Nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’International Telecommunication Union, sono previsti numerosi eventi di spessore internazionale.
Tra questi il World Radio Day che prende spunto dall’anniversario del primo segnale trasmesso dalla radio delle Nazioni Unite: “This is the United Nations calling the peoples of the world”.
In questo contesto è stata allestita una mostra sulla figura di Guglielmo Marconi che ha visto la presenza della Fondazione Marconi e della Fondazione Ugo Bordoni, nel solco della loro quasi cinquantennale collaborazione, predisporre un percorso storico e culturale per i partecipanti al World Radio Day.
La Mostra sarà visibile a Ginevra nei prossimi mesi e verrà inaugurata domani alla presenza di Hulin Zhao, Secretary General of ITU, Francois Rancy, Director ITU-R e Alessandro Luciano Presidente della Fondazione Ugo Bordoni
Abbiamo incontrato il Presidente Luciano alla vigilia dell’ inaugurazione.
Key4biz. Presidente Luciano, qual è il significato della partecipazione della Fondazione Bordoni a questa giornata?
Alessandro Luciano. La Fondazione cura con sempre maggiore attenzione la propria rete di relazioni internazionali, anche nella prospettiva di avviare collaborazioni tecniche con partner stranieri. Ho appena avuto notizia di un nostro progetto accettato per Horizon 2020.E per il World Radio Day sono attesi più di cinquecento delegati da ogni parte del mondo e tutto ciò è stato possibile grazie all’opera di un italiano che, nei primi anni della sua attività scientifica – non ancora ventenne – ha posto le basi per quello che tutti noi oggi conosciamo.
Il World Radio Day vedrà la presenza di molti giovani innovatori per i quali Guglielmo Marconi rimane un modello cui ispirarsi e, al di là dell’amicizia personale con il Presidente Falciasecca, la Fondazione Ugo Bordoni ha tra i propri scopo statutari la promozione della cultura scientifica nel campo delle TLC e non potevamo non essere presenti.
Key4biz. Ma al di là delle rievocazioni storiche, dobbiamo ancora aspettarci innovazione in un settore consolidato come quello della radio?
Alessandro Luciano. Questo settore è fonte inesauribile di nuove occasioni di sviluppo tecnologico. Oltre al tema delle frequenze, considerate ormai come un patrimonio pubblico da impiegare in maniera sempre più efficiente, c’è un grande fermento a livello internazionale intorno alle tematiche delle comunicazioni tra macchine: il cosiddetto “machine to machine” che condurrà alla trasformazione dei nostri stili di vita, un cambiamento analogo a quello determinato più di trenta anni fa con l’uso dei telefoni cellulari.
La Fondazione Ugo Bordoni, con l’istituto Superiore delle Comunicazioni e le altre Direzioni del Ministero, sta approfondendo queste tematiche anche nel settore energetico e dedicando attenzione anche al nuovo paradigma del 5G. Posso anticipare che stiamo lavorando all’organizzazione di un convegno sul machine to machine per il settore energetico con la partecipazione dei vertici delle Istituzioni coinvolte e dei principali soggetti internazionali interessati.
Non mi pare che si veda, neanche in lontananza, la fine degli sviluppi dell’opera di Marconi…