2016 – USA
La saga era cominciata con il primo Kung Fu Panda nel 2008. Po, paffuto plantigrado bianco e nero, si presentava come uno la cui unica aspirazione era quella di diventare un esperto di arti marziali, disciplina nella quale ci vogliono agilità, prontezza e riflessi ultra rapidi. Nel numero 2, arrivato nel 2011 e autentico blockbuster al botteghino, Po ha invece dovuto scoprire quali erano i segreti delle sue origini misteriose così da liberare la forza indispensabile per arrivare al successo. Da notare che entrambi i capitoli hanno ottenuto la nomination all’Oscar come miglior film d’animazione. In questo numero 3, molto atteso in tutto il mondo, Po continua il suo apprendistato come eroe. È una realtà della quale il simpatico panda si rende conto quando esce dai confini della sua “comfort zone”, dove era un allievo delle arti marziali, e si appresta a diventare a sua volta un insegnante. Si trova allora nella necessità di riunire la propria famiglia biologica con quella kung fu. Solo così diventerà un maestro del passato e del futuro.
Presente in cabina di regia fin dal numero uno, Jennifer Yuh Nelson fa notare: ‘Il lato che più amo di Po è il suo immenso entusiasmo. È davvero un piacere passare del tempo con lui perché mette tanta passione in qualsiasi cosa faccia’. Accanto a Nelson, in regia arriva Alessandro Carloni, un italiano ormai veterano della trilogia avendo lavorato come supervisore all’animazione nel primo film e come story artist in tutti e due, oltre ad aver partecipato a numerose produzioni della DreamWorks Animation, tra cui Sinbad ‐ La leggenda dei sette mari (2003, come animatore), La gang del bosco (2006, come story artist e animatore) e Dragon Trainer 1 e 2 (2010 e 2014, in qualità di co‐head of story).
E a proposito del lavoro svolto nei precedenti capitoli di Kung Fu Panda, Carloni dice: ‘In questo film, Po deve aiutare gli altri a raggiungere la sua stessa illuminazione e a comprendere quali siano le loro qualità peculiari per realizzarsi appieno”. Subito dopo però precisa: “La passione di Po può rivelarsi una grandissima forza positiva. Non importa quante volte cada, si rialza sempre’. E Glenn Berger, sceneggiatore, aggiunge: ‘In definitiva la sfida stavolta doveva essere ancora più emotiva e interiore’. Il cambiamento radicale avviene quando nella vita di Po arriva il suo padre biologico, da sempre ignoto, Li Chan.
Merita ricordare che, in sede di doppiaggio, a dare la voce italiana a Po è stato confermato Fabio Volo (nell’originale è Jack Black), mentre nella versione inglese ci sono due new entry: per Li Chan è stato scelto Bryan Cranston – volto noto della serie TV Breaking Bad e recentemente protagonista del biopic L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, per cui è stato candidato all’Oscar 2016 come miglior attore protagonista – e Kate Hudson (Quasi famosi, The Skeleton Key) che presta invece la sua voce all’esuberante danzatrice col nastro Mei Mei, spumeggiante panda femmina e primo esemplare dell’altro sesso incontrato da Po nel corso dell’intera trilogia. Ritornano poi, sempre nel cast della versione originale, David Cross (Gru) e James Hong (Mr. Ping), caratterista esperto con più di 600 film all’attivo tra cinema e televisione, oltre al gruppo di star che non ha bisogno di presentazioni Dustin Hoffman (Shifu), Angelina Jolie (Tigre), J.K. Simmons (Kai), Jackie Chan (Scimmia), Seth Rogen (Mantide) e Lucy Liu (Vipera).
Bisogna infine ricordare che la Valle della Pace, location principale del film, apre a nuove ambientazioni, terrene e ultraterrene, realizzate con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e una incredibile cura dei particolari.
Regia: Jennifer Yuh Nelson, Alessandro Carloni
Sceneggiatura: Jonathan Aibel, Glenn Berger
Musiche: Hans Zimmer
Montaggio: Clare Knight
Scenografia: Raymond Zibach
Durata: 95’
Genere: Animazione
Data di uscita in sala: 17 marzo 2016