Stamane ETNO, l’associazione degli incumbent di telecomunicazione europei, ha diffuso un Report sullo stato della comunicazione digitale.
Ne viene fuori un quadro impietoso dove a parlare sono i numeri.
Il mercato tlc europeo appare il meno florido (o quello maggiormente in difficoltà) rispetto alle altre aree del mondo.
Gli investimenti pro-capite fatti dagli operatori in Europa sono stati pari a 83,2 euro, meno della metà rispetto ai 188,5 euro investiti dagli operatori in Giappone e significativamente minori rispetto anche ai 135,3 investiti dagli omologhi americani.
Parallelamente, si registra anche una minor spesa pro-capite per servizi di telecomunicazioni in Europa (con una spesa media a persona di 30,1 euro), contro i 70 euro negli Stati Uniti, i 52 euro in Giappone e i 57,4 euro in Australia.
Insomma, una situazione di stallo per gli operatori europei di telecomunicazioni, che hanno prezzi dei servizi al pubblico sempre più bassi e margini sempre più assottigliati.
Il risultato è un generale impoverimento del settore, come ho riferito su queste pagine (Le telecomunicazioni? O cambiano tutto o non hanno futuro).
Lo stesso Report di ETNO indica di fatto come gli stessi operatori tradizionali europei non comprendano ancora quali siano le ragioni delle loro difficoltà e rappresenta di fatto un’ammissione di colpa di mancata comprensione. Fanno fatica a cambiar pelle e a rinnovarsi. Sono rimasti ancorati a un mondo che non c’è più e non traggono le conseguenze di una situazione di stallo che richiede soluzioni di continuità.
Eppure, la soluzione è lì, davanti ai loro occhi.
La suggerisce il piano varato nel Consiglio Telecom di Bruxelles del 4 dicembre scorso: aprire il mercato a nuovi operatori, a forze fresche che non patiscono i problemi di legacy degli operatori tradizionali e che possono portare una ventata di novità in un settore che deve essere svecchiato.
Naturalmente il cuore del problema è quello dei modelli di business e lo stesso Consiglio Telecom ha già indicato la strada.
Il futuro è la riformulazione dei modelli di business con l’affermazione della soluzione Wholesale-only, che tende a spostare la competizione a valle, sul segmento del consumatore finale, anche per chiudere spazi all’aggressività degli Over the Top.
Riusciranno gli operatori tradizionali aggregati in ETNO a comprendere la portata del cambiamento? Può darsi che fatichino ancora un po’, ma non hanno altra strada.