“L’allentamento delle misure restrittive non deve però significare che il coronavirus non venga più preso seriamente”, ha affermato il presidente Christian Seifert. “Servono disciplina e rispetto delle regole”, ha aggiunto. Oltre alla “responsabilità personale di ciascuno”, Seifert ha sollecitato “la disciplinata implementazione” dei regolamenti in vigore per continuare a contenere il diffondersi del virus.
In vista della ripresa delle partite del campionato tedesco, Sky Deutschland ha deciso di trasmettere gratuitamente in chiaro gli highligts dei goal del 26° e il 27° turno della Bundesliga.
Grande incertezza in Italia
Se in Germania l’accordo è stato raggiunto, anche grazie alla fondamentale collaborazione tra lega, broadcaster e Governo, in Italia resta grande incertezza sulla ripresa del campionato. La Lega sembra ufficialmente unita a favore della ripresa, ma in realtà dietro le quinte molti club sono in realtà contrari a ripartire.
Il Governo non aiuta
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora non è riuscito a dettare una linea condivisa, tanto che a questo punto è lo stesso premier Giuseppe Conte a voler prendere direttamente in mano il dossier calcio.
Conte ha preallertato il numero uno della Federcalcio, Gravina, e il presidente della Lega di serie A, Dal Pino, per una riunione che si terrà a breve. Il 18 maggio potrebbe essere la data della ripresa degli allenamenti di squadra. Intanto, oggi è emersa la notizia che ci sono 11 positivi fra giocatori e staff di Sampdoria, Fiorentina e Torino. Se non dovesse essere dato l’ok alla ripresa degli allenamenti collettivi per il 18 maggio allora la ripresa del campionato sarebbe più a rischio.
Manca visione comune su trattamento virus
Da noi si litiga anche sulle misure da adottare in caso di positività dei giocatori, manca un coordinamento condiviso delle regole da adottare per la ripresa.
Il Corriere della Sera oggi in edicola fa il punto sull’incontro di ieri tra FIGC e Cts in merito al protocollo per la ripartenza della Serie A. La Federazione vorrebbe adottare il modello tedesco, cioè isolare solo l’eventuale positivo e consentire agli altri di continuare a lavorare. Il Comitato Tecnico Scientifico, su questo punto, è sembrato intransigente. Il decreto governativo chiede 14 giorni di quarantena per chi ha contratto il virus e per tutti quelli che sono stati a contatto col soggetto infettato.