Le nostre case negli ultimi anni hanno subito una vera e propria invasione tecnologica, partita con il personal computer e giunta per il momento agli smart objects, come speaker, sensori domestici e accessori digitali per ogni attività, dal lavoro allo sport.
Le hanno chiamate smart home e la cifra principale di questa trasformazione delle nostre abitazioni è nella super connettività. Oggi, il 4G e le tecnologie wireless ci consentono di connettere gran parte delle apparecchiature elettroniche tra loro e in rete, favorendo l’accesso a un gran numero di servizi e contenuti come mai prima.
Il libro
Il 5G sarà invece la rete che proietterà il mondo esterno all’interno della nostra casa, come è scritto nel nuovo libro di Accenture, “The Future Home in the 5G Era. Next Generation Strategies and Business Models for Hyper-Connected Living”, scritto dagli esperti del settore Jefferson Wang e Boris Maurer.
Un’idea di “Casa del Futuro” fondata proprio sull’iperconnettività, sull’introduzione delle tecnologie emergenti, sulla personalizzazione dei servizi e sulle esigenze di chi la abita.
“La recente emergenza sanitaria ha profondamente mutato le abitudini delle persone, sia come individui che come consumatori, specialmente nel modo in cui concepiscono la casa e intendono il concetto stesso di abitare”, ha dichiarato Michele Marrone, Responsabile Media, Communications & Technology di Accenture Italia.
E di fatti, oggi, “la maggior parte della popolazione globale ha riprodotto all’interno della propria casa una società in miniatura – ha aggiunto – dove lavorare, istruire i propri figli, svagarsi e, addirittura, interagire con il personale medico e sanitario”.
La nuova casa
Il volume traccia una panoramica delle diverse tipologie di case iperconnesse, che offrono servizi personalizzati per il lavoro da casa (smart working), l’apprendimento a distanza (o didattica a distanza), l’assistenza sanitaria e la telemedicina, le comunicazioni sociali, l’intrattenimento immersivo, le relazioni sul territorio e l’assistenza all’infanzia o ai più anziani.
Il primo fattore abilitante per le abitazioni di prossima generazione sono le connessioni mobili 5G, che però sono ancora lontane dall’essere disponibili in maniera diffusa in gran parte dei mercati internazionali. Il secondo, già una realtà, è l’internet delle cose, o Internet of Things (IoT).
La spesa in soluzioni IoT per le smart home crescerà ad un tasso medio annuo (Cagr) del +14% fino al 2024, secondo recenti stime IDC.
Man mano che si diffonderanno, si legge nel libro, i servizi digitali potranno compiere un vero e proprio salto di qualità, facendo diventare una realtà la casa del futuro, che sarà al centro di un mercato composto da sistemi tecnologici realizzati dai produttori di dispositivi, operatori di piattaforme e designer di applicazioni, aziende che rispondono alle esigenze prioritarie dei consumatori, tra cui sanità, istruzione, beni di consumo.