L’iniziativa parlamentare per il Wi-Fi disponibile e gratuito è una scossa nella giusta direzione per uscire dalle secche della crisi e contribuire alla ripresa del paese e alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. La pensa così Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil, che accoglie positivamente la proposta di legge avanzata dal deputato Sergio Boccadutri e firmata da più di 110 parlamentari.
Key4biz. Quali sono le prospettive del Paese al momento?
Michele Azzola. Le difficoltà del Paese sono note a tutti e lo stato preoccupante dell’industria italiana, con crisi ormai quotidiane, testimonia i grossi rischi cui è sottoposta l’Italia. Eppure, sono convinto che in questo scenario complicato ci sarebbero opportunità che meriterebbero di essere sfruttate.
Key4biz. Quali sono i settori del digitale a maggior potenziale di crescita in Italia?
Michele Azzola. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e lo sviluppo del commercio digitale, indubbiamente, rappresenterebbero un’ottima leva per “rimettere in moto la macchina” per usare una frase cara al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono solo due delle migliaia di esempi che si possono avanzare.
Nel primo caso si potrebbe, finalmente, ripensare al ruolo della burocrazia, per renderla meno invasiva e ridurne lo spreco dei tempi connessi. Si pensi solo alle enormi possibilità in termini di recupero di produttività e migliori servizi.
Key4biz. Ci fa un esempio pratico di come immagina il digitale nella nostra PA?
Michele Azzola. Un esempio banale ma che ne spiega la portata: oggi fare un documento per un qualsiasi cittadino comporta la necessità di mettersi in ferie per mezza giornata, arrivare in Comune e affrontare una fila lunghissima per fare la richiesta. Il problema si ripete per il ritiro del documento, con uno spreco di energie incomprensibile.
Con la digitalizzazione si potrebbe pensare di inviare la richiesta per via informatica prevedendo un appuntamento mirato per il ritiro della stessa con una riduzione dei tempi morti e della conflittualità che questi determinano.
Key4biz. E la diffusione del commercio elettronico, quali benefici porterebbe con sé per le aziende?
Michele Azzola. Lo sviluppo del commercio elettronico, invece, avrebbe la capacità di rappresentare la soluzione ai problemi caratteristici del tessuto industriale italiano, formato da tante eccellenze ma con imprese di piccole e piccolissime dimensioni che non hanno la possibilità di accedere ai mercati mondiali. Il marchio “made in Italy” ha nel mondo un’attrattività fortissima e il commercio elettronico potrebbe permettere a tutte le eccellenze prodotte nel nostro Paese di raggiungere tutti i mercati in quanto abbatte drasticamente i costi di accesso agli stessi.
Key4biz. Il digitale è un vantaggio in tutti i campi, ma c’è chi rema contro.
Michele Azzola. E’ vero, i vantaggi del digitale sono inconfutabili, ma il Paese non ha un progetto definito per intraprendere tale direzione. Invece, volano gli “ostacolisti”, quelli che si preoccupano del fatto che non abbiamo sufficiente rete o che, fingendo di occuparsi di tutte le nostre mamme, evidenziano il tasso di scarsa alfabetizzazione elettronica presente nel Paese.
Key4biz. Le mamme e in generale gli over 65 sono un freno alla digitalizzazione del paese?
Michele Azzola. Certamente non sono loro il freno. La “mamma” non vuole che il progresso si arresti in suo nome, pensa ai nipoti e alle opportunità che potrebbero avere le nuove generazioni. Sa che non potrà mai allinearsi al nuovo e chiede solo di essere assistita nel cambiamento del quale si sente parte attiva. Grazie alle ingenti risorse che si libererebbero dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione, sviluppare centri di assistenza per le persone sarebbe quasi banale.
Key4biz. In questo contesto, cosa pensa della proposta per il Wi-Fi disponibile e gratuito?
Michele Azzola. La proposta di rendere obbligatorio il WI-FI rappresenterebbe una vera scossa in questa direzione, nell’obbligare il Paese a cogliere le opportunità che ci sono. E toglierebbe gli alibi a chi, in nome di una difesa di rendita di posizione e scarsa trasparenza, tenta di ostacolare il cambiamento facendo pagare all’insieme del Paese prezzi inaccettabili.