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La cura Draghi per la competitività dell’Ue: dalla neutralità tecnologica al level playing field

Dalla mancanza di innovazione ai prezzi energetici elevati, dai gap tecnologici all’urgente bisogno di accelerare la digitalizzazione. Sono queste le sfide da affrontare e da vincere per l’Unione europea secondo il Rapporto sulla Competitività curato da Mario Draghi. Il Report è stato anticipato oggi dall’ex premier italiano al Comitato dei rappresentanti permanenti in Ue (gli ambasciatori dei ventisette Paesi) e poi sarà presentato ufficialmente lunedì prossimo.

Tra gli interventi anticipati da Draghi il Rapporto include misure su: 

Nel corso dell’incontro con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi Ue, a quanto ha appreso ANSA da più fonti diplomatiche, Mario Draghi ha parlato della necessità di riforme senza precedenti per l’Ue, nelle quali siano coinvolti tutti gli attori del continente. Per Draghi è necessario agire a 360 gradi e nella maniera più veloce possibile. 

Secondo quanto riporta da ANSA, il rapporto si sviluppa in cinque macro-capitoli: 

produttività, riduzione delle dipendenze, clima, inclusione sociale e ricette per i singoli settori sulla base dei dieci principali dossier economici che riguardano l’Ue. 

Dati i tempi stretti non c’è stato dibattito alla riunione del Coreper. La presidenza ungherese ha tuttavia sottolineato che, dopo la pubblicazione del testo, l’attuazione del rapporto Draghi sarà inserita nell’agenda.

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