Alessio Butti, Sottosegretario a Palazzo Chigi per l’Innovazione tecnologica, interviene oggi sul Sole 24 Ore per esporre con chiarezza tutti i ritardi ereditati su banda larga e 5G che riguardano i bandi del Pnrr.
L’intervento di Alessio Butti arriva dopo un fitto botta e risposta con non meglio identificati tecnici dell’ex ministro Vittorio Colao, a valle dell’intervento di Butti al Forum Asstel del 14 novembre, in cui il Sottosegretario denunciava i ritardi imbarazzanti di Open Fiber nelle aree bianche e diverse incongruenze sui bandi Italia 1 Giga e Italia 5G ereditati dall’ex ministro Vittorio Colao.
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Butti: ‘Colpito da reazione scomposta dei tecnici di Colao’
“Sono rimasto colpito dalle reazioni scomposte di non ben identificati tecnici dell’ex ministro Vittorio Colao in risposta alle mie dichiarazioni e sono rimasto altresì sorpreso del fatto che Vittorio Colao, per interposta persona, non abbia commentato la prima parte del mio intervento al Forum Asstel del 14 novembre, che ritengo la più importante, perché in essa descrivo la mia visione del futuro del settore delle telecomunicazioni e del ruolo che l’Italia in esso debba giocare, anche nel contesto internazionale”, scrive Butti, chiamando in causa l’ex ministro Colao che ha preferito tacere di persona.
La prima milestone disattesa? Il bando di gara
E così il Sottosegretario ha snocciolato la sua visione puntuale del quadro desolante delle Tlc italiane, alla prova più difficile: quella del Pnrr e della necessità di non spendere i fondi europei a tappe forzate, in un contesto molto negativo, pena il rischio di perdere le prossime tranche dei fondi europei.
“Si trattava semplicemente di fare un bando di gara da assegnare ad un vincitore – scrive Butti – Normale attività che quotidianamente ogni azienda ed ogni pubblica amministrazione, dalla più piccola alla più grande, esegue senza falsi clamori. Suvvia. Mi meraviglia invece che siano stati commessi errori oggettivi”.
Bando di gara Piano Italia a 1 Giga? Falsa partenza, fu necessario correggerlo
Butti ripercorre la storia dei bandi del Pnrr, che partì a gennaio con una falsa partenza.
“Iniziamo dal Bando di gara “Piano Italia a 1 Giga” – scrive Butti – Il primo bando di gara per le Aree grigie del valore di 3,7 miliardi di euro viene pubblicato il 14 gennaio 2022 ed il giorno successivo, sabato 15 gennaio, a seguito di segnalazioni arrivate, non dai tecnici dello staff dell’ex ministro Colao, ma da veri esperti esterni, il bando alle ore 19.52 viene con grande imbarazzo corretto. Qualora l’errore non fosse stato individuato e corretto, alla gara avrebbe potuto partecipare un unico soggetto. Vi pare possibile che si possa commettere un errore cosi madornale per un bando pubblico da 3,7 miliardi di euro? Non trovate quindi legittima la mia preoccupazione sulla superficialità con la quale “i tecnici” dell’ex ministro Colao hanno gestito il bando di gara da 3,7 miliardi di euro di denaro pubblico?”.
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Italia 5G Bando densificazione: il bando andò deserto
Passando al 5G, anche questo bando creò dei problemi e fu necessario riemetterlo perché andò deserto.
“Anche per questo bando si è incredibilmente verificata la necessità di ri-emetterlo a seguito del fatto che alla prima scadenza del 9 maggio 2022 non è stata presentata alcuna offerta – prosegue ancora Butti – Viene di nuovo da chiedermi se sono l’unico che si preoccupa del fatto che un altro bando di gara da circa 1 miliardo di euro sia stato bandito con tale superficialità. Ma non sono l’unico. Mi risulta che su questa ri-emissione del bando la Commissione europea, preoccupata, abbia chiesto diversi chiarimenti”.
In altre parole, il Governo Draghi fu costretto a ripresentare una seconda volta il bando rivisto per il 5G nelle aree bianche, così come già avvenuto per il bando 5G nelle isole minori.
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Bando di gara delle Isole Minori: anche questo deserto
Anche il primo bando in assoluto con i fondi del Pnrr, quello per le isole minori, era andato deserto. “Il primo bando di gara delle Isole Minori che scadeva il 22 dicembre 2021 è andato deserto, come è noto, per degli errori e i “bravi” tecnici dell’allora ministro Colao sono stati costretti a rifarne un altro, aggiudicato poi nell’aprile del 2022. Incredibile che tutti questi errori siano stati fatti dagli “esperti” tecnici per una milestone così semplice”, aggiunge Butti.
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Piano “Italia ad 1 Giga”: Butti ‘incredibile budget Pnrr prima di mappatura’
“Per quanto attiene alle obiezioni che mi si rivolgono in merito alla mia osservazione sul «non raggiungimento dell’obiettivo dichiarato nel PNRR per il bando del Piano Italia ad 1 Giga», rispondo con una osservazione di metodo: trovo di nuovo incredibile che si sia proceduto alla definizione di un budget inserito nel PNRR, prima di aver fatto una mappatura del territorio – aggiunge Butti – Faccio inoltre notare ai grandi esperti che continuano a fare confusione, sia nella redazione del Progress Report sia in questa ridicola replica, nella banale differenza tra Unità Immobiliare (UI) e numero civico, che sono trattati come se fossero la stessa cosa. È del tutto ovvio intuire che un condominio può essere fatto di più unità immobiliari ed avere un unico numero civico. Quindi a questo punto sono io che chiedo un formale chiarimento, perché purtroppo si denota di nuovo la stessa superficialità con la quale sono state inviate alla Commissione Europea le delucidazioni richieste”.
Aree grigie, Butti: ‘Obiettivi di copertura di Colao irrealizzabili’
E’ poi la volta del capitolo sulle Aree grigie. “Semplicemente opinabile è, infine, l’osservazione che viene fatta alla mia preoccupazione riguardo le tempistiche di realizzazione della copertura delle Aree grigie per la quale gli esperti di Colao danno la responsabilità alla vigilanza che spetta all’Autorità politica delegata e ad Infratel. Fa naturalmente sorridere leggere l’affermazione dell’ovvio, ma il punto è un altro. La mia preoccupazione è che l’ex ministro Colao ha fissato degli obiettivi sapendo che sono assolutamente irrealizzabili, vista peraltro l’attuale performance di alcuni attori in campo. È sufficiente infatti farsi una domanda semplice semplice. Come faremo a rispettare l’obiettivo di coprire 6,87 milioni di unità residenziali entro il 2026?”. Una accelerazione, sulla carta, quella di Colao assai più ambiziosa degli obiettivi fissati dal Digital Compass europeo, che prevede i medesimi obiettivi al 2030. Perché questa decisione tanto ambiziosa quanto difficile da realizzare voluta da Colao?
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Piano BUL e ritardi nelle aree bianche
“Il raffronto con la tempistica di realizzazione del piano Bul (banda ultralarga) lascia pensare che sia realisticamente molto difficile. E mi diverte far notare che nella conclusione del documento dei “bravi” esperti dell’ex ministro Colao mi si dà ragione proprio su questo punto. Vi invito, pertanto, tutti, ad una attenta lettura di queste conclusioni che non potranno non far sorridere chiunque conosce la materia”, aggiunge Butti. Ritardi di attuazione nelle aree bianche di cui non fa mistero nemmeno l’ad di Open Fiber Mario Rossetti.
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Piano ‘Italia 5G’: mappatura andava fatta prima
“Anche per quanto concerne la replica alle mie obiezioni sulle coperture del Piano “Italia 5G”, ribadisco che c’è stato un problema di metodo, perché la mappatura avrebbe dovuto esser fatta in fase di definizione del PNRR e non un anno dopo. Questo ha infatti portato al macroscopico errore delle ipotesi di coperture che sono passate da 15.000 kmq ad appena 440 kmq”, scrive ancora Butti.
Il problema Open Fiber: i ritardi compromettono il Piano Italia 1 Giga
“Infine, in merito ai gravi ritardi di Open Fiber noto che nessuno si è permesso di confutare i dati oggettivi che ho riportato, dati che dimostrano come il nuovo management abbia completamente disatteso il piano di rilancio che il Comitato interministeriale per la transizione digitale del precedente governo ha supervisionato. Questo sta già causando irrecuperabili ritardi sui quali forse gli esperti dell’ex Ministro Colao nella fase di supervisione del Piano avrebbero dovuto intuire come esso fosse sin dall’inizio irrealizzabile, come puntualmente si è verificato ed evidenziato dalla stampa solo tre mesi dopo”. In conclusione, Butti ribadisce tutte le sue preoccupazioni “riguardo l’eredità che ci è stata lasciata, denunciando inoltre una totale, quanto irrituale, mancanza di passaggio di consegne. Per tutte queste ragioni, è mia intenzione approfondire in sede Europea le preoccupazioni da loro espresse e per concordare la migliore soluzione per uscire da questa incresciosa situazione”.
Pnrr, Giorgetti? Semplicemente soddisfatto per la prima tranche da 21 miliardi
“Quanto all’ipotesi che all’interno del governo non ci parliamo ed afferma che il ministro Giorgetti per il fatto di aver ottenuto 21 miliardi di euro della prima tranche del PNRR sarebbe contento del lavoro svolto dai “bravi” esperti del ministro Colao, essendo la gran parte dei 21 miliardi di euro legati ai progetti su banda larga e 5G.Mai affermazione fu più falsa.Anche qui basta fare un semplice calcolo. Se la totalità dei finanziamenti per banda larga e 5G è intorno ai 5 miliardi di euro, com’è possibile che la prima tranche da 21 miliardi di euro sia “dovuta in gran parte” alla prima milestone di questi 5 miliardi? Con la sua affermazione, il ministro Giorgetti stava semplicemente (come a tutti noto) manifestando soddisfazione per l’ottenimento dei 21 miliardi di euro”, ha concluso il suo intervento Butti.