Pubblicizzare e vendere servizi e funzioni di rete di vari sviluppatori all’interno di un marketplace per la virtualizzazione delle funzioni di rete è quanto proposto da Italtel, con l’introduzione della nuova piattaforma dedicata alla promozione della Network Function Virtualization (Nfv) nel progetto “T-Nova” (“Network Functions as-a-Service over Virtualised Infrastructures”) dell’Unione europea.
“I clienti possono sfogliare il marketplace per selezionare i servizi e le virtual appliance che meglio rispondono alle loro necessità, negoziare gli SLA associati e pagare secondo vari modelli di fatturazione”, ha spiegato in una nota Paolo Comi, Research & Innovation Manager di Italtel.
Inoltre, si legge sempre sul sito dell’azienda, “T-Nova ha progettato e implementato una infrastruttura virtualizzata – una piattaforma di gestione e orchestrazione – utilizzando vari metodi per l’accelerazione hardware e software tra i quali GPU, FPGA e DPDK, SR-IOV”.
L’iniziativa di Italtel è stata presentata in occasione della final review del progetto di ricerca dell’Ue, svoltasi ad Atene lo scorso 17 marzo.
All’interno del work package “Network Functions”, condotto dal team di Italtel, composto da Giuseppe Monteleone, Marco Beccari, Matteo Piredda, Maurizio Arnaboldi, Paolo Pieroni, Pietro Paglierani, Vincenzo Mascolo, Enzo Figini e lo stesso Paolo Comi, sono state sviluppate sette diverse soluzioni Vnf.
Con l’Nvf si potranno presto realizzare reti di telecomunicazioni senza più un legame forte tra hardware e software (come ancora oggi accade), trasformando radicalmente le architetture di rete che conosciamo. Le funzionalità di rete, infatti, sia di rete fissa, sia di rete mobile, diventeranno progressivamente applicazioni software, denominate appunto VNF (Virtual Network Function).
Ad Italtel, inoltre, si legge nel resoconto fornito dal manager Italtel, è toccato il coordinamento delle attività di standardizzazione del progetto, contribuendo alla definizione del business model di T-Nova, alla “definizione dell’architettura complessiva del lifecycle e della descrizione delle VNF” e alla “definizione degli algoritmi di mapping dei servizi delle VNF sull’infrastruttura virtualizzata”.
In termini di sviluppi, tra i principali risultati portati da Italtel, si contano “un nuovo store di funzioni VNF e due innovative funzioni di rete virtualizzate: vSBC e vTU”. Il vSBC, ha spiegato ancora Comi, “è un nuovo prototipo di Session Border Controller per attività di ricerca di scaling automatico in risposta to alle condizioni di traffico (nella figura sulla destra il team di sviluppatori del vSBC); vTU è una Video Transcoding Unit che sfrutta l’accelerazione hardware fornita dal GPU”.