Esattamente come prevedevamo, la ricaduta mediatica della conferenza stampa di ieri, promossa da Cinetel (la società di rilevazione degli incassi delle sale cinematografiche controllata da Anica ed Anec), sul “box office” italico nel 2023 è stata oggi complessivamente buona, almeno a livello di copertura sui quotidiani pubblicati su carta e su web…
Ma in nessuno degli articoli – a parte quel che abbiamo scritto ieri e l’altro ieri su queste colonne del quotidiano online “Key4biz” (ovvero “Cinema italiano, nel 2023 incassi per meno di 500 milioni di euro e soltanto 70 milioni di spettatori (-23% rispetto al triennio 2017-2019)”, il 9 gennaio 2024; e “Cinetel fotografa la crisi del cinema ‘made in Italy’: nel 2023, soltanto 1 spettatore su 4 è andato in sala a vedere film italiani” il 10 gennaio 2024) – emerge un approccio pur minimamente critico.
Tutti i giornalisti (anche le testate più sensibili ai numeri, come i due principali quotidiani economici nazionali ovvero “Il Sole 24 Ore” ed “Italia Oggi”) hanno preso alla lettera ed hanno dato per buone le letture positive ed ottimiste proposte dai promotori, riportando soprattutto l’ennesima rappresentazione del solito e prevedibile entusiasmo cui ci ha abituati la Sottosegretaria leghista delegata al cinema ed all’audiovisivo, Lucia Borgonzoni…
Come commentare questo appiattimento giornalistico, questo conformismo interpretativo, questa assenza di approccio critico?!
Torneremo presto sulla delicata questione, che ha profonda rilevanza, sia in termini di monitoraggio mediale sia in termini di politica culturale.
Per ora, ci limitiamo a segnalare come il titolare del Collegio Romano, Gennaro Sangiuliano, sul tema “cinema”, da giorni non si esprima. E peraltro nessun commento ha manifestato ieri in occasione della presentazione del report di Cinetel.
Questo silenzio del Ministro della Cultura qualcosa deve significare… Silenzio totale anche da parte del quasi sempre loquace Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone (Fratelli d’Italia)…
In effetti, secondo alcuni osservatori, sarebbe cresciuta la “distanza” (psico-politica) tra il Ministro e la Sottosegretaria delegata, e sarebbe latente uno scontro ideologico tra i due approcci: più conservativo quello della Sottosegretaria (che appare molto sintonica con le lobby dominanti del settore, come nelle sue precedenti esperienze di governo nelle variegate maggioranze), più innovativo quello del Ministro (che ha un atteggiamento indipendente e libero)…
Si attendono atti concreti, per comprendere cosa cova realmente in pentola: la annunciata riforma del “tax credit” nell’economia di una riforma complessiva della legge Franceschini (e quindi ben oltre lo specifico del “tax credit”) e la nomina del nuovo Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo (il massimo organo di consulenza del Ministero della Cultura su queste tematiche) nonché delle nuove Commissioni della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (retta da Nicola Borrelli), così come riformate dalla Legge di Bilancio 2024…
Accantoniamo queste dinamiche per concentrarci oggi su tre notizie che riteniamo debbano stimolare una riflessione: ieri pomeriggio, a distanza di poche ore dalla pubblicazione dei risultati del “box office” in Italia Cinetel, la filiale italica della multinazionale Warner Bros. Discovery, ramo cinema “theatrical”, ha diramato un comunicato stampa entusiasta (in questo caso, l’entusiasmo è giustificato e non artefatto) con cui rivendica il successo del proprio operato nel 2023; sempre ieri pomeriggio, la stessa multinazionale, su altro fronte, ovvero Warner Music Italy, diramava un comunicato stampa, anch’esso pregno di entusiasmo, col quale segnalava che “Tunnel”, l’album d’esordio del rapper italo-tunisino Simba La Rue emerge come il primo successo discografico del 2024… E sempre ieri emergeva la notizia secondo la quale The Space Cinema è il maggior circuito cinematografico d’Italia…
Qual è il fil rouge che accomuna queste notizie?! Che si tratta di successi di multinazionali che operano in Italia, ma che certamente non sono “imprese culturali e creative” proprio… italiane.
Procediamo con ordine.
Warner Bros. Discovery Italia è il distributore cinematografico n° 1 in Italia: oltre 100 milioni di euro di incassi
Warner Bros. Discovery Italia festeggia un 2023 da record, con risultati senza precedenti e numerosi successi di pubblico e al “box office”, che hanno permesso alla filiale italiana della major di chiudere l’anno come “#1 Studio in Italia”, recita il comunicato firmato dal Senior Publicist Andrea Merolli: una performance memorabile, registrata per la prima volta nella storia, con un incasso di circa 100 milioni di euro (per la precisione 96,6 milioni, non considerando i titoli Sony). Per l’ottava volta negli ultimi tredici anni, inoltre, Warner Bros. Discovery conclude l’anno come distributore di maggior incasso in Italia (103 milioni inclusi titoli Sony), consolidando ancora una volta la sua posizione di leader indiscusso sul territorio.
Alessandro Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia, ha dichiarato: “chiudere con un primato è sempre motivo di grande soddisfazione e siamo davvero lieti che il pubblico ci abbia restituito nel corso di tutto l’anno questo importante riscontro. Un risultato che ci riempie d’orgoglio ma che allo stesso tempo ci offre un rinnovato slancio per il 2024 che si preannuncia altrettanto importante con uscite globali attesissime come il secondo capitolo di Dune e di Joker. Accanto a queste release internazionali continueremo ad affiancare un impegno sempre maggiore nelle produzioni italiane, a testimonianza dell’interesse del gruppo ad aumentare a tutti i livelli, anche grazie ai grandi risultati del 2023, il numero di produzioni theatrical”.
Dal fenomeno “Barbie” a “Wonka”, dai blockbuster “Shark 2: L’abisso” al terzo capitolo della saga di “Creed”, passando per i successi dell’horror ed i risultati delle “local productions”, il 2023 è stato un anno da ricordare per Warner Bros. Discovery.
I risultati nel dettaglio:
- come Studio (esclusi i titoli Sony), Wbd ha incassato quasi 100 milioni di euro (96,6 milioni), per una quota di mercato del 19 %, registrando una crescita del 125 % rispetto al 2022, mentre il mercato è salito del 62 %;
- Wb Studio ha registrato un +21 % rispetto alla media 2019-2017, mentre il mercato si è fermato a -16 %;
- in termini di “gross box office” (gbo), nel 2023 lo Studio ha registrato un calo di soli 2 milioni di euro rispetto all’anno record 2019, uno dei più fortunati della storia di Wbd.
I successi Warner Bros Discovery del 2023:
- “Barbie”: con un incasso totale di 32,8 milioni di euro è il titolo di maggior incasso nella storia di Wdb in Italia. Il film è il quinto miglior titolo internazionale di sempre nel nostro Paese, decimo miglior risultato includendo le “local productions”.
- “Wonka”: ancora in programmazione nelle sale italiane, il film di Paul King è il protagonista indiscusso delle festività natalizie. Con 13 milioni di euro, “Wonka” è il quinto incasso per un film uscito nel 2023, quarto miglior risultato tra i titoli internazionali;
- “Creed III”: il terzo capitolo della saga “spin-off” di “Rocky” ha incassato 6,9 milioni, con un calo di soli 400mila euro rispetto al successo fenomenale del secondo capitolo del 2019 e un +25 % rispetto al film originale del 2016. “Creed III” si è piazzato al dodicesimo posto nella classifica delle nuove uscite 2023 in Italia ed è uno dei quattro titoli Wbd, insieme a “Barbie”, “Wonka” e “The Nun II”, nella “Top 20” dei film più visti in Italia quest’anno…
- “The Nun II”: ha chiuso la sua permanenza in sala incassando 6,7 milioni di euro, con un +21 % rispetto al primo capitolo diventando il sesto film horror di maggior incasso di sempre nel nostro Paese e registrando il tredicesimo miglior risultato italiano del 2023.
- “Shark 2: L’abisso”: con 5,3 milioni ha superato il risultato pre-pandemico del film originale del 2018 (5,1 milioni).
- “Air – La Storia del Grande Salto”: il film diretto e interpretato da Ben Affleck ha totalizzato un incasso di 3,5 milioni fi euro,,, registrando il secondo miglior risultato in Europa (dopo il Regno Unito) e il quarto a livello mondiale (dopo Australia e Stati Uniti)…
- “La casa – Il risveglio del male”: con un incasso di 3 milioni di euro, ha registrato il quinto miglior risultato per un film horror dal 2020, subito dopo “Saw X” e “L’esorcista – Il credente”…
- “Mummie – A spasso nel tempo”: con 2,3 milioni di euro è il settimo miglior risultato dell’anno per il genere, il miglior film d’animazione non statunitense dall’uscita di “Dragon Ball Super – Broly” nel febbraio 2019…
L’orgoglio della Warner Bros. Discovery italiana dedica poi una qualche attenzione alle “Local productions”:
- quasi 15 milioni di incassi totali nel 2023, registrando il 191 % in più rispetto al “gbo” delle produzioni locali Wbd del 2022 (il mercato italiano delle “local productions” ha chiuso con un più contenuto + 100%)…
- +49 % rispetto alla media pre-pandemia 2019-2017 dei titoli italiani distribuiti da Wbd, mentre il mercato italiano si è fermato a -1 % rispetto alla media.
“Tre delle nostre Lp su quattro si sono classificate nella Top 5 dei film italiani più visti del 2023”, continua il comunicato stampa: “Me contro te. Il film – Missione Giungla” | #3; “Tre di troppo” | #4; “Me contro te. Il film – Vacanze in Transilvania” | #5; “Tre di troppo” (per la regia di Fabio De Luigi) ha incassato quasi 5 milioni (ovvero 4,9 milioni), posizionandosi al quarto posto tra i film italiani più visti dello scorso anno.
Più in dettaglio:
- “Me contro te. Il film – Missione Giungla” (regia Gianluca Leuzzi): con un incasso pari a quasi 5 milioni di euro, è attualmente il terzo film italiano più visto del 2023, dietro solo a “C’è Ancora Domani” e alla commedia natalizia “Santocielo”;
- “Me contro te. Il film – Vacanze in Transilvania” (regia Gianluca Leuzzi): 5° film italiano per incassi del 2023, con 4,7 milioni di euro. Il “franchise” Me Contro Te, con 5 titoli in meno di 4 anni, ha incassato un totale di quasi 30 milioni di euro, diventando uno dei “franchise” locali di maggior successo di tutti i tempi in Italia…
- “Home Education – Le regole del male” (regia Andrea Niada): è il film horror italiano di maggior incasso per un regista esordiente e si posiziona all’ottavo posto tra gli horror di produzione italiana con maggior incasso dal 1994 ad oggi.
Lasciamo ai lettori più sensibili il commento, per ora noi ci fermiamo qui.
Altro entusiasmo Warner in Italia… “Tunnel” di Simba La Rue, l’album d’esordio del rapper italo-tunisino (dalla vita piuttosto controverso) è il primo successo discografico del 2024
L’album d’esordio del rapper italo-tunisino Simba La Rue è il primo successo discografico del 2024… Entrato al #1 delle classifiche di Spotify, Apple e Amazon… 8 canzoni in “Top10” Spotify Italia… Oltre 36 milioni di ascolti su Spotify a pochi giorni dall’uscita…
Nel disco i “feat” con Guè, Ghali, Sfera Ebbasta, Baby Gang, Boy Mass, Paky e Tedua…
Commenta l’ufficio stampa dell’artista (sic), curato da Parole & Dintorni (società leader nella comunicazione nel settore musicale”) che La Rue “attraversa storie di disagio sociale”. in “un percorso che parte dal carcere minorile per arrivare alla luce in fondo la tunnel”.
Francamente noi, di luce”, nella discografia di La Rue, ne vediamo assai poca: al di là della musica e dei testi, i videoclip che traducono in immagini i suoi testi sono certamente di buona qualità estetico-visiva, ma osserviamo prevalentemente simpatiche icone di armi, auto di lusso, e sostanze psicoattive, e volgari femmine procaci e discinte, in ambienti di degrado metropolitano…
Continua il comunicato stampa firmato da Marta Falcon: “Tunnel” (No Parla Tanto Records / Warner Music Italy), l’album d’esordio di Simba La Rue, è il primo successo discografico italiano del 2024, con oltre 36 milioni di ascolti su Spotify a soli 5 giorni dall’uscita. Il disco è entrato al #1 delle classifiche di Spotify, Apple e Amazon, i brani hanno conquistato le chart degli store digitali e i primi posti della classifica di YouTube. La titletrack “Tunnel” è stabile al #1 posto della playlist Top50 Italia di Spotify. Il rapper italo-tunisino racconta in 16 tracce il suo percorso dal buio alla luce, un diario aperto che attraversa momenti di oscurità, dai problemi in famiglia al carcere, e invita a riflettere sulle proprie esperienze e a trovare la forza di superare le difficoltà. Nel disco i featuring con Guè, Ghali, Sfera Ebbasta, Boy Mass, Paky, Tedua e l’immancabile Baby Gang con cui condivide l’etichetta No Parla Tanto”.
E ripropone una benevola interpretazione in positivo: “la voce graffiata di Simba La Rue si unisce a quella di amici e colleghi attraversando un disco tagliente, che parte dal disagio sociale ma vede una luce in fondo al tunnel che rappresenta la crescita personale e la rinascita”.
E riporta anche una sintetica bio del Nostro: “Mohamed Lamine Saida, nato nel 2002 in Tunisia, arriva in Italia a sei anni con i genitori e tre fratelli. Comincia a scrivere i suoi testi a 16 anni con il nome di Simba La Rue, mentre è accudito dalla comunità Kairos di Don Claudio Burgio, dopo aver avuto problemi con la Legge. Con il suo stile crudo e realistico, è uno degli artisti di punta della realtà Npr (No Parla Tanto Records) che ha costruito un immaginario sempre più forte negli ultimi anni, e fra i più vividi di tutto il nuovo panorama rap. L’album d’esordio “Tunnel” esce dopo il successo dell’Ep “Crimi” (2022) certificato Oro e una serie di singoli che lo hanno accompagnato nel 2023: dal più recente singolo solista “Agitato”, passando per “Carne Halal” con Baby Gang e Escomar, “Spedizione punitiva” con Neima Ezza, “Levante” feat. Paky e “Taf Taf”.
Diverte osservare come questa interpretazione della vicenda personale-artistica di Simba La Rue lo rappresenti quasi come un uomo rigenerato, dopo l’esperienza criminale e della detenzione… Un… rigenerato, un… rinato, insomma un… redento, e forse quasi anche un… redentore (fonte di illuminazione spirituale per le giovani generazioni italiane e francesi)?
In verità, ascoltando i suoi testi, non ci sembra emerga esattamente ciò, ma forse qualcosa sfugge alla nostra capacità di analisi mediali e ricercatori sociali…
Torneremo sul tema, che si collega ai “messaggi” che rapper come La Rue inviano al mondo giovanile, contribuendo alla costruzione di un discutibile “immaginario collettivo” basato su “valori” che – almeno secondo il senso comune – sarebbero piuttosto prevalentemente “non valori” (denaro / potere / successo acquisiti con comportamenti non esattamente meritori, commendevoli e civili…). Nelle more, rimandiamo al nostro intervento su queste colonne: vedi “Key4biz” del 22 novembre 2023, “Censurare il rap? Botta e risposta fra il Sottosegretario Mazzi e Nastasi (Siae). Ministro Valditara, campagna da 15 milioni nelle scuole contro la violenza sulle donne”.
The Space Cinema si è classificato al primo posto tra i circuiti cinematografici italici del 2023: 13 milioni di spettatori portati nei 35 multiplex della catena cinematografica…
The Space Cinema è un circuito composto da 35 “multiplex” e 352 schermi cinematografici, che nel 2023 può vantarsi di essere stato il primo per spettatori in Italia: ben 13 milioni di spettatori sul totale nazionale di 70 milioni di biglietti venduti.
Il multiplex di Parco de’ Medici a Roma si è imposto inoltre come il primo cinema d’Italia per incassi.
The Space Cinema è dunque riuscito a strappare al “competitor” Uci Cinemas il primato di catena cinematografica con più spettatori (che quest’ultima deteneva negli ultimi 4 anni).
“Siamo orgogliosi di essere stati per numero di spettatori il primo circuito del mercato cinematografico italiano del 2023 – ha dichiarato il General Manager Francesco Grandinetti – È un importante traguardo per l’azienda che aspettavamo da molto tempo: il risultato del duro lavoro e dell’impegno di tutti i Manager, dello staff dei cinema e del nostro Head Office, sempre pronti ad offrire alta qualità e soluzioni innovative ai nostri clienti. Questo risultato ci motiva ulteriormente a continuare a migliorare, per soddisfare le esigenze del pubblico cercando di superare le aspettative con location, servizi e proposte innovative”.
Sarebbe interessante comprendere – al di là del film di Cortellesi – quale sia la quota di mercato dei film italiani nel circuito The Space Cinema…
Abbiamo già segnalato su queste colonne che Uci Cinema è di proprietà della “britannica” Odeon Cinema Group (che dal 2016 fa capo a Amc Entertainment Holdings, a sua volta controllata dal gruppo cinese Wanda Group), e che The Space Cinema Italia è di proprietà della multinazionale britannica Vue International.
Entrambi, suvvia,non esattamente… imprese italiane.
Ed in argomento rimandiamo al nostro articolo del 27 novembre 2023, dal titolo sintomatico: “Ma il film della Cortellesi è un film realmente ‘italiano’?!”
E ricordiamo che c’è ancora qualcuno che evoca il (sano) concetto di… “sovranismo culturale”…
Con queste tre notizie, chiudiamo l’edizione odierna della rubrica curata dall’Istituto italiano per l’Industria Culturale IsICult “ilprincipenudo”.
Riteniamo che anche queste segnalazioni erratiche possano (debbano) stimolare riflessioni critiche sullo stato di salute del sistema culturale italiano… Restiamo ancora territorio di conquista delle multinazionali dell’immaginario… E lo Stato resta a guardare.
Latest news: la francese Elipse acquisisce Studio Campedelli
A corollario della tesi secondo la quale l’Italia audiovisiva è sempre più oggetto di… “saccheggio” straniero, si segnala la notizia di una nuova acquisizione, di una storica impresa italica. Ellipse Animation entra nel capitale sociale di Studio Campedelli con una partecipazione di maggioranza. Fondata nel 2008 da Pietro Campedelli e gestita da Anne-Sophie Vanhollebeke e Valeria Brambilla, la casa di produzione italiana – con sede a Milano e Torino – ha firmato serie animate come “Calimero”, “Atchoo!” e “Topo Tip”. Ellipse Animation fa parte di Média-Participations, gruppo già presente in Francia e in Belgio (con Belvision, Dreamwall). Ellipse Animation sta già lavorando con Studio Campedelli per le serie “Belfort e Lupin” (“Versailles Unleashed”) in produzione per France Télévisions, e per il lungometraggio “Prendiluna, in fase di sviluppo…
[ Nota: questo articolo è stato redatto senza avvalersi di strumenti di “intelligenza artificiale. ]
(*) Angelo Zaccone Teodosi è Presidente dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult (www.isicult.it) e curatore della rubrica IsICult “ilprincipenudo” per “Key4biz”.