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La Commissione Ue vuole usare i dati delle telco contro il coronavirus

Thierry Breton, il commissario Ue al Mercato Interno, ha chiesto in videoconferenza ai principali operatori Tlc europei di condividere i loro dati con i ricercatori impegnati nella lotta al Covid-19. Fra i destinatari dell’appello di Breton fra gli altri Orange, Deutsche Telekom, Telecom Italia, e Vodafone. Breton ha chiesto agli operatori di condividere i metadati dei clienti. Lo scrive oggi Le Figaro.

Breton si era già incaricato di altre misure anti virus nei giorni scorsi, chiedendo a Netflix e Youtube di togliere l’alta definizione per pesare meno sulle reti Tlc del Vecchio Continente in questa fase delicata di quarantena di massa.

Sfruttare i metadati delle telco potrebbe consentire ai ricercatori di modellizzare la propagazione del virus nella popolazione e di anticipare i picchi epidemiologici. Le informazioni raccolte sarebbero anonimizzate e massificate come strumento per proteggere la privacy degli individui nel rispetto del GDPR e della direttiva ePrivacy.

Per creare dei modelli sul contagio e intervenire in anticipo, a quanto pare sarebbe sufficiente utilizzare i dati forniti da uno o due operatori per singolo paese.

Gli operatori sarebbero d’accordo in linea di principio. In alcuni paesi questo tipo di attività funziona già, come ad esempio in Francia, dove Orange ci sta già lavorando in collaborazione con l’Inserm (Institut national de la santé et de la recherche médicale), il corrispettivo transalpino dell’Iss (Istituto superiore di sanità).

L’attività francese necessita, comunque, del via libera del Cnil, il Garante Privacy francese “per la conservazione di dati per un periodo di tempo più lungo di due anni, il doppio di quanto sia oggi consentito”, ha detto Stéphane Richard, l’ad di Orange.

In Francia c’è un comitato di ricercatori al servizio del governo per trovare soluzioni per il contenimento del virus che utilizzino anche dati di geolocalizzazione.

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