Key4biz

La Commissione Ue inasprisce l’inchiesta su X dopo le provocazioni di Musk

La Commissione Ue ha annunciato oggi nuove misure tecniche nella sua inchiesta sulla rete sociale X, sospettata di diffondere ad arte informazioni false e di manipolare il dibattito pubblico in Europa, dopo nuove provocazioni di Elon Musk.

“Oggi adottiamo delle nuove misure per fare luce sulla conformità dei sistemi di raccomandazione di X” con il regolamento sui servizi digitali (DSA) dell’Unione Ue, ha detto la commissaria europea per la Sovranità digitale Henna Virkkunen.

Pressing di 40 europarlamentari sulla Commissione Ue

Bruxelles è sotto pressione da parte degli eurodeputati e degli Stati membri per agire in maniera ferma e decisa, visto che Elon Musk è accusato apertamente di manipolare i suoi algoritmi per sostenere l’estrema destra in Europa. In particolare, ad essere favorita sarebbe la candidata alle politiche tedesche per il partito di estrema destra Afd.

Oggi quasi quaranta eurodeputati di vari gruppi hanno inviato una lettera alla Commissione esortandola ad agire contro le “ingerenze” di Musk nella campagna elettorale tedesca. Il riferimento è al sostegno pubblico del patron di X al partito di estrema destra AfD, culminato in una sua intervista alla leader del partito Alice Weidel in diretta sulla sua piattaforma. Come sottolineano i firmatari, la Commissione ha il dovere di “esaminare la conformità al Dsa delle recenti campagne di denigrazione condotte dal signor Musk. Pertanto, che cosa pensa di fare la Commissione, ora che ha constatato che la piattaforma X non rispetta il Dsa?”.

Indagine indipendente dal contesto

“Questi passi sono indipendenti da qualsiasi considerazione politica o da specifici eventi recenti, ma possono ovviamente aiutarci a monitorare i sistemi che circondano tutti questi eventi in corso”, ha detto Thomas Regnier, portavoce della Commissione per gli affari digitali, durante il briefing quotidiano con la stampa.

Le tre richieste della Commissione a Musk

Venerdì la Commissione ha chiesto al social network americano di fornire entro il 15 febbraio “la documentazione interna sui suoi sistemi di raccomandazione e su eventuali modifiche recenti ad essi apportate”.

Inoltre, ha annunciato un “ordine di conservazione”, che richiede alla piattaforma di “conservare documenti e informazioni interne riguardanti futuri cambiamenti nella progettazione e nel funzionamento dei suoi algoritmi di raccomandazione, per il periodo che inizia il 17 gennaio 2025 e termina il 31 dicembre 2025”, a meno che l’indagine in corso della Commissione si concluda prima di tale data. L’indagine è stata aperta nel dicembre 2023.

Infine, la Commissione ha emesso una “richiesta di accesso ad alcune API commerciali di X“, interfacce tecniche che consentono l’accesso diretto ai contenuti per verificarne la moderazione e la viralità degli account.

“Queste misure consentiranno ai servizi della Commissione di tenere conto di tutti i fatti rilevanti nella valutazione complessa dei rischi sistemici” della piattaforma e del modo in cui questi vengono attenuati, ha reso noto l’esecutivo europeo in un comunicato stampa.

Per ora nessuna incriminazione ufficiale

Dall’apertura dell’indagine su X, non è stata annunciata alcuna incriminazione ufficiale in merito ai sospetti di manipolazione di algoritmi, che renderebbero più visibili i messaggi di Elon Musk o dell’estrema destra.

Da parte sua, il miliardario conduce una battaglia ideologica, in linea con la destra americana, contro il DSA, che descrive come uno strumento di censura al quale si rifiuta di sottomettersi.

Il nuovo regolamento, entrato pienamente in vigore lo scorso anno, mira a far rispettare all’interno dell’UE i limiti esistenti alla libertà di espressione, generalmente definiti dal diritto nazionale, come il divieto di insulti razzisti in Francia o la diffusione di simboli nazisti in Germania.

“Siamo determinati a garantire che tutte le piattaforme che operano nell’UE rispettino la nostra legislazione, che mira a rendere l’ambiente online equo, sicuro e democratico per tutti i cittadini europei”, ha sottolineato Virkkunen.

Exit mobile version