Intervista a Repubblica di Maurizio Costa, presidente della FIEG (Federazione Italiana degli Editori di Giornali), in cui parla del futuro del settore e tra le altre cose anche di Google e della pubblicità da essa raccolta, rilanciando con un’apertura sullo sviluppo in Italia delle infrastrutture di rete e del Wi-Fi in particolare.
“Google – ha dichiarato Maurizio Costa a Repubblica – raccoglie in Italia, nelle stime di alcuni centri studi, oltre un miliardo di pubblicità all’anno. Che è quanto fattura l’intero settore della carta stampata, quotidiana e periodica. Ecco: mi farebbe piacere intanto che le ipotesi sulla raccolta di Google venissero confermate in via ufficiale…E non solo. Questa società dovrebbe pagare le tasse per la quota di profitti che realizza in Italia, come fa ogni imprenditore. Invece ha stabilito la sua sede legale in Irlanda e si permette un’elusione fiscale molto ingente“.
Alla domanda sull’accusa rivolta alla FIEG di volere per il proprio settore le tasse che Google verserà in Italia, Costa risponde inaspettatamente con un’apertura di particolare rilievo per lo sviluppo del Wi-Fi in Italia: “…E’ un sospetto che respingo. Di questi soldi non chiediamo un euro – precisa Costa – La mia proposta, semmai, è di destinare il gettito fiscale al miglioramento delle infrastrutture tecnologiche del Paese. Penso al Wi-Fi, che non è ancora diffuso come vorremmo. E alla banda larga, che pure stenta“.
E’ una buona notizia per due ragioni. Da un lato, sfata la credenza che gli editori dei giornali siano nemici della rete. Dall’altro, colloca invece gli editori sul fronte di coloro che vogliono contribuire al rafforzamento della rete e guardano al Wi-Fi come segmento di forza dell’infrastruttura di rete.