È la prima volta nel mondo che le Poste di una Nazione usano i droni per le consegne. In Francia il servizio postale Le Groupe La Poste, attraverso la sussidiaria DPGgroup, ha iniziato la consegna della posta con i droni. La sperimentazione ha ottenuto l’ok dall’Autorità dell’aviazione civile. Amazon e Google hanno fatto scuola. Non risulta che Poste Italiane si stiano muovendo concretamente in questa direzione, al di là di piccole sperimentazioni.
“I postini volanti”: tutti i dettagli
Il drone può trasportare pacchi di tre chili al massimo da consegnare entro un raggio di 15 km. I “postini volanti” viaggiano a una velocità massima di 30 km/h orari e sono dotati di un paracadute per gli atterraggi di emergenza.
Il servizio, al momento, è garantito un giorno a settimana. I test si stanno svolgendo tra Saint-Maximin-la-Sainte-Baume e Pourrières, in Provenza, come mostra il seguente video.
https://www.youtube.com/watch?v=lkg1xEbTUrU
Servizio presto su larga scala e in aree di difficile accesso
Il servizio postale francese punta ad utilizzare questa nuova modalità di consegna su larga scala, in particolare nelle zone di montagna e rurali più difficile da raggiungere dai postini.
E negli altri Paesi?
Sia il Royal mail britannico che il Postal service statunitense hanno soltanto espresso l’interesse per questo genere di servizio. In Italia, nel 2014 Carmine Cifaldi, direttore della Regolazione Navigabilità dell’ENAC, ha dichiarato: “Presto dovrebbe essere lanciato un bando di ricerca per studiare la possibilità di portare la posta“. Poi ha aggiunto: “Il bando verrà lanciato dall’ENAC proprio per incentivare questo tipo di operazioni. La posta è un settore diverso rispetto al trasporto dei medicinali, ma riteniamo che possa trarre beneficio dall’utilizzo dei droni”.
Al momento nel nostro Paese gli unici postini che conosciamo sono sempre umani. Non droni.