Il fondo statunitense Kkr, già in trattativa con Tim per la rete secondaria, ha rilevato il 5,2% diProSiebenSat.1, sostenendo che l’emittente tedesca sarebbe al momento sottovalutata e che merita quindi le sue attenzioni. Quello di Kkr in ProsiebenSat.1 è un ritorno, dopo che già dal 2006 al 2014 il gruppo aveva detenuto quote nel broadcaster tedesco insieme al partner Permira.
Mediaset investitore forte in ProsiebenSat.1
A questo punto, sono tre gli investitori significativi di ProSiebenSat.1. In primo luogo, c’è Mediaset, che il mese scorso ha rilevato un’ulteriore quota del 4,1% nell’emittente tedesca portandosi al 24,9% poco al di sotto della soglia dell’Opa obbligatoria.
MFE, prossima udienza il 28 maggio
Mediaset sta incrementando la sua quota in ProSiebenSat.1 in linea con la sua strategia di crescita nel mercato europeo perseguita tramite la costituzione di MFE (Media For Europe), la holding realizzata per incorporare il business italiano e spagnolo del Biscione in un’unica holding con sede in Olanda. MFE, progetto osteggiato da Vivendi, che detiene una quota del 29,9% in Mediaset, di cui il 19,9% è sempre congelato in un trust per volere di Agcom a causa della contemporanea posizione dominante dei francesi in Tim e Mediaset.
Intanto, è stata rinviata al 28 maggio l’udienza tra Mediaset e Vivendi di fronte al Tribunale di Milano per il ricorso dei francesi contro il via libera alla fusione della holding di Cologno con la controllata spagnola e l’avvio di Mfe.
L’altro investitore forte di PorsiebenSat.1 è l’imprenditore ceco Daniel Kretinsky, che detiene circa il 10% tramite Czech Media Invest.
Kkr dal canto suo è già presente nel panorama media tedesco, essendo diventato nei mesi scorsi azionista di maggioranza di Axel Springer.
Kkr già in trattativa con Tim per rilevare quota rete secondaria
C’è da dire che Kkr è lo stesso fondo Usa interessato a investire nella rete secondaria di Tim, valutata fra 7 e 7,5 miliardi, dove sarebbe pronto a rilevare una quota intorno al 40% con un investimento di 1,8 miliardi.
Un nuovo alleato americano per Mediaset, nella sua lunga diatriba con Vivendi?