Anche se ancora non è possibile trovare sul mercato telefoni 5G, in Cina già si parla di 6G.
Su Xin, capo del gruppo di lavoro sulla tecnologia 5G al Ministero dell’Industria e dell’Information Technology cinese, rivela che la Cina ha iniziato a fare ricerca sul 6G già dal 2018. Il Paese è uno dei primi al mondo a farlo. Questo attesta il fatto che la Cina voglia imporsi sempre di più come leader nel settore tecnologico e delle grandi trasformazioni digitali.
(L’articolo è tratto dall’eBook gratuito di Key4biz ‘Tech Trend 2019’.)
Lo sviluppo effettivo della rete 6G avverrà nel 2020, con applicazione nel 2030, ma intanto si iniziano a fare le prime ricerche proprio come sta avvenendo in Finlandia con il varo del programma 6genesis.
Cosa cambierà dal così tanto atteso 5G al 6G?
Per prima cosa la velocità, 1TB al secondo per scaricare dati. Inoltre, sarà una rete ancora più capillare che raggiungerà aree che il 5G ancora non è in grado di coprire.
Alcuni ingegneri cinesi sostengono infatti che la diffusione della rete 5G non sarà in grado di coprire le profondità di mari e oceani. Cosa che la rete 6G invece si prospetta di fare è proprio la copertura subacquea.
Ci sono esperti però che ritengono sia ancora troppo presto per parlare di sviluppo di rete 6G, non essendo ancora iniziata la diffusione della 5G.
Quello che però vale la pena di sottolineare è che il Paese di mezzo sta investendo realmente e consistentemente nella tecnologia. Dal 2015, secondo Deloitte, la Cina ha speso più degli Stati Uniti nelle infrastrutture di comunicazione wireless per circa 24 miliardi di dollari.
Tutto questo dove trova la sua applicazione all’interno del Paese?
Sicuramente renderà sempre più forti e competitive aziende cardini come ZTE, Huawei e Tencent che attuano una continua ricerca e sviluppo.
A livello statale invece queste moderne tecnologie porteranno lo Stato ad avere un controllo più forte e dettagliato sui cittadini con l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza con riconoscimento facciale. Queste telecamere già ad oggi sono collegate con la polizia e nel 2019 verrà rafforzato il Social ranking system, dove i cittadini vengono premiati o puniti in base alle loro azioni, controllate attraverso questi vigili digitali.
Nella metà di novembre di quest’anno il Chief Architect di rete Neil McRae della British Telecom (BT), in un forum di settore argomentava sulla prospettiva della rete 6G anche di quella di settima generazione, il 7G.
Per McRae, se il 6G sarà un potenziamento del 5G con la rete satellitare, la rete 7G sarà suddivisa in “7G base” e 7.5G, in cui la versione base sarà sostanzialmente 6G + lo spazio di roaming della rete satellitare.
Inoltre, secondo l’analisi di Neil McRae, la rete 5G, e ancor più il 6G, sarà integrata con la rete satellitare, per esempio la rete di navigazione satellitare, che ad oggi conta tre diversi sistemi globali di rete di navigazione, GPS degli Stati Uniti, Beidou (Compass) della Cina, GLONASS russo, porterà al 6G questa grande sfida di come far interagire e come muoversi tra i diversi sistemi satellitari, che sarà una sfida da risolvere proprio nell’era del 7G.
Ma non solo la Cina guarda oltre il 5G. Ecco il video con cui l’Università di Oulu in Finlandia, che ha iniziato la ricerca sulle reti mobili 6G, mostra la società nel 2030.