Saranno 3,2 miliardi gli utenti di Internet a fine 2015, pari al 40% della popolazione globale di 7,2 miliardi di abitanti. Due miliardi di internauti si trovano nei paesi in via di sviluppo.
Il dato va confrontato con i 400 milioni di internauti del 2000. E’ quanto emerge dall’ultimo report realizzato dall’ITU (International Telecommunication Union) l’agenzia Onu che si occupa di gestire le politiche e gli standard internazionali del settore delle comunicazioni elettroniche. Il rapporto è di due utenti online nei paesi in via di sviluppo a fronte di un unico utente in rete nei paesi sviluppati.
I paesi meno sviluppati della terra, fra cui Nepal e Somalia, contano appena 899 milioni di utenti in rete, a fronte di una popolazione complessiva di 940 milioni di persone.
Per quanto riguarda il segmento del mobile, secondo l’ITU a fine 2015 ci saranno 7 miliardi di sottoscrizioni, mentre negli Usa e in Europa il 78% della popolazione dispone già di abbonamenti a banda larga, mentre la copertura globale del 3G ha raggiunto il 69% del territorio, ma soltanto il 29% della aree rurali.
L’Africa è l’area dove il digital divide è più ampio, con un’esigua percentuale del 17,4% di penetrazione mobile.
Entro fine anno l’80% delle abitazioni nei paesi sviluppati e il 34% di quelle che si trovano nei paesi in via di sviluppo potranno disporre di una qualche forma di accesso a internet.