Sistemi informatici

La Difesa apripista dell’open source: maxi-migrazione da 100 mila pc

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Procede la maxi migrazione dei pc del Ministero della Difesa dal pacchetto Microsoft al software libero di LibreOffice.

Procede spedita la migrazione del Ministero della Difesa verso l’open source, con il progressivo abbandono del software proprietario di Microsoft a favore dei programmi per la produttività LibreOffice, forniti dall’associazione LibreItalia.

La piattaforma di sistemi informatici open source per la produttività scalza così per la prima volta Microsoft Office dal desktop di una grande pubblica amministrazione centrale nel nostro paese. La migrazione è partita a ottobre e ad oggi sono 5mila le macchine dell’Esercito, della Marina e dell’Aviazione italiana che hanno montato la suite di LibreOffice.

 

Risparmi e replicabilità

L’intero processo di migrazione, secondo dati della Difesa, costerà 45 mila euro, investiti per l’upgrade del nuovo software di gestione documentale.

La migrazione prevede il passaggio di ben 100mila macchine al nuovo sistema basato su software libero, per sostituire il parco macchine di Microsoft, ormai alquanto obsoleto tanto da impattare sulla performance del personale e dei dipartimenti IT dei militari.

Secondo il Ministero, la transizione, che durerà quattro anni, permetterà di risparmiare fra i 26 e i 29 milioni di euro, che saranno poi reinvestiti per l’upgrade e la reingegnerizzazione dei processi del software ERP della Difesa.

Oltre all’open source, la Difesa ha deciso inoltre di adottare di default l’ODF come formato per lo scambio di documenti fra i diversi dipartimenti.

La tabella di marcia della migrazione prevede il passaggio di 75 mila pc a LibreOffice entro il 2017 per arrivare a 100 mila entro il 2020. Il timing è legato alle scadenze di licenza di Microsoft Office.

L’intero iter di migrazione prevede corsi di formazione e utili saranno anche i dati di un sondaggio, secondo cui soltanto il 20% del personale della Difesa usa PowerPoint, appena il 15% utilizza PowerPoint ed Excel, e un misero 2% utilizza il database software Microsoft Access.

Corso online in CreativeCommons

La migrazione consentirà di realizzare una sorta di corso online, che verrà pubblicata in CreativeCommon a potenziale vantaggio di altre amministrazioni che sceglieranno di passare all’open source.

Il corso di formazione del personale è gestito da LibreItalia, che a settembre 2015 ha siglato un accordo con la Difesa per seguire il personale nella fase di transizione di startup del progetto.

PA centrali e Open Source

Il progetto della Difesa è uno dei maggiori in Europa nel suo genere. Il maggiore in assoluto è quello adottato dal Ministero dell’Interno in Francia, con la migrazione di 240 mila pc all’open source. Sempre in Francia, altri enti pubblici che usano l’open source sono l’Agenzia delle Entrate, il Ministero delle Finanze, quelli degli Esteri e dell’Agricoltura.

Anche la Gendarmerie transalpina ha adottato l’open source per 72 mila postazioni. Infine, anche l’Estremadura in Spagna e la municipalità di Monaco di Baviera usano LibreOffice.

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