Sperimentazione

La blockchain applicata al roaming, primi test fra operatori

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Sfruttare le potenzialità della blockchain per far crescere la fiducia degli operatori che hanno siglato accordi reciproci di roaming anche all’ingrosso.

Sfruttare le potenzialità della blockchain per far crescere la fiducia degli operatori che hanno siglato accordi reciproci di roaming anche all’ingrosso. E’ questo il senso dell’accordo siglato fra Deutsche Telekom, Telefonica, Orange e T-Mobile US che stanno sperimentando insieme una nuova soluzione blockchain per l’automatizzazione del flusso di roaming.

Quando si tratta di roaming, il flusso inter-operatore è rimasto pressoché invariato negli ultimi 20 anni, ma ora una nuova soluzione blockchain potrebbe cambiare le cose.

In partnership con la GSMA

In partnership con la GSMA, Deutsche Telekom, Telefonica, Orange e T-Mobile US hanno creato il primo network blockchain inter-operatore.

Questa nuova soluzione genererà e sottoscriverà in automatico accordi di roaming anche scontati se necessario, rendendo così automatico un procedimento che ancora oggi viene svolto manualmente.   

L’incremento di efficienza da questa soluzione sarà significativo, anche se il vantaggio principale sarà probabilmente un altro perché offrirà alle telco un intermediario affidabile e neutrale per facilitare le interazioni. La soluzione blockchain identifica e autentica automaticamente ambo le parti, eliminando la possibilità di modifica delle comunicazioni da parte del ricevente.

Obiettivo open-source

Gli operatori sono costantemente sotto pressione per rendere il roaming sempre più a buon mercato e più efficiente, il che pone una difficile sfida soprattutto in vista dell’avvento su ampia scala di nuove tecnologie come NB-IoT, LTE-M oppure VoLTE, che accresceranno il livello di complessità.

Se la sperimentazione andrà a buon fine, il codice del progetto sarà fornito in open source, consentendone l’adozione a tutta la industry.

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