La causa tra Zenimax e Oculus si sta inasprendo e le accuse comprendono ora il furto di segreti industriali e la distruzione di prove.
Zenimax ha dichiarato di avere “prove importanti” per dimostrare che Oculus si sarebbe appropriata indebitamente della tecnologia di realtà virtuale.
“Le prove”, si legge nel comunicato, “includono il furto di informazioni altamente confidenziali e il furto di segreti industriali, compreso del codice di programmazione”.
“Zenimax e id Software sono stati i visionari che hanno sviluppato la tecnologia VR e guardano con impazienza all’adempimento delle loro richieste”.
Oculus, dal canto suo, pochi giorni fa ha definito le accuse come un inutile tentativo di prendersi il merito di una tecnologia che non avrebbe nulla a che vedere con il publisher.