La Commissione europea ha presentato il Clean Industrial Deal, un piano per sostenere la competitività e la resilienza del settore industriale europeo, accelerando al contempo la decarbonizzazione e contrastando la concorrenza di Cina e Stati Uniti.. Nel breve termine, il Clean Industrial Deal mobiliterà oltre 100 miliardi di euro per sostenere la “produzione pulita made in EU”, di cui un’ulteriore garanzia di 1 miliardo di euro nell’ambito dell’attuale bilancio comune.
“L’Europa non è solo un continente di innovazione industriale, ma anche un continente di produzione industriale – ha detto la presidente Ursula von der Leyen – Tuttavia, la domanda di prodotti puliti ha subito un rallentamento e alcuni investimenti si sono spostati in altre regioni. Sappiamo che troppi ostacoli si frappongono ancora alle nostre aziende europee, dagli alti prezzi dell’energia agli eccessivi oneri normativi. Il Clean Industrial Deal intende tagliare i legami che ancora frenano le nostre aziende e creare un chiaro business case per l’Europa”.
Action Plan
Insieme al Clean Industrial Deal, la Commissione UE ha anche pubblicato un Action Plan con misure per rendere più efficiente l’ambiente normativo, riducendo al contempo gli ostacoli burocratici per le aziende. In particolare, è stato dettagliato un piano d’azione con misure a breve termine per ridurre i costi energetici, completare l’Unione dell’energia, attrarre investimenti ed essere meglio preparati a potenziali crisi energetiche. Come componente chiave del Clean Industrial Deal, questo piano non porterà solo sollievo alle famiglie che affrontano bollette energetiche elevate, ma anche alle industrie che lottano con costi di produzione elevati, con risparmi complessivi stimati di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenteranno progressivamente fino a 130 miliardi di euro di risparmi annuali entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040.
Industrie ad alta intensità energetica e tecnologie pulite
Il Clean Industrial Deal si concentra principalmente su due settori strettamente collegati: industrie ad alta intensità energetica e tecnologie pulite. Sul primo fronte, c’è necessità di un sostegno urgente per decarbonizzare ed elettrificare: la Commissione afferma che il settore deve affrontare costi energetici elevati, concorrenza globale sleale e normative complesse, che ne danneggiano la competitività. Per quanto il Clean Tech, viene affermato che questo settore è al centro della competitività e della crescita future, nonché cruciale per la trasformazione industriale. Anche la circolarità è un elemento centrale del Deal, poiché occorre massimizzare le risorse limitate dell’UE e ridurre le dipendenze eccessive dai fornitori di materie prime di paesi terzi.
Scendendo nei dettagli, la Commissione: adotterà un nuovo quadro di aiuti di Stato Clean Industrial Deal, consentendo un’approvazione semplificata e più rapida delle misure di aiuti di Stato per l’implementazione delle energie rinnovabili, l’implementazione della decarbonizzazione industriale e la garanzia di una capacità produttiva sufficiente di tecnologie pulite; rafforzerà il Fondo per l’innovazione e proporrà una Banca per la decarbonizzazione industriale, puntando a 100 miliardi di euro di finanziamenti, sulla base dei fondi disponibili nel Fondo per l’innovazione, delle entrate aggiuntive derivanti da parti dell’ETS e della revisione di InvestEU; modificherà il regolamento InvestEU per aumentare la capacità di assunzione del rischio di InvestEU. Ciò mobiliterà fino a 50 miliardi di euro in investimenti privati ??e pubblici aggiuntivi, anche in tecnologie pulite, mobilità pulita e riduzione dei rifiuti.
Nuovi strumenti di finanziamento della BEI
Il Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI) lancerà una serie di nuovi strumenti di finanziamento concreti per sostenere il Clean Industrial Deal. La BEI lancerà: i) un “Grids manufacturing package” per fornire controgaranzie e altro supporto per la riduzione del rischio ai produttori di componenti di rete; ii) un programma pilota congiunto Commissione europea-BEI di controgaranzie per i Power Purchase Agreement (PPA) intrapresi da PMI e industrie ad alta intensità energetica; e iii) lancerà un CleanTech guarantee Facility nell’ambito del programma Tech EU supportato da InvestEU.
“Il nostro piano fornisce la stabilità e la fiducia di cui gli investitori hanno bisogno, sbloccando capitali, espandendo i mercati delle tecnologie pulite, rendendo l’energia più accessibile e assicurando un panorama equo e competitivo in cui le aziende possano prosperare – ha detto Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per la transizione pulita, giusta e competitiva – Ma riguarda anche le persone. Questa strategia è progettata per creare posti di lavoro, sviluppare competenze e aprire opportunità per tutti gli europei. Teresa Ribera, Vicepresidente esecutivo per una transizione pulita, giusta e competitiva”.
Misure di supporto all’industria
Il piano prevede anche misure per stimolare la domanda e abbassare i costi dell’energia, tra cui:
- Nuovi criteri di acquisto pubblico basati su sostenibilità e preferenza europea.
- Acquisti congiunti di materie prime critiche, come litio e cobalto, seguendo il modello usato per i vaccini anti-Covid.
- Riduzione delle tasse sull’energia e semplificazione delle autorizzazioni per le imprese.
Sfide e opportunità
Il settore dell’acciaio, tra i più in difficoltà, ha chiesto aiuti immediati per evitare il declino. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato incontri urgenti con il settore metalmeccanico.
Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione, ha sottolineato il potenziale del piano nel creare 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030 nel settore delle rinnovabili. Tuttavia, ha riconosciuto che alcuni settori dovranno affrontare sfide difficili.
Conclusione
Il Clean Industrial Deal è una strategia ambiziosa che punta a rendere l’Europa un leader nella produzione sostenibile. La Commissione è determinata a rilanciare l’industria europea e a ridurre la dipendenza da tecnologie straniere, con un piano che coniuga innovazione, investimenti e transizione ecologica.
Elemento | Dettagli |
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Importo stanziato | 100 miliardi di euro |
Obiettivi principali | Decarbonizzazione e rilancio industriale |
Fonti di finanziamento | Innovation Fund, contributi statali, InvestEU, mercato del carbonio |
Misure principali | Nuovi criteri per gli acquisti pubblici, acquisti congiunti di materie prime, riduzione tasse energetiche |
Sfide | Settori in crisi, necessità di azioni rapide |
Opportunità | 3,5 milioni di posti di lavoro nel settore rinnovabile entro il 2030 |