“Il Wi-Fi è un potentissimo canale di fidelizzazione dell’utente. In un paese come il nostro, una sua diffusione darebbe una spinta alla domanda di servizi e contenuti. Dunque sono a favore”.
Questo è il commento del presidente Agcom, Angelo Cardani, sulla proposta di legge promossa da Sergio Boccadutri (Pd), cofirmata da Ernesto Carbone, Enza Bruno Bossio, Alberto Losacco, Gennaro Migliore e sottoscritta da altri 108 parlamentari che prevede l’obbligo di Wi-Fi gratuito in esercizi commerciali (con superficie superiore a 100 mq e almeno due dipendenti), scuole, uffici Comunali, ospedali italiani, trasporti e servizi non di linea.
Nell’intervista rilasciata al CorrierEconomia, il presidente Angelo Cardani si ripromette anche voler valutare la proposta nei dettagli, perché “…non è ben chiaro quali potrebbero essere gli effetti della promozione del Wi-Fi gratuito su tutto il territorio nazionale rispetto ai piani d’investimento degli operatori telefonici nelle infrastrutture di nuova generazione”.
Ma il presidente AgCom precisa che “…se i piani fossero complementari, e non alternativi, l’effetto espansivo del digitale sarebbe massimo”.
Tra gli altri argomenti toccati da Angelo Cardani nell’intervista, anche il ritardo dell’Italia nella diffusione di internet a banda larga e il dibattito sulla net neutrality, molto acceso in Europa ma anche negli Usa.
“Nella banda larga e soprattutto ultra larga siamo il fanalino di coda in Europa con una copertura pari al 21% delle famiglie contro una media Ue del 62%: un fatto inaccettabile per uno dei maggiori paesi industriali del mondo”, afferma Cardani, indicando tra i colpevoli di questo gap “…tutti coloro che non vedono di buon occhio la trasparenza, ai quali darebbe fastidio la maggior visibilità derivante da un’informazione veloce”.
Una stoccata, Cardani la riserva anche alla Pubblica Amministrazione, “…perchè la connessione rapida di tante istituzioni pubbliche aumenterebbe il potere dei cittadini rispetto a quello dei burocrati, grandi e piccoli”.
Riguardo la net neutrality, il presidente Agcom non esprime giudizi sulla vicenda americana. Precisa tuttavia che la battaglia per il Web libero è ormai diventata un aspetto chiave per qualsivoglia società, ma bisogna porre attenzione perché dietro ogni battaglia ci sono sempre interessi economici contrapposti che non devono essere sottovalutati.