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Italia Impossibile: il Consigliere di amministrazione TIM che nomina il presidente di Open Fiber, suo principale concorrente

Si fa il callo a tutto, ma non fa onore al Paese l’idea che si possa far qualunque cosa e contro ogni regola, senza che nessuno dica nulla, senza il minimo senso del pudore.

Parliamo della nomina del Presidente di Open Fiber, che dovrà essere fatta nei prossimi giorni.

Come è noto, Open Fiber è posseduta al 60% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e al 40% da Macquarie, fondo australiano presente anche in ASPI (sempre assieme a CDP).

Orbene, la scelta del nuovo presidente, dopo la fuoriuscita di Barbara Marinali (ora presidente ACEA) spetta a CDP e per CDP deciderà il Comitato Nomine, composto da Dario Scannapieco (AD di CDP), Giovanni Gorno Tempini (Presidente di CDP) e Riccardo Barbieri Hermitte, dirigente del MEF (che è principale azionista di CDP).

Nulla di strano, direte voi. E invece no. il masso che pesa sulla testa di questo Comitato Nomine sta nel fatto che uno dei tre, Giovanni Gorno Tempini, è anche consigliere di amministrazione di TIM, il principale concorrente di Open Fiber.

Ci chiediamo come si regolerà il MEF e cosa ne pensi il ministro Giorgetti.

E l’AGCM, l’Antitrust italiano? E la Commissione europea, nella persona della Commissaria Margrethe Vestager?

Infine, tutto questo accade a cavallo di settimane in cui CDP è anche impegnata nella sua Mission Impossible (che tale rimarrà) di acquisire la rete di TIM, nel cui CdA (che forse dovrà decidere sulla vendita) siede come appena detto anche il suo stesso presidente (di CDP intendo, il già citato Giovanni Gorno Tempini).

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