Nei prossimi 12 mesi il 56% degli italiani ha in programma l’acquisto di un nuovo smartphone, il 36% vuole comprare un nuovo tablet e il 38% è pronto all’acquisto di un nuovo televisore con schermo più grande. A trainare i nuovi acquisti tecnologici dei consumatori italiani il desiderio di fruire di nuove funzioni digitali, in particolare content on demand, tanto più che le resistenze verso l’mPayment stanno diminuendo, con il 57% dei nostri connazionali pronti per i pagamenti digitali, una media superiore a quella della Ue. Questi alcuni dei trend individuati da Accenture nell’indagine che sarà presentata all’evento ‘La Consumer Experience nell’era digitale. Prospettive per il mercato Media e Telecomunicazioni’ (Per registrarsi inviare una mail a CMT.marketing.ICEG@accenture.com). L’evento si terrà il 25 maggio a Roma, in collaborazione con Agcom. Ne abbiamo parlato con Michele Marrone, Accenture Communications, Media and Technology Lead.
Key4biz. Dove sta andando il mercato italiano del digitale? Sembra un percorso di luci e ombre, quali le criticità da superare, quali le opportunità da cogliere?
Michele Marrone. Il digitale rappresenta una realtà che ha permeato le aziende del settore Media e Telecomunicazioni, seppure con diversi gradi di profondità a seconda della capacità delle aziende di sapere anticipare il mercato o di reagire agli stimoli provenienti dal contesto competitivo e dalle richieste dei consumatori. Questo vale tanto per la dimensione “BE Digital” che rappresenta la capacità di trasformare in digitale i processi aziendali, quanto per la dimensione “GO Digital” che consente alle aziende di far evolvere in modo digitale la propria offerta di servizi e le modalità di interazione con il consumatore. La necessaria focalizzazione sul cliente spinge le aziende a concentrare ancora di più l’attenzione sul digitale, sulla sua capacità di avvicinare i consumatori al brand, di offrire nuovi servizi e di allontanare il rischio di essere disintermediati dai nuovi player nativi digitali. I consumatori di oggi, sempre più connessi ed abituati al tipo di esperienza offerta dai grandi player di internet come Amazon oppure Google, sono sempre più intolleranti rispetto ad esperienze di fruizione di servizi e di prodotti non eccellenti, fruibili su tutti i supporti ed in qualsiasi luogo.
Key4biz. Italiani entusiasti tecnologici, ma basta? Cosa devono fare le aziende per sviluppare nuovi servizi e sollecitare o intercettare la nuova domanda di servizi on demand?
Michele Marrone. Gli Italiani si dimostrano early adopter delle tecnologie, ad esempio nella diffusione dei dispositivi IOT, come ad esempio i cosiddetti wearable: il mercato italiano manifesta una propensione all’acquisto più alta rispetto alla media europea. Questo rappresenta un ottimo punto di partenza per le aziende del settore che vengono però sfidate sul piano dell’esperienza di utilizzo, non sempre in linea con le aspettative, e sui temi di sicurezza a cui il consumatore dimostra sempre maggiore attenzione. Tutto deve essere impeccabile: dalla configurazione alla fruizione, e le aziende hanno bisogno di disegnare nuovi processi e di nuove skill digitali per metterli in atto.
Key4biz. Italiani sempre più iperconnessi: quali vantaggi per le aziende?
Michele Marrone. Il consumatore iperconnesso è un’occasione unica per la diffusione e la creazione di nuovi servizi digitali: siano essi contenuti video on demand, match sportivi, soluzioni di gaming. Quello che però abbiamo osservato è un aumento dell’attenzione che il consumatore pone sui temi di qualità durante la fruizione dei servizi, soprattutto in mobilità, e di sicurezza e privacy legate all’utilizzo dei propri dati. In questo contesto, il consumatore italiano appare più sensibile ai temi di sicurezza rispetto alla media europea, un elemento che le aziende del settore non possono sottovalutare, e su cui si gioca la fondamentale partita della fidelizzazione del cliente, quella che abbiamo definito Digital Trust nella recente pubblicazione Accenture Technology Vision 2016.
Key4biz. Cresce in Italia il mercato dei contenuti Premium via Internet. Alla luce della collaborazione di Accenture con Mediaset per la fornitura della Champions League online quali prospettive per lo sport in rete?
Michele Marrone. In questo momento gli investimenti delle aziende del settore in nuove tecnologie sono indispensabili e strategici per rimanere competitivi. Ma proprio per questo le scelte vanno veicolate verso soluzioni con alte performance tecnologiche e che consentono al contempo scalabilità e flessibilità. E’ questo il driver principale che ha spinto un player come Mediaset Premium a scegliere la soluzione Accenture Video Solutions per la diffusione delle partite di Champions League.
Key4biz. Alla luce dell’accordo di Accenture con Sky per il servizio premium Sky Q, qual è l’asset principale delle aziende del settore media per far crescere i clienti Premium?
Michele Marrone. Per le aziende è di fondamentale importanza offrire un servizio affidabile e senza interruzioni; è per garantire un servizio di questo livello che Sky ha scelto la piattaforma Accenture StormTest, parte dell’offerta Accenture Digital Video, che consente di accelerare i tempi di rilascio dei servizi e di fornire un testing continuo della stabilità e performance del servizio in modo da intercettare ed intervenire prontamente su eventuali criticità.
Key4biz. Il fenomeno Netflix è sbarcato in Italia, cosa potrebbero fare e quali nuovi servizi da parte dei broadcaster tradizionali per restare al passo?
Michele Marrone. Netflix rappresenta un ottimo esempio di come il settore Media stia attraversando una fase di disruption, con cambiamenti sempre più rapidi e profondi. Per questo motivo i player tradizionali devono lavorare per rafforzare il proprio livello di differenziazione, dotandosi di soluzioni tecnologiche avanzate. La fedeltà del cliente è tutt’altro che scontata e si costruisce con una customer experience solida, con la capacità di saper reagire in modo tempestivo alle richieste del cliente e diventa sempre più strategico sapere anticipare il mercato. Sotto questo punto di vista la capacità di raccolta e analisi dei Big Data appare fondamentale. Le aziende devono iniziare a pensare in termini di ecosistema, aprirsi a nuovi partner provenienti del mondo delle startup per migliorare la capacità di anticipare il mercato e realizzare nuovi e più significativi servizi per i clienti.
Key4biz. Internet of Things, un mercato nascente che cambierà ulteriormente lo scenario del digitale in Italia. Siamo pronti? Come prepararsi a questo cambiamento, senza lasciare buchi neri alle spalle?
Michele Marrone. L’Internet of Things rappresenta una delle rivoluzioni più interessanti nell’attuale contesto di mercato perché consentirà di accelerare lo sviluppo e la diffusione di informazioni, nuovi servizi, processi, cicli produttivi con un impatto sull’industria che va considerato ed affrontato in modo consapevole da parte delle aziende. Il tema dell’apertura all’ecosistema è qui centrale. In questo contesto le aziende del settore Telecomunicazioni rappresentano l’elemento chiave, con un ruolo di iper-connettori all’interno del complesso ecosistema di player coinvolti. Dalle nostre indagini emerge che i clienti italiani sono molto interessati all’uso di servizi basati sull’IoT, con una media più alta rispetto ai clienti degli altri paesi europei, sicuramente un segnale positivo per le aziende.
- Il programma dell’evento ‘La Consumer Experience nell’era digitale. Prospettive per il mercato Media e Telecomunicazioni’
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