Alta tensione in KKR? Il management del fondo americano, che ha rilevato il 37,8% di Fibercop non più tardi dello scorso mese di giugno, con il MEF al 16%, sarebbe alle prese con un buco di 449 milioni di euro di EBITDA per il 2025, che rischia di far deragliare i programmi che riguardano la società della rete Tim. Lo scrive il Financial Times.
Le dimissioni di Ferraris
Il mese scorso Luigi Ferraris, l’amministratore delegato di FiberCop, si è dimesso all’improvviso dopo una lite con il fondo Usa, e ora tutte le decisioni significative del suo successore, Massimo Sarmi, che ha assunto l’interim in attesa del successore, richiederebbero l’approvazione scritta preventiva di uno dei due dirigenti scelti da KKR, secondo un promemoria interno visionato dal Financial Times.
Un gap di 2 miliardi di euro in cinque anni
A sollevare lo scontro fra KKR e il management di Fibercop una riunione con gli investitori dello scorso 16 gennaio, durante la quale il il CFO di FiberCop ha rivelato che la società prevede un EBITDA inferiore di 449 milioni di euro rispetto alle stime di KKR per il 2025. Complessivamente, il gap per i prossimi cinque anni potrebbe raggiungere i 2 miliardi di euro. Questo ha sollevato allarme tra i principali investitori, tra cui il fondo sovrano di Abu Dhabi (Adia) (17,5%) e il fondo pensione canadese CPP Investments (17,5%) e l’italiana F2I (11%).
Tagli ai dividendi o aumento del debito?
Di fronte a questa situazione, gli azionisti di FiberCop devono ora decidere se ridurre i dividendi previsti o aumentare il debito pubblico, con il rischio di un declassamento del rating della società. La reazione degli investitori è stata di forte sorpresa e frustrazione, con Adia che ha messo in discussione la qualità della due diligence svolta prima dell’acquisizione.
Ritardi nel piano industriale e misure d’emergenza
FiberCop sta lavorando a un nuovo budget per il 2025, che dovrebbe essere pronto entro fine mese e presentato il 25 febbraio, secondo il Sole 24 Ore. Nel frattempo, alcune misure previste nel piano industriale originale sono state rinviate, tra cui un costoso programma di prepensionamenti. Il piano strategico complessivo, invece, non sarà pronto prima dell’estate, sempre secondo il quotidiano britannico.
Le cause del crollo delle stime
Il drastico peggioramento delle previsioni finanziarie è attribuito a diversi fattori:
- L’adozione della fibra da parte delle famiglie è più lenta del previsto.
- I ricavi da connettività sono in calo.
- I costi del lavoro e dell’IT sono aumentati.
- È stato annullato un contratto da 100 milioni di euro con Tim.
Inoltre, la regolamentazione stringente e la difficoltà di installare la fibra nelle aree rurali italiane hanno reso la transizione più complessa del previsto.
Cambio di leadership e nuova strategia
Massimo Sarmi, presidente di FiberCop, ha assunto il ruolo di Ceo ad interim dopo l’uscita di Ferraris. Tuttavia, le sue decisioni operative devono essere approvate da due dirigenti indicati da KKR, segno del crescente controllo del fondo sulla società.
KKR, CPP Investments e F2i non hanno rilasciato commenti ufficiali sulla vicenda.
Riepilogo in breve
Elemento | Dettagli |
---|---|
Problema principale | Buco nei ricavi previsti di 449 milioni di euro nel 2025 |
Reazioni di KKR | Maggior controllo sulla gestione di FiberCop |
Dimissioni chiave | CEO Luigi Ferraris, sostituito da Massimo Sarmi |
Gap finanziario totale | 2 miliardi di euro in cinque anni |
Possibili soluzioni | Taglio dei dividendi o aumento del debito |
Cause principali | Bassa adozione della fibra, aumento costi, contratto annullato |
Piano industriale aggiornato | Previsto per l’estate 2025 |
Precisazioni da parte di Fibercop
“In merito alle ricostruzioni riportate dalla stampa odierna sulle proiezioni finanziarie della società, FiberCop informa che i dati previsionali relativi all’esercizio 2024 ed i dati relativi al budget 2025, che verranno presentati al Cda convocato per il prossimo 25 febbraio 2025, sono in linea con il piano pluriennale redatto ed approvato da tutti gli azionisti al momento del closing dell’operazione di scorporo della rete di TIM“, si legge in una nota diffusa oggi da FIbercop.
“Inoltre – è precisato da Fibercop – sono destituite di fondamento le notizie relative a presunti contrasti tra i soci, incluse le dichiarazioni attribuite ad alcuni consiglieri. Nella riunione del 23 gennaio, i consiglieri di amministrazione, con piena unità di intenti, hanno definito la nuova governance della società e l’attribuzione delle deleghe di Amministratore delegato a Massimo Sarmi.
Il Presidente e AD sta guidando la squadra manageriale al raggiungimento degli obiettivi della società, a partire dalla realizzazione del piano di investimenti“.
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