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Italia, la smart home cresce anche nel 2024

I dati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano mostrano che il settore della smart home in Italia sta vivendo un’importante ripresa, con una crescita del 11% nel 2024 che ha portato il mercato a un valore complessivo di 900 milioni di euro. Tale incremento supera la media europea (+6,5%), segno di un rinnovato interesse per le soluzioni tecnologiche domestiche, ma il divario con gli altri Paesi del vecchio continente rimane significativo: la spesa media pro capite in Italia si attesta a 15,5 euro per abitante, meno della metà rispetto ai 32,5 euro spesi in media nel resto d’Europa.

Tra i segmenti più dinamici della “casa intelligente”, le soluzioni per la sicurezza domestica continuano a dominare, riuscendo a raggiungere il 28% del mercato grazie a una notevole crescita: forse anche per il periodo non troppo sereno che il mondo sta vivendo, videocamere di sorveglianza, sensori per porte e finestre e serrature connesse rispondono a un bisogno sempre più sentito di protezione della casa. A seguire troviamo gli elettrodomestici smart, che coprono il 19% del settore, con un’adozione in aumento grazie alla loro capacità di ottimizzare consumi e prestazioni. Il 16% del mercato è occupato da dispositivi per il risparmio energetico, come termostati intelligenti, valvole termostatiche e condizionatori connessi, mentre gli smart speaker, con il 14% delle vendite, chiudono la classifica dei prodotti più richiesti.

“Gli ultimi mesi hanno portato importanti novità sul mercato” rimarca Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things. “Da un lato, cresce la consapevolezza dei consumatori e, in parte, della filiera di installatori e manutentori, sempre più convinti delle potenzialità delle soluzioni per la casa smart. Dall’altro lato, si assiste a una platea sempre maggiore di aziende che punta su valorizzazione dei dati, offerta di nuovi servizi e integrazione con soluzioni di Intelligenza Artificiale per fidelizzare i propri clienti, garantendo un’esperienza sempre più personalizzata e creando valore grazie ai dati raccolti”.

Smart home, il comportamento dei consumatori e la maturità del settore

Secondo gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio, il 59% degli italiani possiede almeno un dispositivo smart, ma solo il 41% di questi è effettivamente connesso alla rete domestica. In altre parole, sebbene la penetrazione di tecnologie intelligenti sia in crescita, esiste ancora un ampio margine di sviluppo per sfruttarne appieno il potenziale. In ogni caso la consapevolezza dell’utilità di questi strumenti è aumentata: il 32% dei consumatori italiani si dichiara interessato ad acquistare nuovi dispositivi nei prossimi anni, segnale di un mercato che potrebbe espandersi ulteriormente grazie a una maggiore familiarità con queste tecnologie.

A cambiare non è solo la diffusione dei dispositivi, ma anche il modo in cui gli utenti li gestiscono. Cresce in maniera significativa l’uso delle app per il controllo della smart home, con un aumento del 18% rispetto al 2023. Anche gli assistenti vocali continuano a ritagliarsi uno spazio crescente nell’ecosistema smart domestico, sebbene con un incremento più contenuto (+4%), con una penetrazione del 24%. La vera tendenza emergente è la combinazione di entrambi i sistemi: il 15% degli utenti utilizza sia le app sia gli assistenti vocali per controllare i propri dispositivi, un dato in aumento del 6% rispetto all’anno precedente.

“L’App si conferma la principale interfaccia tra utente e i vari dispositivi smart (72%), ma c’è ancora da lavorare sull’integrazione con gli altri device casalinghi” spiega Angela Tumino, Direttrice dell’Osservatorio Internet of Things. “Guardando alle aspettative dei consumatori per il futuro, il desiderio è avere una casa più sicura (30%), in cui si possa interagire comodamente con i dispositivi connessi e programmarne il funzionamento (28%), e in cui si possano controllare i consumi energetici e risparmiare (23%)”.

Incentivi e impatto sul risparmio energetico

L’efficienza energetica è uno degli ambiti in cui la smart home può avere un impatto maggiore, sia per i consumatori che per l’ambiente. Le soluzioni intelligenti per il risparmio energetico, come termostati smart, valvole termostatiche e caldaie connesse, consentono di ottimizzare i consumi domestici, riducendo gli sprechi e migliorando la gestione delle risorse, e secondo le stime l’adozione su larga scala di questi dispositivi potrebbe portare a una riduzione dei consumi energetici tra 2.600 e 3.100 GWh l’anno in Italia, contribuendo a raggiungere tra il 6,5% e il 7,8% degli obiettivi fissati dalla Direttiva Casa Green. La normativa europea dovrà essere recepita entro maggio 2026 e impone una riduzione media dell’energia primaria utilizzata negli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e tra il 20% e il 22% entro il 2035. Per raggiungere questi traguardi sarà necessario ridurre il consumo di almeno 40.000 GWh l’anno nei prossimi dieci anni, obiettivo che richiederà un mix di interventi tra cui l’adozione di tecnologie smart per il risparmio energetico. Naturalmente, cruciale in questo approccio sarà anche, per il singolo consumatore, scegliere l’operatore luce e gas giusto sul mercato (su SOSTariffe.it si possono sempre trovare le migliori offerte in questo senso).

Gli incentivi statali si confermano un fattore chiave per il mercato: il 53% dei consumatori italiani considera essenziale la presenza di agevolazioni per valutare l’acquisto di dispositivi smart home destinati all’efficienza energetica. Se questi incentivi dovessero aumentare, quasi un consumatore su cinque afferma che sarebbe incentivato a investire in tecnologie per ridurre i consumi domestici. Al contrario, una riduzione delle agevolazioni potrebbe avere un effetto negativo sulle vendite, con il 15% degli utenti interessati che rinuncerebbe all’acquisto.

L’introduzione di agevolazioni mirate potrebbe non solo incentivare i consumatori ad adottare tecnologie più efficienti, ma anche generare un impatto economico positivo sull’intero settore: secondo le stime, un aumento degli incentivi per le soluzioni Smart Home potrebbe far crescere il valore del mercato di circa 105 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni.

Tecnologie e prospettive future

L’innovazione nel settore non si limita all’introduzione di nuovi dispositivi, ma riguarda sempre più l’interoperabilità e l’integrazione tra le varie soluzioni tecnologiche. Un elemento chiave in questo processo è il protocollo Matter, sviluppato per creare un linguaggio universale tra i dispositivi connessi, indipendentemente dal brand o dal sistema operativo. Lanciato nell’ottobre 2022, Matter ha segnato una svolta per il mercato, ma la sua adozione su larga scala è ancora rallentata da diverse sfide tecniche. La più recente versione del protocollo introduce miglioramenti significativi, aumentando l’efficienza energetica e ampliando le categorie di dispositivi compatibili; restano però ancora alcune criticità da risolvere, come la capacità descrittiva limitata, i requisiti hardware elevati e la scarsa integrazione con alcuni ecosistemi legacy. “L’ultima versione porta con sé significative innovazioni, ampliando ulteriormente il potenziale dello standard, con un’attenzione sempre maggiore all’efficienza energetica” spiega Antonio Capone, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Internet of Things “Tuttavia, il protocollo deve ancora affrontare alcune sfide tecniche ed ecosistemiche che ne rallentano la diffusione.”

Oltre all’interoperabilità, un’altra tendenza che sta trasformando il mercato è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei dispositivi Smart Home. Grazie alla valorizzazione dei dati raccolti, gli apparecchi connessi stanno diventando sempre più capaci di apprendere dalle abitudini degli utenti, ottimizzando automaticamente i consumi e migliorando l’esperienza d’uso. Un esempio è rappresentato dagli smart speaker, che nel 2024 hanno subito un leggero calo nelle vendite (-4%) a causa della progressiva saturazione del mercato, ma che potrebbero vivere una nuova fase di crescita grazie alla Generative AI. Le ultime innovazioni nel campo dell’AI generativa promettono di rendere l’interazione con gli assistenti vocali più naturale e intuitiva, favorendo la creazione di scenari automatizzati e una gestione più fluida della casa intelligente.

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