Le soluzioni tecnologiche abilitanti la trasformazione digitale sono diverse e tra tutte spiccano le Information and communication technologies più avanzate, le infrastrutture per la banda ultralarga, quindi i big data e le analytics, la Pubblica amministrazione digitale, le nuove reti di distribuzione energetica (smart grid), l’industry 4.0, le smart cities, la cybersecurity.
E proprio su questi driver centrali della digital transformation (Dx) è stato siglato un protocollo d’intesa tra il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Italtel, per dar vita ad una collaborazione finalizzata alla ricerca, il trasferimento e l’innovazione nell’ambito della DX e delle Information and communication technologies (Ict).
“L’accordo con il Cnr suggella l’impegno costante di Italtel nella ricerca ed innovazione, elemento imprescindibile per operare in un mercato sempre più competitivo”, ha commentato in una nota ufficiale l’amministratore delegato Stefano Pileri.
“La collaborazione fra Italtel e un prestigioso ente di ricerca come il Cnr ci consentirà di anticipare l’applicazione di nuove tecnologie al nostro portafoglio di soluzioni e prodotti, rafforzando così la nostra presenza sui mercati nazionali ed internazionali”.
“Sono convinto che questo programma avrà impatto sull’intero sistema della ricerca nazionale, sia in ambito Cybersecurity, dove intendiamo accelerare le iniziative già intraprese insieme sulla tecnologia QKD (Quantum Key Distribution) per migliorare la sicurezza delle comunicazioni, sia in ambito 5G per identificare le migliori tecnologie di Network Slicing per l’abilitazione delle applicazioni a bassa latenza quali la Telemedicina, le Smart Grids e il controllo remoto dei robot nell’Industria 4.0”, ha infine precisato Pileri.
Un ruolo chiave, in questa delicata fase di trasformazione e innovazione digital based, ha invece commentato Massimo Inguscio, presidente del Cnr, la gioca l’alleanza strategica tra la ricerca, le università e le imprese: “Il protocollo permetterà di sviluppare nuove competenze e tecnologie in campi fondamentali e con prospettive di crescita future, tra cui quelli delle reti a banda ultralarga, la telemedicina, i big data, le reti per l’energia, l’industria 4.0, le smart city e la cybersecurity”.
“Da questa collaborazione nasceranno occasioni per promuovere nuova occupazione, attrarre cervelli, sostenere il progresso e il benessere in campi nei quali il CNR è capofila per l’Italia in progetti internazionali strategici finanziati dalla Commissione Europea con i programmi Horizon 2020”, ha quindi sottolineato Inguscio.
L’accordo quadro durerà cinque anni e “l’attività di indirizzo programmatico sarà controllata da un Comitato, appositamente costituito e composto dal presidente del Cnr, dall’Amministratore Delegato di Italtel, e da due componenti per parte nominati dagli stessi”.
I programmi e le iniziative che verranno avviati riguarderanno principalmente la promozione e il coordinamento di progetti di ricerca, su base nazionale e internazionale, la valorizzazione e divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche e, infine, la realizzazione congiunta di infrastrutture per la ricerca sperimentale.