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La blockchain presto sarà utilizzata per contrastare la tratta di essere umani

Ieri avevo sottolineato come l’Europa sia la principale vittima del negoziato Stati Uniti-Cina. E’ di ieri infatti la notizia che Trump sta redigendo una lista di beni europei su cui applicare un set di dazi. Questa operazione segue il pronunciamento della World Trade Organization (WTO) contro i sussidi ad Airbus. Sarà interessante osservare se Trump manifesterà il medesimo entusiasmo nel caso il cui WTO si esprimesse nei medesimi termini nei confronti di Boeing. La notizia non è irrilevante ai fini dell’evoluzione dei mercati nei prossimi mesi, specie ora che la maggior parte degli operatori sconta un risoluzione positiva del negoziato USA-Cina e, in generale, la fine dell’epoca delle c.d. “guerre commerciali”.

Blockchain e tratta di essere umani – Nel corso della conferenza di ieri a Vienna presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), John Richmond, ambasciatore degli Stati Uniti per il traffico di esseri umani, e la principessa Eugenia del Regno Unito, hanno parlato a favore dell’utilizzo di blockchain e app mobili per affrontare il problema della tratta di esseri umani nel Regno Unito. Ho appreso che la blockchain sta avendo un enorme impatto sulla gestione della supply chain e su come si possa aiutare il pubblico a denunciare la schiavitù moderna”. Ha dichiarato la Principessa Eugenia, nipote della Regina Elisabetta riferendosi all’app Safe Car Wash, in grado di utilizzare la blockchain per creare un registro dei lavoratori agli autolavaggi e prevenire il lavoro forzato.

India – La comunità crypto indiana è parecchio nervosa dopo l’ennesimo rinvio della Corte Suprema impegnata in un quadro normativo in campo blockchain. La Corte avrebbe infatti dovuto esprimersi lo scorso 29 marzo ma ha preferito rimandare l’udienza al 23 luglio. Nel frattempo sembra che diverse società ed esperti indiani del settore stiamo portando avanti iniziative di pressione per far comprendere al Governo l’importanza di un quadro normativo favorevole. L’India ha già perso il boom delle dot com alla fine degli anni ’90 a causa dello stesso atteggiamento passivo nei confronti delle nuove tecnologie.

Cina – La Commissione Nazionale per la Riforma dello Sviluppo ha comunicato di voler vietare l’attività di mining facendo una lista di aziende che intende chiudere. Il motivo è lo spreco di risorse e l’inquinamento dell’ambiente causato da queste aziende. La Cina ospita circa il 70% delle attività di mining di cryptovalute grazie al basso costo dell’energia e dei chip prodotti nel Paese, ma ora sembra che il mercato si stia spostando in Canada.

Facebook – Sembra che la compagnia abbia assunto circa 30 persone per la divisione di David Marcus (ex capo di Messenger e anche precedente presidente di PayPal), a capo della divisione di Facebook come “Director of Engineering, Blockchain”. Inoltre Facebook intende raccogliere 1 miliardo di dollari e cominciare a lavorare su una stablecoin da far veicolare su whatsapp.

Identità – Si scopre che la Thomson Reuters, gigante dell’informazione, ha depositato nel 2015 un brevetto per utilizzare la blockchain in ambito identità digitale. Lo si scopre solo ora ad aprile 2019. Il tema dell’identità digitale è molto importante perchè fermerebbe un fenomeno molto difficile da arginare, quello della contraffazione e furto di identità on line.

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