk, che diventerebbe seconda sede della flotta russa nel Mediterraneo. Scenario ancor più preoccupante con l’aggravarsi della crisi in Ucraina.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per esaminare le relazioni sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione riferita all’anno 2023, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2024. A seguire discuterà la relazione della Giunta per le autorizzazioni nell’ambito di procedimenti giudiziari nei confronti di Vittorio Sgarbi. Come di consueto alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali, con la Giustizia, dibatterà sul ddl governativo per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale e sui reati informatici. La Giustizia esaminerà, con la Affari Sociali, la pdl per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo e lo schema di decreto legislativo per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la Comunità e i paesi terzi. La Esteri, con la Difesa, dibatterà sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il finanziamento di nuove missioni internazionali da avviare nel 2024; esaminerà la risoluzione sulle iniziative relative alla crisi politica in Sudan, la risoluzione sulla situazione politica in Venezuela in vista delle elezioni presidenziali del 2024, la risoluzione su un possibile accordo tra Italia e Spagna per il reciproco riconoscimento della doppia cittadinanza e ascolterà i rappresentanti di AEFI sulle dinamiche del commercio internazionale e interesse nazionale.
La Difesa esaminerà lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma denominato “Data Center” e lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma denominato “Potenziamento delle capacità di demilitarizzazione del Centro tecnico logistico interforze (CETLI) NBC di Civitavecchia”. Alle 14.00, la Bilancio, con la rispettiva del Senato, audirà la Sottosegretaria per l’economia e le finanze Lucia Albano in merito alla relazione sul bilancio di genere riferita all’esercizio finanziario 2022. La Finanze svolgerà delle audizioni sullo schema di decreto legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione. La Cultura esaminerà la pdl sulla valutazione delle studentesse e degli studenti e la tutela dell’autorevolezza del personale scolastico, la pdl per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e la pdl la pdl per il sostegno e la valorizzazione del Pistoia Blues Festival e per la realizzazione del Festival Internazionale Time in Jazz.
La Lavoro svolgerà delle audizioni sulle pdl per la riduzione dell’orario di lavoro. Con la Affari Sociali, dibatterà sulla risoluzione relativa all’assegno unico universale. La Affari Sociali esaminerà le pdl per il sostegno finanziario del Servizio sanitario nazionale e le pdl per il riconoscimento e la promozione della clownterapia o terapia del sorriso. Alle 15.00 la Politiche dell’Ue ascolterà Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto sull’efficacia dei processi d’attuazione delle politiche dell’Unione europea e di utilizzo dei fondi strutturali e d’investimento europei per il Sistema-Paese.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 10.00 per la discussione del disegno di legge costituzionale per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l’abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, il cosiddetto ddl premierato.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sulla proposta di nomina del professor Francesco Maria Chelli a Presidente dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), esaminerà il ddl costituzionale sulla conversione dei decreti-legge, il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, il ddl per l’estensione dei benefici alle vittime del terrorismo e il ddl di disciplina delle attività di sicurezza sussidiaria svolte da soggetti privati. La Giustizia esaminerà il ddl di delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, il ddl per l’introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio e il ddl sul processo telematico.
La Esteri e Difesa ascolterà il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL in Libano gen. b. Enrico Fontana sull’affare assegnato relativo alla centralità del Mediterraneo nelle priorità politiche, economiche, sociali e di sicurezza dell’Italia nel quadro dell’appartenenza all’Unione europea e alla NATO. La Politiche dell’Ue dibatterà l’Atto Ue sui servizi di sicurezza gestiti e quello sul quadro di sostegno per il trasporto intermodale di merci. La Finanze proseguirà il confronto sul ddl sulle agevolazioni fiscali in edilizia.
La Cultura esaminerà il ddl per l’istituzione del Museo del Ricordo, il ddl per la valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali e il ddl sulle manifestazioni di rievocazione storica e norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. La Ambiente e Lavori Pubblici si confronterà sui ddl per la rigenerazione urbana, sul ddl relativo alla capitale italiana della mobilità sostenibile e sul ddl per l’edilizia residenziale pubblica. L’Industria e Agricoltura esaminerà il ddl sul florovivaismo, lo schema di decreto legislativo per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche e il ddl sulla produzione e vendita del pane.
La Affari Sociali esaminerà l’Atto Ue per l’istituzione del bacino dei talenti dell’Ue, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, i ddl per il riconoscimento della guarigione e dei diritti delle persone affette da epilessia, il ddl sulla tutela della salute mentale, il ddl relativo ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl di semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale e il ddl per l’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico.