Per sopravvivere al cambiamento in atto nel mondo delle telecomunicazioni, caratterizzato da un’esplosione del traffico, un numero sempre crescente di devices e una riduzione dei margini dei servizi di telecomunicazione, Italtel ritiene indispensabile la trasformazione e il decommissioning delle reti legacy verso una architettura completamente IP.
Network Functions Virtualization (NFV), Software Defined Networks (SDN), WebRTC e IP Multimedia Subsystem (IMS). Sono queste le tecnologie che Italtel, azienda specializzata in reti di nuova generazione, servizi a valore aggiunto e comunicazione IP, propone al Mobile World Congress che si terrà dal 2 a 5 marzo a Barcellona. L’obiettivo è indirizzare la trasformazione degli operatori verso le reti all-IP, oltre a illustrare una serie di soluzioni rivolte ai Service Providers per riguadagnare terreno rispetto all’avanzata degli Over The Top (OTT).
“Il traffico globale IP si è più che quintuplicato negli ultimi cinque anni e triplicherà ancora nel prossimo quinquennio – commenta Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel – Di conseguenza, per reggere questa evoluzione, le reti dovranno essere trasformate secondo tre parametri chiave: semplificazione, virtualizzazione e automazione. Le reti avranno una architettura minima, che potremmo chiamare “ABC”, basata su Accesso, Backbone e Cloud. Il protocollo IP verrà usato in tutti i segmenti di rete e per tutti i servizi di comunicazione, inclusi voce, video e messaggistica”.
Tra i benefici attesi di una trasformazione IP delle reti ci sono la capacità di portare nuovi servizi e features come il video HD, un accrescimento della copertura di rete e una riduzione delle spese operative. Italtel ha già realizzato alcuni progetti per diversi grandi Communication Service Providers europei.
Italtel presenta anche soluzioni che gli operatori possono offrire alla propria clientela enterprise per generare nuovi ricavi.
“I Service Providers infatti devono offrire servizi ad alto valore aggiunto ai loro clienti business, evitando di limitare la loro offerta alla pura connettività, che oggi ha margini sempre più ridotti – aggiunge Pileri – La comunicazione web e il video real time offrono una buona opportunità in questo senso. La nostra soluzione Collaboration At Work è una architettura integrata che permette alle imprese di fruire una user experience unificata ed ergonomica e fornisce un’ottima interoperabilità tra le migliori tecnologie di comunicazione multivendor”.
Sul booth di Italtel (Hall 2, 2J2) saranno mostrati due esempi di soluzione per un servizio in cloud e uno on premises. Nello specifico, il servizio in cloud è un servizio managed/hosted di unified communication e collaboration che i Service Provider possono fornire in maniera automatica a diversi clienti business. La demo “Enterprise Telephony as a service” mostra come i Service Provider possano offrire un vero servizio cloud “in un click”, dove tutti i passaggi necessari a creare il servizio sono adeguatamente orchestrati secondo il paradigma NFV. Le applicazioni di Communication e Collaboration sono ospitate in cloud e consegnate attraverso una connessione VPN.
Dall’altro lato la demo “Collaboration At Work” è una architettura integrata che permette la coesistenza di devices Cisco e Microsoft, la disponibilità di una presence unificata e lo scambio di parametri UC, automaticamente trasferiti tra le diverse piattaforme. La soluzione include un sistema avanzato di provisioning che consente la gestione unificata da un unico pannello di controllo. Una user experience unificata ed ergonomica tra le differenti tecnologie multivendor è resa possibile grazie all’interoperabilità garantita da NetMatch-S il session border controller di Italtel. La soluzione è arricchita da servizi WebRTC operati da Embrace. Embrace è il prodotto Italtel che permette alle aziende di effettuare e ricevere chiamate video e audio grazie a un ampio set di servizi di collaboration e di conference direttamente dal browser, senza la necessità di installare alcun client.